Capitolo XXVII

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Ginny tornò all'allenamento il giorno dopo. Draco invece andò in giro con fratelli Weasley, tutti in ferie per quella settimana.
Passarono una bellissima giornata. Si fecero belli, poi accompagnarono Bill a fare delle visite che avrebbe dovuto continuare a fare di pomeriggio dopo un ricco pranzo a Villa Malfoy.
-Hey Bill, come va?- chiese Draco.
-Meglio rispetto all'altra volta- rispose Bill.
-Beh menomale!- esclamarono i gemelli sollevati.
-Comunque ora possiamo andare. Però poi devo ritornare stasera con Ginny. Abbiamo lo stesso esame. Lei per lo sport e io perchè fa parte della batteria di esami da fare- disse il rosso.
-Noi restiamo un pò con mamma, papá e le nostri mogliettine. Ah Draco, sai che tu e i tuoi genitori siete invitati giusto?- chiese Percy al biondo.
-No, grazie ragazzi!- esclamò il principe della serpi.
-Di nulla. Comunque scusa Bill se non possiamo accompagnarti- disse Charlie.
-Se vuoi ci sono io- si propose Draco.
-Bro sei diventato un angelo- disse complimentandosi Ron.
-Grazie-
Arrivò sera e Ginny, tornando da Quidditch, venne accompagnata dal fratello e da Draco.
-Gin, che esame devi fare?- le chiese lui.
-Al cuore e mi serve per lo sport- rispose lei.
-Sei geloso che un uomo mi veda solo con jeans e intimo di sopra?- gli chiese Ginny all'orecchio.
-No, ma se Bill non mi ammazza entro- ribbatè lui.
-Billy, può entrare anche Draco?- chiese la rossa al fratello.
-Come volete voi. Io devo per forza sia per i documenti sia perchè dopo di te faccio io- disse lui sorridendo.
-Entro- ribadì il biondo.
-Gelosone!- esclamò lei ridendo.
Non appena entrarono, Bill compilò i fogli alla velocità della luce e Ginny venne visitata per prima. Dopo qualche domanda iniziò il controllo vero e proprio.
Per tutta la durata di esso Draco tenne la mano a Ginny. Quando sentì il battito della ragazza le sorrise e lei ricambiò. Lei sgranò gli occhi con un sorrisetto pervertito.
-Ne parliamo a casa- disse lei.
-Certo- rispose lui. Aveva pensato ad una cosa che di certo non poteva dire in quel momento.
I due uscirono e toccò a Bill. Loro si baciarono fino a quando non uscì dalla stanza.
Poi tornarono a casa e videro che il cibo non era ancora pronto. Diedero una mano e mangiarono verso le 8.
I fratelli Weasley decisero che avrebbero passato il giorno dopo con la sorellina. La sarebbero andata a vedere agli allenamenti e dormire con lei fino a mercoledì. Lei accettò felicissima.
-Certo che il vostro amore per lei non è mai cambiato. Mi sto ricordando della nascita di Ginny. Charlie e Bill avevano riempito la casa di coriandoli, Percy disegnava i fiori rosa e poi appendeva i disegni sul suo armadio, Fred e George quando dormiva si mettevano fuori ai lati della porta per proteggerla e Ron la abbracciava 24/7- disse Arthur facendo ridere tutti i presenti.
-Beh però da piccoli eravamo pelosetti, adesso con la ceretta su tutto il corpo che ci ha fatto fare Draco siamo altre persone- disse Percy.
-Da quanto voi, che già vi curate tantissimo a casa, fate anche la ceretta?-
chiese Angelina sorpresa.
-Da quando abbiamo scoperto che è più utile del rasoio. Facciamo anche la pulizia del viso- rispose Charlie.
-E così porti i miei ragazzi in giro a farsi belli. Bravo Draco- disse Arthur tirandogli una pacca sulla spalla.
-Grazie- rispose lui.
Bill, seduto accanto a Charlie, aveva pensato la sua stessa cosa. Draco era diventato fin troppo amico di Ginny. Non aveva mai parlato veramente con Arthur. Ora era parecchio strano. Non lo odiavano, ma qualcosa non andava. Bill parlò del fatto che il ragazzo ha tenuto la mano a Ginny durante l'esame. Molti, tranne loro e gli altri quattro rossi, sorrisero perversi, persino il capofamiglia Weasley. Ad una certa li videro salire le scale e il giovane sussurrò qualcosa a Ginny.
-So che facendomi questa domanda non hai cattive intenzioni Draco e parli per un momento che accadrà mooooooolto più in là. Comunque la risposta è uno. Sono cresciuta con sei belve e so benissimo cosa sono i litigi. Io poi ho una piccola preferenza. Non che io odi l'altra opzione, ma quelle sei belve mi hanno fatto capire quanto sia importante per me il "colore azzurro". Hai capito vero?-
-Certo che si. Anche io la penso così. Però io è perché sono figlio unico e sono abituato a queste due cose- rispose lui.
-Vero- disse Ginny accarezzandogli la schiena.
Bill e Charlie non capirono bene di cosa stessero parlando i due. Però Bill ripensò a quel "ne parliamo a casa". Draco aveva immaginato qualcosa, e quel qualcosa era legato all'argomento dei ragazzi. Lo disse a Charlie, il quale abbassò lì sguardo. Ritornò in sé quando i signori Malfoy chiamarono Draco per tornare a casa.
I fratelli Weasley rimasero alla Tana. Allungarono il divano ed esso diventò divano letto, così da dormire insieme. Coccolarono Ginny tutti e sei e, prima di andare a dormire, volendo lei stare tra Bill e Charlie (i suoi preferiti), venne viziata soprattutto dagli altri quattro.
Lei si addormentò molto presto. I fratelli la guardavano innamorati. Ogni tanto le facevano delle carezze. Verso mezzanotte i gemelli, Ron e Percy crollarono. I primi due rimasero svegli e ripensarono per ore ed ore a quella cosa che a cena li aveva tormentati. Non poteva non esserci nulla.
Ad una certa sentirono Ginny muoversi e finsero di dormire. Lei si svegliò e usò il petto di Bill come cuscino e il corpo di Charlie come materasso.
Loro si guardarono divertiti. Dopo qualche secondo si addormentarono profondamente, passando l'intera notte tranquilla.

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