Capitolo XXX

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Arrivò settembre. Ginny finì su diversi giornali dato che grazie a lei la squadra non faceva altro che vincere le partite. Draco era fiero della fidanzata. A proposito di lui, dato che ai fratelli si era accesa una lampadina e avevano sospettato più volte del rapporto tra lui e Ginny, iniziò, su consiglio delle mogli dei fratelli Weasley e dei genitori, ad andare a casa sua sotto forma di furetto la maggior parte del tempo e, il fine settimana, ci andava come persona.
Questo aveva tolto molti sospetti ai cinque, ma non a Percy, il quale, a differenza dei fratelli, non si era accorto subito del legame troppo intimo presente tra i due ragazzi. Il fatto che quando non c'era Draco c'era un furetto e viceversa lo faceva pensare molto. Pensò anche ad un'altra cosa: il fatto che Harry ridesse sempre come un matto e facesse battute sporche quando li vedeva insieme.
I suoi pensieri furono interrotti dal moro che bussò alla sua porta.
-Percy, stasera io e Draco organizziamo una cena a casa mia. Tu e la tua famiglia siete tutti invitati. Festeggiamo i risultati che io e Draco abbiamo raggiunto scrivendo il libro. Pensa che, anche se è stato pubblicato da poco, ha fatto un successone megagalattico. Ci saranno anche nostri amici, tra cui Oliver- disse Harry.
-Certo che verremo! Ollie, non lo vedo da molto. Grazie. Congratulazioni per il libro!- esclamò il rosso.
La sera ci fu una grande festa. Draco cucinò prelibatezze. I fratelli Weasley portarono anche qualcosa fatto da loro.
Oltre Oliver c'erano le sorelle Greengrass (con i mariti), Neville e Hannah, tutta la squadra di Ginny, Rolf insieme a Luna, Dean, Seamus, Michael Corner, Colin con Denis, Blaise, Lee Jordan, Theodore e Pansy.
Erano stati invitati anche Remus, Tonks, Andromeda e Teddy.
Durante la cena i due scrittori presentarono il libro e diedero le copie ai presenti.
Draco era seduto vicino a Ginny. Scherzavano e ridevano insieme. Ad una certa presero in braccio Teddy e giocarono con lui. Draco le sussurrò una cosa all'orecchio. Ginny ridacchiò. All'improvviso lui strusciò la testa alla sua e la ragazza rispose con lo stesso gesto.
Solo ora Percy si rese conto della loro "non semplice amicizia". Capì che quel furetto poteva essere Draco dato che si trasformava in animangus.
Gli venne un brivido, ma gli passò quando sentì Angelina bisticciare con Fred.
-Fred! La smetti cortesemente di fare il maiale?- domandò lei.
-Amor mio- rispose Fred - vorrei tanto, ma il nanetto dentro di me ha fame-
Tutti si misero a ridere.
-Questo spiega perché ti sta crescendo anche il petto- disse lei divertita.
-Maschio o femmina?- chiese Ginny stando al gioco.
-Bella domanda. Sono i primi mesi anche se non sembra- rispose il monocchio ridendo -ma la dottoressa non è poi così male-
-Eh sì!- esclamò Charlie.
-Se non vi ingelosite ve lo diciamo- disse George.
-Abbiamo iniziato ad andare dalla dottoressa di Draco. È bravissima. Un appuntamento all'anno- precisò Bill.
-Ah, bene- disse Fleur seccata.
-La prevenzione è importante anche per noi!- esclamò Oliver. Tutti gli uomini presenti nella stanza concordarono.
Le donne diedero loro ragione. In fondo era vero.
Ci furono poi discorsi di ogni genere: Quidditch, libri e poemi riguardanti letteratura classica, i turni in ospedale di Blaise e Theodore. Poi ritornò anche quello della gelosia, ma si risolse subito.
C'erano delle battutine riguardanti Draco e Ginny, che i sei fratelli Weasley non capirono.
Quando si cambiò nuovamente discorso, Draco prese Harry.
Percy spostò l'attenzione ai due ex rivali, ora molto amici. Non sentì molto bene, ma parole ben precise gli fecero ricordare i pensieri precedenti: "furetto bianco" e "Ginny", pronunciate proprio da Draco. La risposta di Harry gli fece andare storto un boccone.
-Sei proprio un genio. Continua così- disse il moro scompigliandogli i capelli.
Percy ricollegò tutto e capì.
Prese da parte i fratelli e raccontò loro la faccenda del furetto e il discorso dei due giovani scrittori.
-Perce, non si origlia. Comunque ora che ci penso hai ragione- disse Fred che, insieme al gemello, si era paralizzato sentendo le parole di Percy.
-Veroooooooo! Anche io ho visto un furetto quando non c'era Draco. Era bianco!- esclamò Ron rabbrividendo.
-Adesso tutto ha un senso- disse Bill con voce tremante.
Charlie voleva svenire al solo pensiero.
Per tutta la cena guardarono male Draco. Smisero quando le mogli se ne accorsero e iniziarono a stringere loro i polsi.
Tornando a casa, vennero obbligati da loro a dormire sul divano.

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