Capitolo XXXIV

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Arrivò il 5 giugno, ovvero il compleanno di Draco. Fece una piccola festa con i suoi tre migliori amici e la sua ragazza.
Intanto avevano pensato molto al matrimonio. Ginny aveva da poco comprato l'abito, lui decise che si sarebbe vestito di bianco come sua moglie. Per la luna di miele prenotarono 10 giorni nei Territori Britannici dell'Oceano Indiano.
Mangiarono in un piccolo ristorante molto carino e accogliente.
Nel frattempo Fred e George comprarono un anello a Draco. Glielo fecero come regalo firmando anche per il resto dei fratelli.
Decisero il pomeriggio di tornare a casa dei signori Malfoy dove tutta la famiglia Weasley lo aspettava per dargli i regali.
Bill, Charlie, Percy e Ron gli augurarono un buon compleanno abbastanza scocciati. Draco li ringraziò di cuore per il regalo. Loro non capirono e diedero la colpa a Fred e George. Questi ultimi dissero che non avevano nulla a che fare con quell'anello stranamente firmato da tutti e sei.
-Sará meglio per voi- disse Charlie arrabbiato.
Penelope, stufa del comportamento del marito lo prese e, approfittando della confusione, lo portò in disparte.
-Smettila, o il nostro matrimonio è finito! Se fai così con tua sorella non oso immaginare il tuo atteggiamento con me!- esclamò lei infuriata.
-Cosa?- domandò lui.
-Tranquillo, non sarai solo. Le vedi le tue adorate cognatine, quasi ex cognatine, e Gabrielle che hanno preso in disparte i tuoi fratelli? Ecco, li stanno minacciando con la stessa cosa. Ragazze! Venite qui!-
Loro la raggiunsero con gli altri cinque altrettanto arrabbiate.
-Fred non sei cambiato per niente. Non considerarmi più tua moglie-
Angelina gli ruppe quasi una mano.
-Stessa cosa per te Ronald!-
-Amore...- Ron provò a parlare ma fu del tutto inutile. Hermione era fuori di sé e provare a farla ragionare avrebbe peggiorato solo le cose.
-Se vi presenterete al matrimonio di Sginny farete la stessa fine di Voldemort. Tu sarai il primo Wiliam Arthur Weasley-
Bill tremò alle parole di sua moglie.
-Salutatelo all'inferno da parte nostra. D'accordo?- chiese Audrey lanciando un malocchio a Percy (più terrorizzato di tutti gli altri cinque messi insieme).
Loro andarono a parlare con Ginny. Intanto i 4 più gelosi iniziarono ad infuriarsi sempre di più con Draco. Fred e George tentarono di calmarli, ma con scarsi risultati.
Due persone assistettero alla scena e, capendo la situazione, decisero di parlare con i sei.
Blaise e Theodore li portarono al piano di sopra e fecero diverse domande.
-Il rapporto tra voi e Draco non sembra essere dei migliori. Ne volete parlare?- chiese Blaise con calma.
-Anche se non ha fatto nulla siamo arrabbiati con lui-
Percy rispose con calma e iniziò ad abbassare lo sguardo.
-E perché?- continuò l'ex Serpeverde.
-Sta con nostra sorella- disse Ron.
-Ah. Perché la dovete proteggere?- chiese stavolta Theodore.
-Beh, è l'istinto-
Charlie sapeva che quella risposta non valeva niente, ma non gli veniva in mente altro.
Harry salì di sopra per salutare i due medimaghi.
-Ah, ecco i bugiardi che dicevano che io ero il miglior fidanzato per la loro principessina. So benissimo cosa pensavate di me e, anche se quei due non dicono nulla, so come trattate Draco. E non fate i finti tonti-
Loro abbassarono lo sguardo.
-Harry, stiamo parlando con loro proprio di questo- gli spiegò Blaise
-Bene, se li riuscite a cambiare domani venite a casa mia che stappiamo- disse il moro scendendo le scale per tornare da Draco.
-Ok, dite che è l'istinto. Vi piacerebbe se vostra sorella, per lo stesso motivo, provasse a rovinare le vostre relazione proprio nel momento in cui l'amore cresce sempre di più?- chiese Theodore.
Loro risposero di no, e finalmente capirono come si sentiva la sorella.
-Sentite, grazie. Però non riusciamo a scusarci ancora. Ci date del tempo? Intanto però dite a Draco che abbiamo parlato- disse Bill con le lacrime agli occhi.
Loro fecero come gli fu chiesto. Draco rivolse ai sei un sorriso facendoli diventare più rossi dei loro capelli.
Fleur, insieme alle altre, si diresse da loro.
-D'accord, capiamo il pentimento e non chiediamo di chiedergli scusa ora- iniziò a dire Fleur -però vi diamo tempo fino al compleanno di Sgin-
Loro concordarono e tornarono a casa.

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