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Louis era seduto per terra in soggiorno e disegnava a memoria l'immagine di una margherita mentre Harry si occupava del menù per la festa.

Le sue guance erano arrossate mentre ripeteva nella mente gli eventi accaduti poco prima. Sarebbe stato così ogni volta? E ci sarebbero più volte, vero?.

Dopo che Louis si era ripreso dal suo orgasmo, Harry lo aveva slegato e si era seduto accanto a lui mentre gli faceva una serie di domande.

Louis si era subito agitato e aveva risposto solo con cenni del capo e piccoli no.

"Wow", mormorò Louis mentre le immagini dell'erezione che era riuscito a far avere ad Harry si ripetevano nella sua testa. Fu solo quando guardò in basso che notò che aveva inconsciamente iniziato a scarabocchiare il nome di Harry in stili diversi.

Sobbalzò quando Harry fece capolino dalla porta. "Liam sarà qui a minuti, apri la porta quando arriva ok?".

Louis coprì con noncuranza il suo foglio, il viso arrossato. "Sì, ok".

Harry si accigliò.

"Cosa c'è che non va?" chiese completamente entrando nella stanza solo facendo arrossire di più Louis mentre il suo sguardo andò immediatamente all'inguine di Harry.

"Lou?" Harry si fermò di fronte a lui in modo che fossero all'altezza degli occhi.

"Uhm, niente, sto bene".

Le sopracciglia di Harry si alzarono mentre borbottava un silenzioso "merda".

Harry lo fissò per un momento prima di scattare in avanti e appoggiare una mano sulla guancia di Louis.

"Ehi tesoro, puoi andare di sopra e assicurarti che il tuo letto sia fatto?" Louis annuì velocemente, "ok Hazza".

Balzò in piedi, sentendo però il campanello suonare. Louis sussultò e un grande sorriso si dipinse sul suo viso mentre rimbalzava sulle punte dei piedi.

"Posso salutare lo zio Lee prima Haz?", chiese Louis sporgendo un po' il labbro inferiore, "per favore".

Harry sospirò e annuì appena prima che Louis si allontanasse verso la porta e l'aprisse esclamando "è il mio compleanno!".

Sì sentì subito dopo la dolce risata di Liam insieme a un "buon compleanno, piccolo". Harry stava per andare a salutare Liam in persona quando vide il disegno di Louis.

Era di una margherita in un campo di piante morte. Il disegno era spettacolare, ma ciò che attirò l'attenzione di Harry fu il fatto che invece di firmare con il proprio nome, Louis aveva firmato il suo. Tre volte.

Prese il foglio e lo piegò prima di riporlo nella tasca posteriore.

"Hey Harry", sorrise Liam, Harry non si era accorto che fosse entrato. "Avevi tutto sotto controllo veramente". 

"Sì", mormorò Harry abbracciando il suo amico e conducendolo in cucina.

"Niall arriverà tra poco", si lasciò cadere sullo sgabello del bancone, "vedo che Louis ti ha reso un vero casalingo".

Harry ridacchiò, "sono nato per essere un casalingo", e con ciò gli fece la linguaccia. Quando il campanello suonò di nuovo, Harry chiese a Louis di aprirlo. Quasi subito dopo Louis entrò con passo pesante in cucina con un piccolo broncio e avvolse un braccio attorno a Harry.

Prima che Harry potesse chiedergli il perché, Niall arrivò quasi saltellando, con un grande sorriso sul viso, portando con sé una borsa.

"Hey ragazzi!"

spσílt COMPLETA/IN REVISIONE ☆[Italian translation]☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora