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Quando Harry si fu lavato i denti, finito di mangiare e ripulito, era passata poco più di mezz'ora.

"Lou?", chiamò mentre saliva le scale. Si sentiva solo un leggero fruscio e Harry sapeva solo che Louis stava tramando qualcosa.

Fu solo quando cercò di aprire la porta della camera da letto che Louis rispose.

"No, aspetta Harry", si precipitò verso la porta fermando Harry a metà, "ho quasi fatto".

Harry non lasciò che la sua mente si chiedesse cosa ci potesse fare Louis lì dentro.

Louis è un adulto ora, può fare ciò che vuole.

"Ok", Louis sembrava insicuro e gentile anche se nervoso, "vieni dentro?".

Harry mormorò in assenso e spinse la porta. Guardò prima il comò pieno di cartellini e pacchetti prima di posare gli occhi su Louis.

Harry deglutì. Fanculo. Avrebbe dovuto far venire Liam.

Louis stava in piedi goffamente vicino al letto, indossando qualcosa di simile a un reggiseno e una gonna di pizzo molto trasparente.

Ora, questa sarebbe una cosa quasi normale per Louis se non fosse per quello che c'era sotto la gonna. Harry fece un passo avanti, prima di aggrapparsi al palo del letto in un misero tentativo di tenersi insieme.

Harry non riusciva a distogliere gli occhi dal modo in cui la biancheria intima abbracciava i fianchi di Louis e il suo cazzo mezzo duro.

Harry aprì la bocca per dire qualcosa ma ne uscì solo un rumore simile a un ringhio. Così, chiuse la bocca, si schiarì la gola e riprovò.

Questa volta, guardò Louis direttamente negli occhi. Entrambi i loro occhi rispecchiavano lo sforzo di mantenere la distanza tra loro.

"Questo non è quello che indosserai alla festa vero?".

Louis sapeva cosa avrebbe dovuto rispondere. Come diavolo faceva Harry a pensare che si sarebbe lasciato vedere così da qualcun'altro oltre Harry. Ma cazzo.

Voleva che lo facesse Harry. Che attraversasse la stanza e gli mostrasse perché non avrebbe dovuto. Senza la dovuta considerazione Louis guardò Harry da sotto le ciglia, la sua mano che correva su e giù per il tessuto della gonna, rimandando gli occhi di Harry lì.

"Stavo pensando se farlo", gli occhi di Harry tornarono su di lui, scuri con le pupille dilatate, "cosa ne pensi tu?".

In circa due passi Harry era davanti a lui. Così vicini che condividevano la stessa aria. Il respiro di Louis fremeva un po', mentre la mano di Harry scendeva fino ad accarezzare il tessuto della gonna.

"Mmh", mormorò Harry, la sua voce un'ottava più profonda e velata. Il suono indebolì Louis, costringendolo a un lieve gemito.

"Che ne dici se ti mostro quello che penso?".

spσílt COMPLETA/IN REVISIONE ☆[Italian translation]☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora