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Quando arrivò alla porta, quella era già aperta, con Liam davanti che si mordeva le unghie per la preoccupazione.

"È al secondo piano, la prima porta a destra" disse Liam velocemente, dirigendosi subito verso la sua macchina, "dio, grazie mille Harry, non so cosa farei senza di te".

"Nessun problema Lee", mormorò Harry dirigendosi dentro, chiudendo la porta dietro di sé.

Come aveva detto Liam, trovò una donna anziana, che si girava in torno, con delle lacrime negli occhi.

"Sei Harry?" chiese fermandosi un attimo, "ha chiesto di te, seguimi".

Con ciò si fece seguire da Harry su per le scale, nella stanza di Louis.

"Lou, Harry è qui" disse prendendo posto di fianco al ragazzo, che aprì i suoi occhi gonfi.

"Harry...", Louis fece il broncio, prima che delle lacrime iniziassero a formarsi nei suoi occhi, "non sto bene".

Harry si sedette dal lato opposto della signora e mise una mano sulla testa di Louis. "Cazzo" mormorò prima di prendere il panno dalla donna e metterlo sulla fronte calda di Louis.

"No, Harry, è strano" piagnucolò Louis, cercando di usare la sua mano tremante per rimuoverlo.

"No, lascialo lì", Harry prese la mano di Louis tra le sue e la accarezzò, "ti aiuterà a farti stare meglio".

"Promesso?" piagnucolò di nuovo Louis, i suoi si stavano già chiudendo.

"Promesso"

In un batter d'occhio Louis si addormentò, mentre gentili sospiri uscivano dalla sua bocca, insieme a qualche piccolo piagnucolio.

"Sei una benedizione", Harry guardò alla babysitter che lo guardava affettuosamente, "abbiamo provato a farglielo lasciare lì e farlo addormentare per ore".

Harry guardò Louis, "potrebbe essere un po' testardo a volte, ma se hai il polso fermo ti ascolta".

"Voi due siete vicini?" chiese andando a recuperare un secchio vicino al letto che Harry non aveva nemmeno notato e adocchiando la mano che Harry teneva ancora tra le sue, accarezzando in movimenti circolari.

"Sì", Harry continuò a fissare il ragazzo, le cui sopracciglia si aggrottaronò nel sonno, "direi che possiamo dire così".

"Ti ascolta", mormorò prima di andarsene dalla stanza, mentre Harry si chiese dove volesse arrivare con ciò.

"Caldo" mormorò Louis prendendo la sua maglietta nel flebile tentativo di toglierla.

"No piccolo, devi sudare per mandare via la febbre, ok?" spiegò Harry cercando di calmare il ragazzo, ma i suoi occhi si spalancarono.

"Harry, caldo" si lamentò, cercando di togliere la mano da quelle di Harry, che però mantenne una presa salda.

"No Louis, se ti togli la maglia, poi dovresti metterti sotto una coperta" Louis sbatté le palpebre piano, mentre processava le parole, mormorando un lamentoso 'ma'. 

"Harry può tenermi al caldo"

 "No, Harry non può, se si ammala anche Harry, chi si prenderà cura del piccolo Louis?" mormorò Harry, massaggiandogli la nuca calda di Louis.

"Louis si prenderebbe cura di Harry"

Harry ridacchiò prima di alzare e spegnere le luci.

"Dormi Lou, sarò qui quando ti svegli e quando starai meglio ti farò le coccole"

"Promessa con il mignolino?" Louis porse il mignolo.

Harry unì i loro mignoli, "promesso".

spσílt COMPLETA/IN REVISIONE ☆[Italian translation]☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora