Capitolo 7

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Finalmente lunedì. Si torna al liceo. Ho trascorso la domenica a pensare e ripensare a Camila. Non mi è mai uscita dalla testa. Vorrei parlarle, oggi. Credo abbia bisogno di un'amica. Tutti ne hanno bisogno, no?

Ho discusso con Lucy per questo motivo. Lei mi ha intimato di starle alla larga, o minaccia di togliermi il sesso per un mese. Stavolta non mi interessa, mi sento così male per questa situazione. Lucy si è premurata di ricordarmi anche il motivo principale per il quale ho iniziato a trattarla peggio di prima. Sembra che un giorno la cubana, durante uno dei suoi 'servizietti', si sia vantata con Austin di aver sedotto una ragazza, solo per poi umiliarla per il fatto di essere lesbica. Le parole che mi riferirono, mi fecero vedere rosso. Ora sinceramente dubito anche di questo, e mi pento dei miei comportamenti verso di lei. La mia era solo rabbia. 

Anche stanotte ho dormito cullata dal suo profumo sul cuscino. Spero non vada più via, so che non dovrei... Non ne ho il diritto, e non è giusto, ma lo amo.

Mi chiedo come sta, come ha affrontato tutta questa situazione? O magari, finge che non sia mai accaduto?

Faccio colazione. Poi, prima di accompagnare Taylor a scuola, passo a prendere le mie amiche. Devo confrontarmi con loro, vogliamo avvicinarci tutte e tre alla cubana, ma la reazione che ha avuto dopo l'aggressione mi dice che sarà dura conquistare la sua fiducia. E ha ragione.

"Ma è lei?" Chiede Normani dal sedile posteriore, mentre parcheggio davanti alla scuola di Taytay. Mi chiedo a chi si riferisca, ma poi la vedo anche io. La cubana sta salutando una bambina più piccola di mia sorella, che l'abbraccia forte. Parlano ancora qualche attimo, poi alza di scatto la testa verso di noi, beccandoci tutte e tre a spiarla. Anzi, tutte e quattro, perché quella gran ficcanaso di Taylor si era girata per cercare di capire di chi stavamo parlando. Che figura.

Ci guarda per un attimo, leggo un velo di terrore nei suoi occhi, subito mascherato. Alziamo una mano per tentare un saluto, lei si volta, ignorandoci alla grande. Lascia un bacio sulla guancia alla bambina, che guarda verso di noi. Ho l'impressione che la piccola, probabilmente sua sorella, stia fissando me, con un sorriso sul volto. Alzo nuovamente la mano in segno di saluto, almeno lei si degna di rispondere al gesto.

"Andiamo da loro." Propongo, mentre scendiamo tutte e quattro dall'auto. La Cabello si accorge della nostra presenza quando siamo ormai a pochi metri da loro, e diventa visibilmente tesa.

"Ciao Camila." La salutiamo in coro. La cubana irrigidisce la mascella, restia a ricambiare il saluto. Le due ragazzine guardano la scena, confuse. Alla fine, Camila si arrende alla pressione, e ci saluta con un gesto della testa, distogliendo lo sguardo da noi.

"Io vado, verrà a prenderti la mamma. Ciao stellina." Saluta la minore, che la guarda in modo strano, iniziando ad allontanarsi.

"Aspetta, vieni con noi." Propone Dinah. La cubana non si volta.

"Preferisco camminare." Dice allontanandosi. Dio mio, perché è così testarda? Non posso evitare di guardarle il culo, stretto in quei jeans neri. Mi maledico per la mia debolezza. Sono riuscita ad ignorarla per più di un anno, perché ora sembro non riuscire a togliermela dalla testa? Osservo la sua figura allontanarsi, poi riporto la mia attenzione all'altra Cabello.

La piccola mi sta fissando, sorridendo.

"Sono Sofi." Si presenta, spigliata e cordiale, a differenza della sorella. Ci presentiamo anche noi, per poi andare via subito dopo.

Arrivate a scuola, la cerchiamo subito, per trovarla accerchiata dai soliti ragazzi che la spintonano e le dicono le peggiori volgarità che gli vengono in mente. 

"Andiamo, succhiami il cazzo, Cabello. Ce li ho i soldi." Dice un ragazzino, allungando le mani verso di lei, cercando di prenderla.

È visibilmente impaurita, a differenza delle altre volte. La situazione della scorsa notte deve averla scossa profondamente. Come diavolo ha fatto a sopportare tutto questo per più di un anno? Sbotto io per lei.

Who are you? - CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora