Capitolo 28

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Io e Lauren stiamo insieme da un mese, e stasera mi ha detto di farmi bella. Mi porterà in un posto carino, e io spero tanto che non sia uno dei soliti ristoranti in cui si va in queste occasioni. Indosso un vestitino nero che ho comprato apposta, mi fascia il corpo in modo sensuale. Indosso un paio di tacchi, poco alti altrimenti rischierei di cadere. Metto un filo di trucco, e guardo l'orologio.

Cazzo, è tardi. Com'è possibile? Ho tre chiamate perse sul cellulare e cinque messaggi. Prendo la giacca e corro velocemente fuori casa, sperando che lei sia ancora lì, e non si sia arrabbiata. Vedo la sua auto e la raggiungo di corsa.

"Scusa, scusa, scusa. Non mi sono resa conto dell'orario." Dico, ancora prima di entrare. Mi aspettavo di trovarla arrabbiata, e invece ha sul viso il suo sorriso più dolce. In mano una rosa rossa. Oh Dio, può essere più perfetta questa donna? Distolgo gli occhi dalla rosa per ammirare finalmente lei, e resto senza fiato. È meravigliosa, nella sua semplicità. Indossa una gonna nera, degli stivaletti di pelle nera e una camicetta bianca. Le sue labbra sono rosse come la rosa, e ridacchia della mia reazione.

"Smettila di preoccuparti, Camz." Dice, mettendo in moto. Raggiungiamo la costa, ma non entriamo in nessun ristorante. Ci dirigiamo alla spiaggia.

"Ho pensato che magari potesse piacerti di più così." Indica una tovaglia a pochi metri da noi, e ora è lei quella nervosa. Mi volto verso di lei, e per la prima volta questa sera, collego le mie labbra alle sue. Mi era mancato farlo.

La serata è perfetta, e dopo aver mangiato, ci allunghiamo sulla tovaglia. C'è una lieve brezza, così mi stringe tra le sue braccia, tenendomi da dietro. Sento le sue labbra lasciare piccoli baci sulla testa, poi scendere verso il collo. Quando raggiunge il mio punto debole, inclino di più il collo. Brividi di piacere mi scuotono, mentre le sue mani mi accarezzano l'addome.

Non posso resistere. Mi tiro leggermente su il vestito sulle cosce e mi volto, salendole addosso a cavalcioni. Lauren mi guarda incredula, non si aspettava questa reazione, ma mi stringe subito a sé per baciarmi con passione. La sua lingua nella mia bocca è afrodisiaca, e non posso non immaginare quanto possa essere piacevole sentirla in altri angoli del mio corpo. Al pensiero, la mia figa ha una contrazione e gemo nella sua bocca.

La sua reazione è quella di afferrarmi il culo e attirarmi di più contro di sé. La frizione tra le mie gambe è fantastica. Spingo il suo busto a terra, allungandomi su di lei. Le sbottono un paio di bottoni della camicetta, intravedendo il suo reggiseno nero, semitrasparente. Un altro bottone. Intravedo i capezzoli che spingono contro il tessuto leggero. Deglutisco. È la prima volta che li vedo, sono bellissimi. Ne voglio sentire il sapore, la consistenza. Porto le mie labbra su quello più vicino, e inizio a baciarlo attraverso il tessuto.

Lauren geme, e porta le sue mani tra i miei capelli, chiedendo silenziosamente più contatto. Con la punta delle dita, sposto il tessuto e finalmente prendo il capezzolo tra le mie labbra. È eretto, la mia lingua decide in autonomia di giocarci un po', mentre le mie labbra lo stringono un po' di più. Con l'altra mano, scopro l'altro seno, dando attenzioni anche ad esso. Toccarli senza altro tessuto tra di noi è fottutamente eccitante. Le sue tette sono morbide, calde, sode, saporite.

Lauren geme, i suoi occhi sono chiusi dal piacere, e muove il suo bacino contro di me. Rispondo al movimento, e gemiamo entrambe. Una sua mano mi lascia il culo, tracciando un percorso sulla mia anca fino ad arrivare sul davanti. Scende sotto al vestito e risale verso la mia figa. È incerta, ma non la blocco, lasciandola arrivare dove vuole.

Mi accarezza piano da sopra le mutandine umide, in risposta le mordicchio il capezzolo che ho in bocca, prima di iniziare a succhiarlo forte. Lei geme, e così anche io. Il suo dito arriva giusto sul mio clitoride, che al contatto con lei, inizia a pulsare. Mi spingo contro di lei in cerca di più pressione.

"Camz..." Mormora lei. Forse vuole dirmi di fermarmi, ma non voglio assolutamente. Forse vuole chiedermi il permesso per continuare. In risposta, infilo la mia mano libera sotto la sua gonna. Dio, com'è calda. Posso sentire che le sue mutandine sono umide come le mie, cerco il suo clitoride ma ho paura di essere scesa troppo giù. Sento l'entrata della sua figa contro la punta delle mie dita. Lauren boccheggia quasi, mentre continuo ad esplorarla per la prima volta. Solo un pezzettino di tessuto a trattenermi dallo scoparla.

Sento anche la sua mano scendere, fa una lieve pressione sull'entrata della mia figa, e gemo, mentre muovo i fianchi contro di lei. La mia bocca abbandona il suo seno, risalendo fino alla sua bocca. I nostri fiati sono spezzati mentre le nostre lingue combattono e le nostre mani esplorano i nostri corpi, sempre più vogliose.

Tiro via la mano solo per infilarla all'interno delle sue mutandine. Lauren mi morde il labbro, mentre le mie dita scivolano nel suo calore. Sfioro il clitoride gonfio, le sue anche fanno uno scatto verso le mie dita. Scivolo facilmente fino alla sua entrata, facilitata dai suoi umori che la rendono completamente bagnata per me. La fisso negli occhi, e sto finalmente per entrare dentro di lei, quando...

Delle voci di ragazzi arrivano alle nostre orecchie. Ci guardiamo spaventate, spostiamo le nostre mani e ci allontaniamo, sistemando i nostri vestiti. Siamo entrambe affannate, i suoi occhi sono più scuri del normale. Mi porto il dito che prima era sulla sua entrata alle mie labbra, assaggiando per la prima volta il sapore della mia ragazza, sotto il suo sguardo eccitato. Dio, è un sapore che non dimenticherò mai. Vorrei provarlo direttamente dalla fonte. Sento le voci più vicine. Aiuto Lauren con i bottoni della camicia, non mi va per niente che un branco di ragazzetti intraveda il seno della mia ragazza.


"Stupidi idioti." Mormoro ad alta voce, mentre ritorno alla realtà. Il mio corpo dolorante viene tirato fuori dal cofano della macchina in cui ero. Il sole che sta calando, mi dà un'idea del tempo che è passato da quando mio marito mi ha ripresa.

Cerco di stare in piedi, ma non ci riesco, sono troppo debole, dolorante ed assetata. Matt mi spinge e cado a terra. Avrei voglia di addormentarmi e ritornare al mio ricordo. Di certo cambierei alcune cose, tipo il fatto di aver aspettato per fare l'amore con lei, dopo quella sera. Se avessi saputo che poi non l'avrei mai fatto con Lauren, non mi sarei tirata indietro. A costo di dare spettacolo sulla spiaggia, di fronte a quei ragazzini. La volevo, Dio se la volevo! E la voglio tuttora. Ma so che non potrò più averla. Le mie possibilità sono più che limitate.

Richiudo gli occhi per cancellare la vista di mio marito, cercando con la mente di ritornare a quella notte fantastica. Magari nella mia mente, stavolta, quei ragazzi non arriveranno e potrò fare l'amore per la prima volta con la ragazza che amo.

"Cosa cazzo hai da sorridere?" Sento un calcio forte nelle costole. Boccheggio, ho la nausea. Vomito giusto un po' di saliva, avendo lo stomaco completamente vuoto. Il colpo mi ha fatto rotolare sulla pancia, sento l'asfalto ancora caldo sulla mia pelle.

Ne ho abbastanza di tutto questo.

"Perché non mi ammazzi e la finisci, per una buona volta?" La mia voce è irritata, ma con un pizzico di ironia. È il tono giusto per irritarlo a dovere. Voglio portarlo all'esasperazione, forse solo così finirà tutta questa storia.

"È proprio quello che voglio fare, ma prima voglio togliere di mezzo la ragazzina." Si riferisce ad Amy. Tremo alle sue parole. "Appena me la porteranno, la ammazzerò come un cane davanti a te, e solo allora ti finirò."

"Bastardo, lasciala stare!" Gli urlo in faccia. Provo ad alzarmi, facendomi forza con i pugni sull'asfalto, ma non riesco a farlo. Lui mi spinge di nuovo a terra con un calcio. Ride, soddisfatto.

Gli squilla il cellulare, risponde subito. Ascolta per qualche attimo, poi ringhia.

"Prendete la ragazzina e portatemela subito."

Who are you? - CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora