Gianmaria's pov
<<E le hai commentato il post?>> mi chiede Valentina incredula<<si, ho fatto una cazzata vero?>> metto il viva voce e appoggio il telefono sul tavolo della cucina mentre mi siedo a mangiare le patatine
<<decisamente>> io lo sapevo, ma che cazzo ho in testa? Ora quella si farà un milione di film mentali su di noi
<<e se eliminassi il commento?>>
<<facendola rimanere di merda? Non credo proprio>>
<<perché dovrebbe rimanerci di merda se ci stiamo sul cazzo a vicenda?>>
<<ma sei stupido o cosa? Non è un fottuto oggetto, è una ragazza Gianmaria, una ragazza>>
Non conosco Valentina da molto, ma da quel poco tempo che ci ho passato insieme ho capito che è una di quelle femministe che sarebbero capaci di uccidere qualcuno pur di far comprendere i diritti delle donne.
Io non sono mai stato maschilista, anzi, ho sempre odiato chi tratta le donne come oggetti o come serve, per questo ho sempre evitato di farlo, ma mentirei se dicessi che la mia testa non è un fottuto casino da quando ho conosciuto quella ragazza.<<senti, sai cosa? Ormai il danno è fatto perciò non ci pensare, quando vi vedrete ci si penserà>>
<<va bene, ora ti saluto che devo aiutare mamma a sistemare la spesa>>
Dopo esserci salutati attacco al telefono e mi ritrovo mia madre davanti
<<di chi parlavate? La tua amica era parecchio agitata>> ride mentre poggia le buste della spesa sul tavolo
<<di una ragazza della squadra di Emma>>
<<quindi avete lo stesso giudice>> annuisco iniziando a svuotare le buste <<e lei ti piace?>>
<<Emma? Certo, è una bravissima cantante e una donna con le palle, l'ho sempre stimata lo sai>>
<<non Emma, stupido! Intendevo la ragazza, com'è che si chiama?>>
<<si chiama Martina e no, non mi piace, anzi a dire la verità ci stiamo abbastanza sulle palle>> prendo il latte e lo sistemo nel frigorifero
<<ora mi hai incuriosita, racconta>>
<<non è che per caso mi stai diventando una di quelle mamme impiccione che i figli non sopportano?>> scherzo facendola sorridere
<<è per caso un reato voler sapere che cosa passa per la testa del proprio figlio adolescente?>> lascia andare le mani lungo il corpo esprimendo tutta la sua disperazione
<<e va bene>> sbuffo <<in realtà non c'è molto da dire, l'ho conosciuta per caso alle audition ed è stato odio a prima vista>>
<<e la odi perché...?>> chiede incitandomi a parlare
<<non lo so, è così socievole con tutti ed è circondata da ragazzi>>
<<le stai dando della puttana?>>
<<no, sto dicendo che mi sta sul cazzo perchè è troppo socievole. Poi ride, ride sempre, soprattutto quando è in imbarazzo e devi vederla quando inizia a rigirarsi tra le mani bracciali e anelli perché è in ansia, odio questo gesto. Se sei in ansia cazzi tuoi, non farlo vedere agli altri per cercare di attirare l'attenzione>> mamma mi guarda con un sopracciglio alzato facendomi scuotere la testa
<<altro?>>
<<è bassa, talmente bassa che quando cammini non la vedi per questo ci vai a sbattere contro e poi pretende pure delle scuse! Ti rendi conto? Ora il problema sono io solo perché sono alto! È sarcastica, ironica e stronza, e dovresti sentirla quando canta! Riesce ad incantare tutti con quella voce angelica che ha, ma poi fa l'insicura credendo di poter essere scartata per qualcuno più bravo di lei, come se quel qualcuno esistesse davvero!>>
<<hai finito?>> in risposta annuisco <<quindi tu non puoi vederla, ma noti tutti i suoi atteggiamenti, anche quelli più personali come il giocherellare con i bracciali quando è in ansia>>
<<sono un ottimo osservatore>>
<<e ti piace come canta>>
<<cosa? Assolutamente no>>
<<guarda che lo hai detto tu eh>>
<<possiamo terminare questa conversazione tutt'altro che gradita?>> chiedo alzandomi dalla sedia
<<ma certo sua maestà>> alzo gli occhi al cielo e torno in camera mia continuando a pensare a lei.
Domanda: volete un finale realistico o ideale?
Mi sto riferendo alla finale di X-factor, volete che lasci Baltimora come vincitore o che riadatti la vittoria in base alla storia? Fatemi sapere
-mimmi✨

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farfalle - gIANMARIA
FanfictionMai nella mia vita avrei pensato di poter provare un'emozione così forte, ancor meno avrei pensato di provarla per un ragazzo dai capelli bianchi, occhi marroni da cerbiatto e un'altezza smisurata. Tutto è iniziato il fatidico giorno in cui mi prese...