XVIII

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Quando la canzone finisce io e Gianmaria siamo a pochissima distanza e presa dall'euforia lo abbraccio ma si irrigidisce

<<grazie, ne avevo bisogno>> gli sussurro e lo sento sciogliersi e stringermi un po' a se.
Quando ci allontaniamo lo guardo sorridendo ma mi copro il viso per l'imbarazzo.

<<Perché ti copri?>> chiese e apro leggermente le mani per vederlo dalle fessure <<non dovresti, sei più carina quando sorridi>> mi sposta le mani e arrossisco di colpo ma fortunatamente non infierisce

<<è il secondo complimento che mi fai, se continui così potrei abituarmici>> mi riferisco al commento sotto al mio post dove diceva la stessa cosa

<<allora lo hai letto>> annuisco e si gratta di nuovo il sopracciglio destro, inizio a pensare che lo faccia quando è in imbarazzo.
Passa qualche istante di silenzio finché lui non riprende parola <<quindi Battiato eh>>

<<già... anche tu da quel che ho visto>> rido imbarazzata

<<Si, lo stimo molto. Diciamo che mi ha aperto la mente>>

<<è quello che dico sempre a mio fratello quando lo ascolto, ma lui risponde dicendo che sono "vecchia dentro">> alzo gli occhi al cielo ricordando le mie innumerevoli litigate con Alex sulla musica, argomento su cui lui non può esprimersi dato che il suo campo musicale è ristretto alla Dark Polo Gang e a momenti non sa nemmeno chi sia Vasco Rossi.

<<Hai un fratello?>> chiede con un sopracciglio alzato.

<<si, è quel ragazzo che mi viene sempre a prendere in moto>> sposta lo sguardo a terra

<<non ci ho mai fatto caso>> scrolla le spalle e torna a guardare me <<beh in ogni caso, a tuo fratello mancano proprio le basi>>

<<oh eccovi qui>> un ragazzo della produzione entra nella saletta facendoci allontanare di colpo <<tornate di la, Emma ha deciso>> annuisco per poi incamminarmi, ma il ragazzo dai capelli bianchi rimane fermo

<<che fai, non vieni?>>

<<si>> mi raggiunge e insieme torniamo dagli altri.

***

Il tempo passa e nella saletta sono rimasta solo io, inutile dire che mi sto sentendo male dall'ansia. Gianmaria e Valentina sono stati i primi ad essere convocati, ma erano abbastanza tranquilli, e non posso biasimarli, infondo hanno delle voci fantastiche e Emma sarebbe una stupida a non prenderli.

<<Martina>> mi giro verso una ragazza della redazione <<è il tuo turno>> annuisco e la seguo fuori dove vedo Emma seduta su un divanetto da esterni. Appena mi vede fa cenno con la mano di raggiungerla così vado e mi siedo di fronte a lei

<<ehi>> mi saluta e le sorrido cercando di nascondere il più possibile l'ansia <<sta tranquilla, ok?>> evidentemente ho fallito miseramente nel mio intento. Annuisco e passa qualche istante di silenzio finché non riprende parola <<tu hai diciassette anni, giusto?>>

<<mh mh>> mormoro annuendo

<<e sei la più piccola. Perché non sei ad Amici?>> questa domanda un po' mi spiazza, ma infondo Emma ha ragione, è a quello che aspira la maggior parte dei ragazzi della mia età

<<Diciamo che Amici è un po' come un Grande Fratello, per carità, è un programma che stimo tantissimo e che seguo da anni, da lì sono usciti dei grandissimi artisti, ma non è la mia strada. Non mi va di essere ripresa durante tutta la giornata, anche perché essendo un programma seguito per lo più da ragazzi, il gossip viene messo al centro. Leggendo i commenti sotto i post di Amici la maggior parte sono "ma perché hai litigato con questo" o "ma quindi stanno insieme" e io non voglio tutto ciò. Io voglio essere seguita per la mia musica, non per altro, voglio che i commenti sotto i post che mi riguardano siano semplicemente "mi piace" o anche "mi fa schifo" ma basta che riguardino esclusivamente la mia musica>> finisco di parlare ed Emma sorride

<<sei molto matura per avere diciassette anni, sai?>> le sorrisi ringraziandola <<allora Martina, il punto è questo: hai delle doti canore sensazionali e su questo non ci sono dubbi, ma la cosa che mi piace di te è che quando canti ti diverti e lo fai con una naturalezza unica>>

<<sta arrivando un "ma", me lo sento>>

<<ma... se vuoi stare qui devi lavorare duramente e->>

<<io voglio farlo Emma, ti giuro che mi impegnerò, non arriverò più tardi, farò la->>

<<sei dentro>> mi interrompe facendomi sgranare gli occhi e portare una mano davanti alla bocca

<<davvero?>>

<<si>> mi alzo in piedi e saltello per la gioia emettendo dei gridolini striduli, poi abbraccio Emma lasciandola inizialmente di stucco ma la sento sciogliersi sotto la mia stretta subito dopo

<<dai, raggiungi i tuoi compagni>> annuisco sorridente e mi allontano

<<non te ne pentirai!>> le strillo prima di correre verso gli altri.

farfalle - gIANMARIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora