<<Alex muovi il culo, siamo in ritardo!>> urlo a mio fratello sbattendo sulla porta del bagno dove si trova lui.
Oggi è il giorno degli Home Visit, tramite i quali Emma definirà il suo Roster, e io sono in ritardo.
Ma che dico, non in ritardo, in ritardissimo!
<<Non rompermi il cazzo, potevi evitare di spengere la sveglia stamattina!>> urla di rimando lui.
Sbuffo e vado in cucina per fare colazione.
Sono le 9.30 e alle 10.15 devo essere davanti agli studi di Cinecittà. Una volta li salirò, insieme al resto della quadra di Emma, su una di quelle auto fighe con i vetri oscurati e questa ci porterà nel luogo in cui si terranno gli Home Visit.
Per arrivare puntuale sarei dovuta uscire da casa un quarto d'ora fa, ma la triste realtà è che devo ancora truccarmi e lavarmi i denti, e tutto questo solo perché stamattina quando mi è suonata la sveglia l'ho spenta e mi sono riaddormentata.
So cosa state pensando: avrebbe potuto svegliarmi Alex.
La verità è che mio fratello ha il sonno pesantissimo e non si sveglia nemmeno con una bomba, per questo non sente la sveglia e di conseguenza quando abbiamo qualche impegno sono sempre io a svegliarlo.
Alle 10 riusciamo finalmente ad uscire di casa, saliamo in moto e ci dirigiamo verso gli studi.
<<Perché ti sei fermato?>> chiedo ad Alex non sentendo più il vento tra i capelli
<<il semaforo è rosso>> scrolla le spalle e si guarda nello specchietto
<<non mi frega un cazzo del semaforo, sto rischiando di perdere l'occasione della mia vita>> non risponde, mi guarda semplicemente tramite lo specchietto <<Parti. Ora.>> sbuffa e rimette in moto
<<la multa me la paghi tu eh>> gli tiro uno schiaffetto sulla spalla mentre riparte e fa lo slalom tra le macchine davanti a noi.
<<ti squilla il telefono>> mi avvisa Alex, così lo prendo senza fare troppi movimenti e rispondo non guardando nemmeno da chi proviene la chiamata
<<Marti, dove cazzo sei?>> è Valentina
<<sto arrivando, mi mancano una ventina di minuti. Dieci se non c'è traffico>> la avviso
<<stiamo partendo, sono le 10.30! Dovevi essere qui un quarto d'ora fa>>
<<lo so, non mi sono svegliata. Puoi chiedere di aspettare a partire?>>
<<l'ho già fatto ma hanno detto che abbiamo aspettato fin troppo>>
<<merda>> sbotto <<senti, andate. Mandami l'indirizzo e ci vediamo direttamente la>>
<<ok, muoviti>> chiudo la chiamata e avviso Alex del cambio di programma per poi comunicargli l'indirizzo che Valentina mi ha appena inviato.
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farfalle - gIANMARIA
FanfictionMai nella mia vita avrei pensato di poter provare un'emozione così forte, ancor meno avrei pensato di provarla per un ragazzo dai capelli bianchi, occhi marroni da cerbiatto e un'altezza smisurata. Tutto è iniziato il fatidico giorno in cui mi prese...