•Devi sempre fare di testa tua. Ti metterai nei guai!•
Strillò mia madre.
•Tua madre ha ragione! Questo posto potrebbe diventare la nostra casa dopo tanto tempo a girovagare. Per favore cerca di andare d'accordo con tutti, soprattutto con Daryl. Avete lo stesso carattere e questo puó rendere complicate le cose ma... ti prego, non farci sbattere fuori. Okay?•
Annuì ai miei genitori e me ne andai in quella che dovrebbe diventare camera mia.
•Primo giorno problematico? È capitato anche a me circa due mesi fa•
La voce era di Carl, e proveniva dall'albero vicino alla mia finestra.
•Che ci fai qui?•
•Cercavo compagnia dai, chiacchieriamo un po.•
Lo fissai per qualche secondo e lo aiutai ad entrare in camera mia.
•Quindi ci sei passato anche tu? Dai parlami un po' di te, ad esempio quanti anni hai?•
Mi sorrise e si sedette sul "mio" letto.
•Ho perso tante persone... mia madre, il mio migliore amico e una persona che mi ha salvato la vita. Ho girovagato per un bel po' e ne ho passate tante, vorrei raccontarti tutto perché mi sembri una persona a posto ma ci metterei una settimana. Cambiando discorso... ho 15 anni, tu?•
Mi rattristai per lui, io almeno avevo ancora entrambi i miei genitori, dal suo sguardo perso nel vuoto capisco che non mente e che è stato davvero brutto là fuori anche per lui.
•Io ne ho 17. Mi dispiace per te, non ci conosciamo bene...ma se vuoi parlare, per qualsiasi cosa, io sono qui. Se non mi faccio sbattere fuori prima.•
•Grazie mille, lo stesso vale per te.
Non ti sbatteranno fuori, sei forte con quell'arco, ti utilizzeranno nelle spedizioni di caccia o per cercare qualcosa. Lo stesso che fanno con Daryl.•
Lo guardai roteando gli occhi non appena sentii il nome "Daryl".
•Che c'è? Hai qualche problema con Daryl?•
Lo fissai intensamente e decisi di rispondere.
•È lui che mi ha portata qui, ma non so... non riusciamo ad andare d'accordo. Prima mi ha trascinata a casa in quel modo e poi quel soprannome che mi ha affibbiato... Mmh che nervi!•
Mi fissò e scoppiò a ridere, alimentando la mia rabbia.
•Perchè cavolo stai ridendo nanetto?•
Sembrava una foca, seriamente, ma la sua risata contagiosa mi fece scoppiare a ridere di conseguenza.
•O-okay, o-ora te lo dico... forse non conosci Daryl molto bene, ma io sì. È stato là fuori con me e penso proprio che lui stia solamente cercando di proteggerti in qualche modo. Anche se il suo carattere lo fa comportare in quel modo un po' arrogante.•
Lo guardai stupita.
•Ma perché dovrebbe importargli di me? Mi conosce da circa un giorno... non so che cosa pensare.•
Carl si rattristò.
•Forse gli ricordi Beth, ma tu sei molto più forte... sai come difenderti.•
•Beth?•
•Una ragazza poco più grande si te... si erano salvati durante un attacco in cui ci eravamo persi tutti. Una macchina la rapì... riuscimmo a trovarla ma...• ️cominciò a piangere.
•Oh mio Dio Carl, non avrei dovuto chiedertelo, scusami.•
Dissi abbracciandolo forte.
•Mi dispiace, non devi raccontarmelo. Okay?•
Gli alzai il volto e gli asciugai le lacrime.
•Grazie Cristal, spero tu venga a scuola. I ragazzi di qui sono un po' strani, ma tu sei stata là fuori e sai che cosa vuol dire.•
Gli sorrisi.
•Penso che verró soltanto per te. •
•Oh bhe, grazie. Comunque scusami, in realtà sono mesi che non piango. Non sono così femminuccia, ma con te ho sentito di potermi sfogare. Scusa ma devo andare ora, mio padre mi starà cercando e devo anche stare un po' con mia sorella. Ci si vede Crystal.•
•Non penso che tu sia una femminuccia, sei stato forte per molto tempo, meriti di poter piangere. Ciao Carl, grazie per la compagnia. •
Scese dall'albero e si avviò verso casa sua.
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Living the death (twd ff)
FanfictionIl mondo è alla fine, lo so e anche se sono solo una ragazza so come cavarmela e come sopravvivere. È dall'inizio di tutto che vago con i miei genitori, sono fortunata ad averceli ancora e faró di tutto per difenderli dai vaganti. In questo momento...