Capitolo 35

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Andammo ad Hilltop, insomma dopo tutto ciò che avevamo passato ci aspettava la nostra razione di cibo.
Avevamo rischiato tutto per eliminare i salvatori.
Nel camper controllai Maggie, una stronza le aveva fatto del male alla pancia.
Il taglio non sembrava profondo ma, da quanto avevo sentito, la stronza le aveva pure tirato un calcio.
Im cuor mio speravo che sia Maggie che il bambino stessero bene.
Tornai da Carol e le stetti vicina il più possibile, volevo bene a Carol come ad una zia, volevo che si riprendesse.
Stava fissando il panorama fuori dal finestrino quando mi avvicinai a lei
•Carol? Posso fare qualcosa per te?•
Lei annuì •un abbraccio, dai•
Daryl ci osservava da lontano, gli lanciai uno sguardo tenero.
Mio padre parlava con Padre Gabriel che, sinceramente, mi aveva molto stupita.
Maggie e Glenn riposavano abbracciati e Rosita lanciava occhiatacce ad Abraham "Chissà che è successo" pensai tra me e me.
Mi accorsi che Abraham era ferito ma cercava di nasconderlo, camminai verso di lui.
•Fammi vedere•
•Nah, non è necessario ragazzina.•
•Sono praticamente il secondo dottore di Alexandria, fammi vedere.•
Sollevó la manica e vidi una ferita piuttosto profonda causata da un'arma da taglio.
•Se avessi aspettato di più, avresti potuto prendere il tetano• bofonchiai trafficando con la valigetta di pronto soccorso del camper.
In 10 minuti la sua ferita era pulita e aveva i punti.
Mi ringraziò goffamente e tornai da Carol facendo segno a Daryl di raggiungerci.
•Come va, Carol?• chiese lui.
Lei scosse la testa e si voltò verso di me.
•Sai... Crystal... Avresti solo un anno in più di mia figlia Sophia se lei fosse qui. Quando sei spensierata me la ricordi tanto ma, quando ti vedo combattere, capisco che tu sei molto più forte.
Lei non era fatta per vivere in questo mondo.•
Mi asciugai una lacrima.
•Mi dispiace, Carol. Io... non lo sapevo.•
Lei scosse la testa •Non ti preoccupare•
Fece un sorriso tirato.
•Trattamela bene, Daryl. È speciale.•
•Non le farei mai del male• disse tirandomi per un braccio e facendomi sedere sulle sue ginocchia.
Restammo con Carol fino al nostro arrivo ad Hilltop, quando scesi dal camper Jesus si spostò di lato dicendo •Madame• e ottenendo un'occhiataccia da Daryl.
Sorrisi a Jesus ma accarezzai una spalla a Daryl.
Hilltop era molto accogliente e sembrava anche sicura, ma la mia casa era Alexandria.
•Potere riprendervi prima di tornare ad Alexandria, fatevi una doccia, mangiate qualcosa. Io parlerò con Gregory.•
Mi guardai attorno, c'era un sacco di gente che ci fissava, mi sentivo troppo osservata, Daryl e Abraham che si sentivano come me pronunciarono dei •Hey, circolare.• e in poco tempo ognuno di loro tornó alle sue mansioni.
Io, Michonne, Maggie, Carol, Sasha e Rosita seguimmo Jesus che ci condusse in una parte della grande casa nella quale potemmo lavarci e pulire i nostri vestiti.
Mi guardai allo specchio, avevo i capelli lunghissimi, i miei occhi erano verdi come sempre ma sembravano spenti e avevo un orribile taglio sulla guancia sinistra.
Sbuffai pettinandomi i capelli dopo averli lavati e disinfettandomi la ferita.
"Come diamine avevo fatto a non accorgermene?"
Parlai con le ragazze e mi assicurai che non avessero ferite o ematomi gravi.
Tornammo al piano di sotto, pulite ma molto stanche.
Rick, Jesus e Abraham stavano dando alcune delle armi recuperate dai salvatori ad Hilltop e Glenn, mio padre e Gabriel stavano caricando del cibo mentre Daryl e Jesus discutevano con Gregory.
Ci dissero di salire perché presto saremmo tornati a casa.
Finirono di caricare e partimmo per Alexandria.
Una volta arrivati peró,  trovammo Spencer e Carl ad attenderci. Avevano delle facce spente, come quando si sta per dare una brutta notizia.
"Cosa diamine era successo?"

SPAZIO AUTRICE
Buonsalve lettori! Ecco qui il nuovo capitolo appena sfornato, spero vi piaccia!
Alla prossima!
Ilaria XX

Living the death (twd ff)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora