Capitolo 12

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Ero più sola che mai, non dormii bene.
Il mattino dopo mi svegliai tardi e andai a lavoro svogliata, non parlavo quasi con nessuno.
Sasha fortunatamente sembrava aver capito che non ero intenzionata ad intavolare una conversazione così le ore con lei passarono velocemente.
Mentre stavo svolgendo le ore da sola arrivó qualcuno alla torretta.
Quel qualcuno era Daryl.
•Ciao ragazzina•
Lo salutai con un cenno.
Dopo essere rimasti a lungo in silenzio, decise di riprovare a rivolgermi la parola.
•Che è successo? Ieri sembravi a posto•
Sbuffai.
•Carl•
Daryl annuì, come se avesse capito.
•ho perso un amico• dissi.
Lui mi fissò e mi rispose.
•No, non hai perso Carl, dovete solo parlare.•
•Peccato che io non voglia parlare con lui.•
Daryl si alzó.
•Seguimi•
Rimasi seduta.
•Ehm... Pronto? Non posso lasciare il posto.•
Sbuffó e mi trascinò per il braccio.
•Ed ora andiamo subito a
parlare con il ragazzo.•
Stavolta fui io a sbuffare ma mi limitai a seguirlo.
•Dovete fare pace, ci sarà bisogno di voi due insieme. Perdonalo su, in fonto è solo un ragazzo. Non sa controllarsi.•
Non risposi, roteai solo gli occhi.
•Sei strana forte eh• disse Daryl.
Lo guardai malissimo.
Dopo 2 minuti eravamo davanti a casa Grimes.
Rick era in ricognizione e Carl faticava a prendersi cura di Judith.
Daryl mi precedette e chiamó Carl, che faticosamente teneva in braccio la sorellina.
Risi non appena lo vidi.
•É una bimba, non un sacco di patate.• dissi cercando di spostargli le braccia in modo da tenerla nel modo corretto.
Mi fissò stranito.
•Avanti Carl, dille ció che hai detto a me.•
Lui annuì e disse
•Non riesco a concentrarmi con la piccola in braccio, tienila tu.•
E mi porse la piccola che iniziò a giocare con i miei capelli lunghi e con le fibbie del giubbotto di pelle, non ci feci caso, ci sapevo fare con i bambini.
•Sì, insomma... vado al sodo. Voglio chiederti scusa per il mio comportamento di ieri.•
Si fermò e fissó Daryl
•Oh insomma non è colpa mia se è una favola•
Lo fissai seriamente.
•Carl... come te lo spiego... io non sono una ragazza cuori e fiori. Non ho la testa per innamorarmi. Non ho la testa di avere rapporti più seri di un'amicizia, è tutto ciò che ho da offrirti.•
Daryl fece cenno a Carl di fare qualcosa.
Venne semplicemente ad abbracciarmi dicendomi •Va bene, mi basta•
Gli sorrisi e gli porsi Judith.
Lo salutai e con Daryl tornai alla torretta.
•Grazie• gli dissi rimettendomi in posizione con il fucile.
•Non volevo vedervi così distanti, non so... sembrate molto legati anche se vi conoscete da poco.•
Annuii
•Lo siamo, ma... non voglio altro che amicizia da lui.•
•E perché?• mi chiese.
•Perché è così e basta.•
Dissi mentre stavo uccidendo un vagante piuttosto distante.
•Non è uno di quei cantanti che andavano di moda qualche anno fa? Prima di tutto questo?•
Scoppiai a ridere e scossi la testa
•Lo vedo come un fratello, tutto qui.•
Passó ancora qualche minuto e quando posai il fucile perchè mi faceva male la spalla, una mano mi afferrò e mi sentì trascinare. Non feci in tempo a girarmi che avevo giá un paio di labbra posate sulle mie.
•Perchè a te serve un uomo.•

SPAZIO AUTRICE

Terzo capitolo di oggi, scusate ma attendevo questo momentooo
E so che lo aspettavate anche voi!

Living the death (twd ff)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora