Capitolo 23

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Studiai moltissimo, rimasi sveglia fino a tardi in modo da portarmi avanti per lo studio che avrei perso il giorno seguente.
Stuzzicai un po' di carne essiccata e continuai fino a tardi.
Mi addormentai sulla scrivania e mia madre mi trovó ancora lì la mattina dopo.
•Tesoro, oggi sei a caccia. È tardi, mangia qualcosa e poi vai.•
Mangiai, affilai le frecce e andai verso il cancello trovando Sasha con il furgoncino.
Ci salutammo e mentre stavamo chiacchierando riguardo la zona di caccia arrivó Daryl.
•Signore• disse invitandoci a salire sul furgoncino.
•Guido io• disse Sasha.
•Ah bhe, io non ne sono capace.• risi.
•Dovrai imparare, tanto non ti servirà la patente.• disse Daryl.
•Forse•
Arrivammo in poco tempo, ci preparammo e ci dividemmo in 3 direzioni diverse.
Stavo seguendo un cervo da 10 minuti buoni quando si fermò per bere ad un torrente, presi la mira e scoccai la freccia.
Lo presi dritto tra gli occhi.
Feci il segnale per richiamare Daryl e Sasha e in poco tempo arrivarono.
•Bel lavoro!• esclamò Sasha che aveva pescato un paio di pesci in un ruscello vicino.
•Grazie• sorrisi recuperando la freccia.
•Vado a prendere il furgoncino• disse •Voi due tenete d'occhio la preda.•
Daryl aveva un paio di scoiattoli e qualche volatile.
Per ora non era andata male.
Sasha arrivò, caricammo il furgoncino con ciò che avevamo trovato e ci dividemmo nuovamente.
Andai verso il ruscello e decisi di catturare dei pesci con la piccola lancia che avevo creato con una freccia rotta, funzionò, ma non mi accorsi dell'arrivo di alcuni vaganti.
Mi afferrarono per le gambe, erano in 4.
•Merda• strillai.
Due gli uccisi, gli altri non mi lasciavano le braccia, riuscivo solo a tenerli lontani dalla mia carne.
Lottai fino a quando due frecce gli uccisero, mi caddero addosso.
Feci fatica a rialzarmi, ma non appena vidi una mano davanti a me, l'afferrai piuttosto terrorizzata.
•Coraggio ragazzina, te la saresti cavata comunque• disse Daryl.
•Non lo so, davvero. Non mi era mai successo, io... Oh mio Dio, sarei potuta morire, io... non so che dire.•
Mi piegai per recuperare i 5 pesci che avevo preso e li porsi a Daryl.
•Calmati ora, sei qui.• mi fece un sorriso sbilenco e prendendomi per un braccio mi portó al furgoncino.
Dopo qualche minuto tornó Sasha, Daryl le spiegò tutto e lei sembrò preoccupata.
•Va tutto bene• la rassicurai.
Durante il viaggio di ritorno mi sdraiai nei sedili posteriori e continuai a guardare fuori dal finestrino.
Non mi era mai successo, insomma, sono sempre stata in grado di difendermi.
Continuai a torturarmi psicologicamente per circa 10 minuti quando Daryl scavalcò e mi fece segno di spostare le gambe.
Mi sedetti e lui fece lo stesso accanto a me.
•Coraggio ragazzina, capita a tutti. Anche a me hanno salvato la vita un paio di volte.•
•Sì, ma... mi sento stupida, avrei dovuto prevederlo, ma ero troppo presa dalla pesca.•
Annuì •Capisco, ma ora calmati. Okay?•
Disse dandomi delle pacche sulle spalle.
•Siamo arrivati, coraggio.• disse Sasha.
Arrivammo dritti all'edificio in cui tenevano il cibo e scaricammo.
Presi la mia roba e mi avviai verso casa.
•Aspetta Robin Hood, ti accompagno.•
Annuì e cominciammo a camminare.
Arrivati a casa insistette per parlare con i miei, che erroraccio. Mia madre era a dir poco terrorizzata e non la smetteva di dire "la mia bambina"
La abbracciai •Mamma, calmati. Ti prego.• le sorrisi.
•Grazie, Daryl.• disse lei •non sarebbe qui senza di te.• gli sorrise.
•Non l'avrei mai lasciata morire.•
Gli sorrisi.
•Vuoi fermarti a cena?• chiese ad un tratto mio padre.
•Mh, credo di sì. Va bene• disse burbero come sempre.
•Mamma, vado a farmi una doccia. Scendo in tempo per cena.•
Andai verso il bagno.
Mi lavai e mi vestii molto comoda, misi una maglia, che mi aveva regalato mio padre: era della Harley Davidson, ci er a molto affezionato quando era più giovane e alla fine ha deciso di darla a me, con un paio di leggins neri e le mie solite scarpe.
Scesi le scale mentre mi stavo asciugando i capelli con un asciugamano.
•Muoviti, Crystal. Non è educato fare aspettare• disse mio padre.
Vidi Daryl che sghinazzava senza farsi vedere.
Stavo per fargli il dito medio quando mi ricordai che c'erano i miei.
Mi legai i capelli e ci misimo tutti a tavola.
Fu piuttosto piacevole, chiacchierammo tutti tranquillamente e quasi mi dimenticai dell'episodio spiacevole accaduto nel pomeriggio.
Sparecchiai e lavai i piatti.
Era quasi ora del coprifuoco.
•Crystal? Accompagna Daryl alla porta.•
•Sissignora• risi.
Arrivammo alla porta e l'aprii.
•Bhe, ciao Daryl e grazie• dissi.
•Non devi ringraziarmi Robin Hood. Mi raccomando, non pensarci troppo, okay?•
Annuii
•Buonanotte Daryl.•
•Notte ragazzina• disse allontanandosi.
Stavo per chiudere la porta quando •Dai vieni qui.• e mi diede un abbraccio sperando di riuscire a calmare definitivamente le mie paure.
Ricambiai e poi ognuno andó per la sua strada.

SPAZIO AUTRICE
Ciao ragazzi! Scusate ma ho passato una giornata piuttosto faticosa, tutta colpa della scuola!
Spero vi piaccia il capitolo!
Alla prossima
Ilaria XX

Living the death (twd ff)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora