Capitolo 49

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Era passata circa una settimana dall'incidente di Daryl, io stavo molto meglio ma il suo braccio no.
Ancora non avevano voluto spiegarmi che diamine fosse successo, e questo non faceva altro che alimentare le mie preoccupazioni.
Se qualcuno avesse riformato il gruppo dei salvatori? Se qualcuno dei messicani non fosse morto?
Questi pensieri non facevano altro che mandarmi in confusione e farmi rigirare nel letto.
•Crystal• mugugnò Daryl addormentato.
•Si può sapere perché cazzo continui a girare di qua e di là?•
•Bhe, forse perché qualcuno ha quasi mandato a puttane il braccio dell'uomo che considero mio marito.•
Sì alzó con fatica sbuffando e finalmente parló
•I salvatori, non erano tutti morti. Probabilmente avevano un'altra sede ed ora, a distanza di 7 anni, sono pronti a vendicarsi. Ne abbiamo ucciso uno per strada e gli altri sono fuggiti, feriti. Erano a 10 miglia da qui, troppo vicini.•
Ero sconvolta.
•Ho deciso• dissi •io mi calmerò, come ha fatto Maggie, non uscirò più.•
Daryl mi fissò stranito
•Tu non sei così Crystal, tu hai le palle. Non puoi rinchiuderti qui dentro per la paura. Io voglio la mia Crystal, quella di cui sono innamorato da ben 7 anni, quella dalla quale ho avuto una bambina; non voglio un vegetale che ha paura di vivere• stava per finire il discorso quando sentimmo dei rumori al piano di sotto.
Feci segno a Daryl di ascoltare e fare silenzio, c'era qualcuno.
Scendemmo le scale, Daryl armato ed io no.
In cucina c'era sul serio qualcuno.
•Oh, ecco il coglione con il quale abbiamo fatto un barbecue per strada• disse una voce dietro di me.
•E c'é anche la sua troietta.•
Non avevo paura, ero solo arrabbiata, tutto ciò che mi ero ripromessa di diventare svanì nel momento in cui quel bastardo aveva fatto del male a Daryl.
•Figlio di puttana• esclamai nel momento in cui quel bastardo si stava per fiondare con un machete contro il MIO uomo.
Gli stortai il braccio e riuscii ad immobilizzarlo.
•Se i tuoi amichetti faranno ancora del male a qualcuno che amo, faranno la tua stessa fine• e rubando il coltello a Daryl tagliai la gola al tipo e lo pugnalai in testa.
Maddie stava per scendere le scale, probabilmente disturbata dal rumore, ed io ero piena di sangue quindi Daryl corse da lei ed io trascinai il cadavere nel giardino per poi lavarmi con la canna dell'acqua.
Quando fui sicura che la piccola fosse tornata a dormire entrai in casa e trovai Daryl in cucina.
•Questa é la mia Crystal. Stai bene?• disse abbracciandomi.
Annuii •Potrebbero essercene degli altri• stavo per iniziare a straparlare quando •Ragazzina, calmati. Rick abita qui di fronte ha visto e sentito tutto, mi ha mandato un segnale mentre eri nel cortile, sta svegliando gli altri per controllare che vada tutto bene. Torniamo a dormire, ti prego.•
Stavamo per salire quando bussarono alla porta, era Maggie
•Eugene, era di guardia. L'hanno ucciso, erano in 3 qui dentro, due sono morti, uno sta per essere ucciso; ha provato ad uccidere Michonne nel sonno e   Rick ha dato di matto.•
Non ce la facevo più, ma avrei continuato a combattere.
Aveva ragione Daryl, non posso essere una persona che ha paura di vivere.
Preparatevi bastardi, Crystal è tornata più stronza che mai.
Non mi importava di uccidere, l'avrei fatto per le persone che amavo, sempre.

SPAZIO AUTRICE
Spero che il capitolo vi piaccia e, come al solito, vi mando un bacio!

Ilaria XX

Living the death (twd ff)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora