Capitolo 5

828 30 5
                                    

Cercai di dormire quella notte ma fu difficile, il mattino dopo decisi che era ora di farmi una doccia.
Stetti in bagno circa un'ora.
Mi vestii e dissi a mia madre che sarei uscita, magari per parlare con Carl di questa scuola.
Avevo solo un problema, non sapevo dove fosse Carl, decisi di chiedere ad una ragazza sui 25 anni che stava camminando per strada.
•Ehm, ehi scusa?• cercai di richiamare la sua attenzione.
•Ehi• sorrise •sei la ragazza che è arrivata ieri? Ti serve una mano?•
-Fortunatamente è gentile- pensai.
•Sì, sono io. Sapresti dirmi dove potrei trovare Carl?•
La risposta non tardó.
•Prova a bussare a casa sua, sennò dovresti trovarlo di guardia all'ingresso. Sono Maggie comunque.•
•Sono Cristal, grazie mille Maggie•
Lei continuó per la sua strada ed io per la mia.
Bussai a casa Grimes ma ad aprirmi non fu Carl, ma un uomo che penso sia suo padre.
•Buongiorno• sorrisi.
•Carl è in casa?•
Mi fissó stranito.
•Mh, penso di sì, CARL! Scendi!• urló.
•Entra, ci metterà un sacco di tempo, comunque tu saresti?•
•Oh io sono Crystal, la ragazza che è arrivata ieri• dissi porgendogli la mano, assomigliava proprio tanto a Carl.
•Sono Rick, il padre di Carl.•
Sentimmo qualcuno scendere le scale e trovammo un Carl in pigiama che si stava strofinando gli occhi.
•Oh papà perchè devi urlare di prima mattina?• farfugliò.
•Perchè questa ragazza ti stava cercando e perchè sono circa le 11 del mattino.•
In quel momento Carl si accorse della mia presenza e sorrise.
•Cristal! Mi vesto e poi possiamo parlare, okay?•
Mi chiese.
•Sí certo, non ti preoccupare. Mi dispiace di averti svegliato.•
•No, no. Hai fatto molto bene.•
Mi disse.
•Papà stai tu con lei, ci metteró 5 minuti, giuro.•
Rick annuì roteando gli occhi.
•Perchè a me strilla contro e a te invece dice che hai ragione?•
Mi chiese Rick alzando un sopracciglio.
•Il potere delle donne• risposi sorridendo facendolo scoppiare a ridere.
Dopo 10 minuti buoni Carl scese.
•Eccomi qui, ehm... com'è che ti chiama Daryl?• mi chiese Carl.
•Non ho intenzione di dirtelo. Mi basta giá una persona che mi affibbia quel nomignolo.•
Rick mi fissó.
•Aspetta• disse.
•Tu sei Robin Hood? Daryl mi ha parlato di te. Pensavo fossi più grande.•
Spalancai gli occhi.
•Oh no, adesso non sarò più Cristal ma Robin Hood. Quando troverò Daryl gli farò un bel discorsetto.•
•Sei forte ragazzina• sorrise.
•Ah Carl, tra un paio d'ore torna a casa okay? Devo andare in ricognizione e qualcuno deve stare con Judith. Okay?•
•Sì certo. • rispose Carl e poi uscimmo di casa.
•Allora• dissi •Ti stavo cercando per sapere qualcosa in più di questa scuola• mimai delle virgolette con le dita.
•Oh sì, 3 volte alla settimana in un garage a circa 100 metri da qui, potrei passare a prenderti e poi potremmo andare insieme domani.•
•Mh, okay. Sono l'unica diciassettenne qui?• chiesi curiosa.
•Sì, ma c'è Michael che ne ha 19. Attenta, ci proverá con te come se non avesse mai visto una ragazza.• disse Carl.
•Con me capita proprio male• dissi.
•E perché? Sentiamo. Ti dico solo che é il più corteggiato qui.• disse mentre calciava un sassolino.
•Perché ho gusti mooolto particolari Carl. Ma cambiando discorso... c'é qualcuno che piace a te? Su, lo sai che a me puoi dire tutto.• risposi spettinandolo.
•ehi ehi, vacci piano con i capelli Robin Hood. Fanno parte del mio fascino• disse ridendo.
Mentre stavamo "litigando" una ragazzina passó accanto a noi cje abbozzando un sorriso disse •Ciao Carl • per poi proseguire per la sua strada.
Fissai la ragazzina per qualche secondo e feci lo stesso con Carl.
•È lei?• Carl arrossì.
•Oh ho indovinato! Aaah sono un genio. Dai camminiamo.•
Tentai di rimediare al casino che avevo fatto nei capelli di Carl quando una voce richiamò la nostra attenzione.
•Voi due che state combinando?•
Roteai gli occhi al solo sentire la sua voce.
•Ciao Daryl• rispose Carl •le stavo mostrando la scuola.•
Alzó un sopracciglio.
•Bhe smettetela di fare i piccioncini e venite a darmi una mano, dobbiamo controllare la recinzione. Robin Hood va' a prendere il tuo arco."
•Piccioncini? Dico• camminai verso Daryl •è più piccolo di me, non farti strane idee Mr. Balestra.
Comunque torno subito, dammi 5 minuti.•
•Sì okay, muovi il culo.•
Non gli risposi nemmeno e in poco tempo fui già di ritorno con il mio arco.
Daryl e Carl stavano parlando a bassa voce ma smisero subito appena vedettero che stavo arrivando.
•Bene, non ci divideremo. Devo vedere come lavorate ragazzini perché molto probabilmente questo diventerà il vostro compito. O almeno così ha detto Deanne... anche se non sono molto sicuro.•
•Perchè?• chiese Carl togliendomi le parole di bocca mentre cominciammo a camminare verso l'ingresso.
•Anche se siete tra i più giovani siete stati là fuori, sapete come comportarvi. Potrebbero mandare voi in ricognizione al posto di quei viziati che vivono qui dall'inizio e che non sanno fare altro che ammazzarsi•
Nessuno di noi rispose. Sembrava tutto tranquillo ma ad ovest, al di fuori della recinzione, c'era uno zombie.
•Ci penso io• dissi io proprio nello stesso momento di Daryl.
Le nostre frecce colpirono la testa della cosa all'unisono.
•Non capisco perché voi due continuiate a stuzzicarvi. Potreste collaborare senza problemi.• disse Carl.
Nè io nè Daryl parlammo. Ci avviammo verso il cadavere e recuperammo le frecce. Cercai di pulire la mia su una corteccia.
•Dio Santo perchè devono puzzare così tanto?• borbottai.
•Sono morti Robin Hood, dovresti saperlo.•
Lo fulminai con lo sguardo e tornammo verso Carl.
•Okay sembra tutto calmo• disse Daryl •potete tornare a casa, ah Crystal?•
Mugugnai in segno di risposta mentre stavo ancora cercando si pulire per bene la mia freccia.
•Ti porto io a casa. Non mi fido ancora di te.•
•Ehi ma io volevo uscire ancora. Non c'é il coprifuoco al mattino.• sbuffai.
•Allora verrai ad aiutarmi, ho intenzione di tenerti d'occhio per in po'•
Salutammo Carl, peccato... avrei voluto sapere qualcosa in più riguardo a quella ragazzina.
•Okay, com'è andata l'intervista?• mi chiese.
•Domande stupide, anzi stupide é dire poco. Poi mi ha lasciato andare dopo aver sparato una stronzata.• risposi.
•Tipico di Deanne, che tipo di stronzata? Sono curioso.•
Scoppiai a ridere al ricordo di ció che mi aveva chiesto Deanne.
•Non è educato scoppiare a ridere dopo che qualcuno ti ha fatto una domanda Robin Hood.•
•Okay, scusa. Ora te lo dico. Deanna è convinta che io ci stia provando con te, che cosa ridicola•
Mi guardó stranito con il suo solito sguardo freddo.
•Perchè pensa questo?•
•Le ho fatto la stessa domanda.•
Mi fece il cenno di continuare.
•E mi ha risposto perchè "sei sveglia e siete simili"• dissi imitando la voce di Deanne.
•Okay, questo vuol dire che ti terrà d'occhio. Ci terrà d'occhio. Lei sa che questo posto non ci convince quindi farà finta di non trovarti un compito per un po' di tempo, quello necessario a studiare i tuoi movimenti e poi si vedrà.•
•Che intendi Mr. Balestra? Io non faccio nulla di male.•
Si avvicinò di più a me per fissarmi negli occhi. Sostenni lo sguardo.
•Oh lo so bene, ma lei pensa che qualcuno potrebbe portarle vie questo posto.• si avvicinò al mio orecchio •ma quel qualcuno non sei tu, e fidati... se dovesse accadere qualcosa tu te la caveresti. Le persone come me e te ce la fanno sempre.•
Non mi mossi di un millimetro, quell'uomo mi metteva in soggezione anche se non lo davo a vedere.
•Torniamo indietro• disse allontanandosi.
•Okay, grazie dell'avviso Daryl ma dovresti perdere il vizio di starmi così vicino.• risposi.
•Sì lo so, faccio questo effetto a tutte Robin Hood, ma tu sei solo una ragazzina. Prova con Carl.•
Borbottai un •Idiota• e lo seguii fino a casa mia dove entrai e salii diretta in camera mia cercando di capire dove fossero i miei genitori.
Dopo circa 20 minuti sentii la porta sbattere, erano tornati.
•ehy! Crystal! Apri la finestra per favore• era Carl.
Lo feci accomodare in camera mia e iniziammo a parlare.
•Ho spiato te e Daryl. C'è qualcosa che non va. Ma immagino che tu ne sappia quanto me.•
Lo fissai.
•Non si origlia!• strillai. •comunque sai una cosa?•
Alzai un sopracciglio.
•Spara nanetto.•
•Prima di tutto smettila di chiamarmi nanetto dato che sono più altro di te. Poi... allora com'è stato l'incontro ravvicinato con Daryl? Un sacco di donne sognano di essere al tuo posto da quando sei arrivata qui con lui in moto. Le voci girano.• disse facendo una smorfia che fece aumentare la mia voglia di prenderlo a schiaffi.
•Incontro ravvicinato? Dimmi che scherzi! Sono arrivata in moto con lui perchè non c'era posto in macchina dato che avevano trovato delle provviste, la gente parla anche quando non sa un cazzo• sbottai.
Carl si avvicinò a me.
•Se ti arrabbi vuol dire che ti importa.• e mi sorrise. •non c'è niente di male. Comunque... ti devo dire una cosa... domani io...• e si fermó.
•Domani tu?• lo incitai a parlare con un movimento della testa.
•Domani esco con Enid.• arrossì.
•Oh ma che carino, sei diventato tutto rosso!• e lo spettinai di nuovo. Pensai che presto sarebbe diventata un abitudine, avevo trovato un vero amico.
NO ONE POV
Mentre i due ragazzi parlavano innocentemente delle cose che accadevano, un uomo pieno di problemi con una balestra sulle spalle si divertiva a spiarli. Quella ragazzina aveva qualcosa che lo incuriosiva, era così simile a lui ma anche simile a Beth. Solo che lei non è Beth, lei è viva. Lei forse può aiutarlo a scappare dai suoi problemi, a dimenticarsi di tutto.
Si accese una sigaretta e si avvió verso "casa sua" pensando ai due ragazzini.

Living the death (twd ff)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora