Ero molto confusa, per la prima volta nella mia vita non sapevo che cosa fare quindi feci la vigliacca.
Agguantai il mio arco e scappai, non so nemmeno come riuscii ad uscire da Alexandria e non so nemmeno per quanto continuai a correre, mi fermai solo quando sentii i polmoni bruciare.
Trovai una specie di negozio per bambini abbandonato, almeno dai vivi.
Ne uccisi qualcuno e dopo essermi assicurata di essere in un posto piuttosto al sicuro, girovagai per il negozio cercando un qualcosa dove dormire, perché non avevo la minima voglia di tornare in quel posto... bhe almeno per quella notte.
Cominciai a pensare a tutto ciò che era successo nei giorni passati e scoppiai a ridere da sola.
Erano settimane che non mi sentivo così libera.
Trovai un materassino per bambini sul quale potevo perlomeno appoggiare la testa e mentre stavo per prendere son o sentii dei passi. Erano umani, mi alzai e preparai l'arco, ma quando la porta si aprì, malgrado il mio tentativo di barricarla con un mobile, rivelò la presenza di un altro membro di Alexandria, Glenn.
Glenn era il ragazzo che mi dava il cambio alla torretta.
Si accorse subito e mi guardò interrogativo.
•Che ci fai tu qui?•
Abbassai l'arco.
•Potrei farti la stessa domanda.•
Si grattò la testa mentre guardava per terra.
•Maggie è incinta.•
Un sorriso si aprì sul mio volto.
•Oh ma é una cosa meravigliosa! Come mai quello sguardo? Riuscirà benissimo a crescere in questo mondo... ci sono le mura di Alexandria e tante persone pronte a proteggerlo o proteggerla.•
Continuai a sorridere.
•Hai ragione ma non riesco a non pensare anche al peggio.•
Mi avvicinai a lui.
•Questo é ovvio ma... cerca di focalizzarti sulle cose belle. Pensa che avrai un figlio da tenere tra le braccia e potrai vederlo crescere e potrai prenderti cura di lui o lei.•
Sembró rilassarsi.
•Ora però tocca a te dirmi perché sei qui.•
Annuii •Allora dovrai sederti perché la storia è piuttosto strana e lunga.•
Cominciai a raccontargli tutto da Carl fino a... Daryl.
Sentivo che potevo fidarmi di lui.
Sembrava stranito e confuso quanto me.
•Strano, davvero strano.•
Alzai un sopracciglio •A chi lo dici...•
Si alzò girovagando per la stanza confabulando •Carl lo posso capire ma... chissà cosa è preso a Daryl, insomma conosco quei due praticamente da quando tutto questo è iniziato ma... non ho mai visto Daryl comportarsi così, le donne a cui vuole bene le tratta come sorelle, non come amanti.•
Scrollai le spalle e decisi di cambiare discorso.
•Sei qui per cominciare a prendere qualcosa?•
Annuì e disse •Vuoi aiutarmi? Ci metteremo meno tempo in due.•
Allora cominciammo ad afferrare tutto ciò che un neonato potesse aver bisogno e lo trascinammo in macchina.
Dopo mezz'oretta avevamo finito e Glenn mi convinse a tornare a "casa" con lui.
Una volta ad Alexandria andammo da Maggie, mi congratulai con lei, serviva una cosa bella in quel mondo!
Allora cominciammo a parlare riguardo a nomi e cose simili.
•Dove diamine eri finita?•
Era Rick, il padre di Carl.
Maggie fu più veloce di me a rispondere.
•Bhe io sono stata poco bene, lei dalla torretta mi ha vista e ha deciso di accompagnarmi, si era preoccupata.•
Guardai Maggie con gratitudine e confermai ciò che aveva a Rick che mi chiese di seguirlo.
Salutai Maggie e seguii Rick verso casa Grimes.
•So che non hai aiutato Maggie e che eri fuori Alexandria, ma non dirò nulla a Deanna se prometti di non farlo.•
Annuì e una volta entrati in casa trovammo una donna che si occupava di Judith, disse di chiamarsi Carol poi diede la bimba al suo papà dicendo che aveva un turno.
Rick sembrava deluso. Se
•Tutto a posto?•
Scosse la testa.
•Per niente, devo andare alla riunione di Deanna e non c'é Carl. Non posso lasciare la piccola da sola. Si volto' verso di me.
•Mi devi un favore, potresti stare tu con lei? Non ci metterò più di un'ora o un'ora e mezza•
E lasciandomi Judith in braccio uscì senza dire nulla.
•Bene piccola, non diventare mai adolescente. Resta così come sei. •
Mi sorrise e tento' di afferrarmi i capelli, la cullai per un po' e mentre si stava per addormentare la porta si spalancò.
Carl era finalmente rientrato.
Lo guardai facendovli capire di fare silenzio, e una volta addormentata la piccola la appoggiai sul divano coprendola con la sua copertina.
Io e Carl andammo in cucina.
•Dove sei stato? Dovevi badare a Judith. •
•A cercare una certa Crystal che era sparita improvvisamente. Si può sapere che ti è preso? •
Guardai a terra e dissi •Ho visto un vagante piuttosto brutto e mi sono spaventata. •
Scoppiò a ridere.
•TU? Paura di un vagante! Ed io magari dovrei pure crederci. •
Si avvicinò a me, nel frattempo mi ero voltata per non guardarlo e lui comincio' a parlarmi talmente vicino all'orecchio che potevo sentire il suo fiato sul collo. Rabbrividii.
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Living the death (twd ff)
FanfictionIl mondo è alla fine, lo so e anche se sono solo una ragazza so come cavarmela e come sopravvivere. È dall'inizio di tutto che vago con i miei genitori, sono fortunata ad averceli ancora e faró di tutto per difenderli dai vaganti. In questo momento...