Capitolo 46

444 20 9
                                    

Odiavo con tutto il mio cuore il fatto che mia figlia dovesse vedere certe cose ma... doveva imparare se voleva sopravvivere.
Oggi avrebbe iniziato ad usare la katana vera e non il bastone ed io da madre iperparanoica mi coprivo gli occhi ogni volta che pensavo si sarebbe fatta male.
Tra qualche anno la porteremo fuori dalle mura, solo per qualche ora.
Dovrà imparare come comportarsi davanti ad un vagante, non voglio che si senta del tutto tranquilla ad avere le mura di Alexandria, con tutte le cose successe in questi anni ho molta paura di perdere tutto e non voglio che lei sia una pappamolla incapace di difendersi.
Insomma deve cercare di prendere il carattere di almeno uno dei genitori, siamo due pazzi e questo potrebbe salvarle la vita.
•Mamma, guardami•
Ero terrorizzata.
•Ehm tesoro, potresti concentrarti di più quando tieni in mano la tua arma? Non è saggio giocarci• affermai.
Michonne rideva ma alla fine anche lei spiegó a Maddie che non era un gioco.
Dall'altra parte del cortile c'erano Daryl ed Hershel e ad ogni lezione avevo paura di trovarmi il compagno senza un occhio, anche Hershel vedeva la sua arma come un gioco ma Daryl era molto severo e riusciva sempre a farlo rigare dritto.
Erano passate 3 settimane dall'ultimo attacco e sembrava che tutto andasse bene, inoltre io e Daryl avevamo trovato 2 ragazzi, una coppia che si erano rivelati molto utili nella comunità.
Maddie aveva una certa fluidità con la sua katana per avere 7 anni, quasi la invidiavo; in realtà un po' mi ero offesa quando non aveva scelto l'arco ma... dato che non dovrebbe nemmeno usare un'arma almeno imparerà ad usare quella che più le piace.
Lasciai tutti nel cortile quando venni chiamata d'urgenza da Abraham, aveva il corpo di sasha tra le braccia.
•Oh mio dio, fila in infermeria. Che è successo?•
Lui correva con me ma mi rispose nonostante il fiato
•Le hanno sparato, quei messicani rimasti, sono ancora nelle vicinanze. Non attaccheranno Alexandria ma ci attaccheranno quando siamo fuori.•
•Bastardi• mormorai aprendo l'infermeria.
Le avevano sparato al fianco ma fortunatamente il proiettile era uscito.
Disinfettai e pulii la ferita e la cucii.
Preparata la flebo con gli antibiotici Sasha stava riprendendo i sensi ma sembrava molto confusa.
•Stai sdraiata, ti hanno sparato.•
Lei annuì semplicemente e Abraham le raccontò dell'accaduto ma dato che aveva in corpo parecchi medicinali si addormentò quasi subito.
•Abraham, lei sta bene. Io tornerò tra un paio d'ore per controllare la situazione, puoi stare qui.• gli sorrisi e gli diedi una pacca sulla spalla.
•Tornerà come nuova, te lo prometto.•
•Ti adoro, ragazzina•
Ebbene sì, malgrado i miei 25 anni suonati ad Alexandria ero ancora la "ragazzina" ma non mi dispiaceva.
Voi non sapere quanto sia difficile spiegare ad una bambina che non deve dire parolacce quando i genitori sono praticamente due camionisti ucraini.
Quando arrivai nel cortile, sentii che Maddi stava per imprecare
•Eh ma che ca• si fermó, mi fissò e •volo•
•Ah bene, le parolacce non si dicono Maddie• avevo appena finito di dirlo quando sentii il mio educatissimo compagno imprecare dall'altra parte del cortile.
•Daryl!• strillai •La bambina non deve sentire le parolacce.•
Lui si voltò •Il bue che dice cornuto all'asino.•
Passai le seguenti due ore a osservare Maddie e Hershel e poi tornai da Sasha mentre Daryl e Maddie tornavano a casa.

SPAZIO AUTRICE
Ciao belli, tra poco vacanze eh
Siete dei lettori fantastici, vi mando un bacio. Alla prossima!
Ilaria XX

P.S
Da notare la vostra fighissima autrice che figa non è ahah

Living the death (twd ff)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora