Buon anno, vi regalo questo nuovo, lungo e intenso capitolo di true love waits. Vi auguro un anno felice e spero possiate esaudire tutti i vostri desideri più profondi.Con amore,
Ros.
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Gli occhi di Jungkook si schiusero lentamente mentre il suo sonno veniva interrotto da un pianto accanto al suo orecchio. Due braccia lo strinsero forte e lui rimase confuso per alcuni secondi, fino a quando non fu in grado di identificare il profumo e il tono di voce che si celava dietro a quel pianto.
"H-Hobi? Hobi hyung?" Sussurrò, spaventato di guardarsi alle spalle.
"Perchè non mi hai chiamato?!" Hoseok pianse un po' più forte, stringendolo ancora di più a sé.
"Non ho il numero di nessuno..." Hoseok gemette. Jungkook lasciò che il silenzio avvolgesse entrambi, permettendo all'altro di piangere quanto necessitasse e tentando il suo meglio per trattenere le sue lacrime, per essere quello forte della situazione. Capiva quanto potesse essere complicato da accettare.
Ci volle del tempo affinché Hoseok fu in grado di calmarsi, le sue lacrime non erano più così costanti, tuttavia fu abbastanza per la madre di Jungkook, che bussò alla porta offrendo poi a entrambi due tazze di té. I due le accettarono con sorrisi commossi e un debole grazie.
Successivamente, si sedettero a gambe incrociate in stile indiano. "Come...come stai?" Fu Hoseok il primo a parlare, osservando come Jungkook sollevò le spalle.
"Sto bene...tu?" Mentì.
"Questa è la più grande bugia che mi abbiano mai detto e mi è stato detto che eri morto, per cui rispondimi sinceramente per favore." Jungkook sospirò, appoggiando la tazza sul suo comodino, così da essere in grado di tenersi la testa con entrambe le mani. "Kook, forza, parlami..."
"Non ho fatto altro che piangere in questi ultimi tre giorni, e sono tornato da quattro. Non direi di stare poi così tanto bene." Rispose alla fine, seppur non sollevando il capo. Non voleva mostrare quanto fosse debole, quanto fosse stato attaccato da tutto.
Sapeva che Hoseok non lo avrebbe mai giudicato, ma comunque.
"Sei a casa Kookie, dovresti cercare di vedere i...lati positivi. Potrebbero sembrarti davvero piccoli, o che addirittura non ci siano nemmeno, ma esistono. Ci sono, e tu dovresti agrapparti a loro. Non importa quanto possa risultare difficile."
"Il mio...il mio rimpianto più grande è quello di non essere morto lì." Sussurrò Jungkook, chiudendo forte gli occhi. Quello che faceva più male era che lui intendeva completamente quelle parole. Intendeva ogni singola sillaba.
"Non dire così—" Tentò.
Jungkook sollevò lo sguardo per guardarlo. "Quali ragioni ho per essere qui in questo momento, hyung? Seriamente, dammi una cazzo di motivazione valida." Sembrava perso. Hoseok aprì la bocca per replicare ma Jungkook lo interruppe. "Non ho più il mio fidanzato, che tra l'altro era la mia costante nella vita da quando avevo cinque anni. La mia casa adesso è la loro casa, ci sto mettendo in mezzo perfino i miei genitori, non posso lavorare. Cosa ci faccio qui? Dammi una ragione valida."
"Per me? Ho riavuto te. Voglio essere in grado di riabbracciare il mio amico, di chiamarlo quando sono al piano di sotto perchè voglio uscire per un caffé alle due del mattino. Rivoglio quell'amico. Tua madre e tuo padre, che hanno sofferto in questi sei anni non sapendo dove fosse il loro figlio, se fosse morto o meno, per tutti quelli che ti amano. Ti abbiamo appena riavuto indietro, non puoi—non esserci più. Ci sei mancato così tanto. Anche per...Taehyung."
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𝐓𝐫𝐮𝐞 𝐋𝐨𝐯𝐞 𝐖𝐚𝐢𝐭𝐬 (Promise You Will) | Taekook
Fanfic[IN CORSO - AGGIORNAMENTI LENTI] "Jungkook promette al suo fidanzato di ritornare ad ogni partenza per l'esercito e per anni quella promessa non verrà mai spezzata. Ma quando Taehyung riceverà una lettera con la scritta "M.I.A", si renderà conto che...