Capitolo 8.

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ANGOLO TRADUTTRICE:

BEN TORNATI e BUON SAN VALENTINO ❤️‍🔥
TLW mi è mancata molto e mi dispiace di averci messo così tanto per aggiornare...come sapete sono stata una settimana ferma perchè ho lavorato e portato a termine il mio primo cartaceo, più precisamente di Moth To A Flame (la mia prima storia originale) :')

Se avete intenzione di acquistarlo trovate il link sulla mia pagina Instagram o in alternativa potete contattarmi se non doveste trovarlo. Sono felice di essere tornata.
Buona lettura 💜

Ros.

Jungkook ispezionò la casa ancora una volta prima di suonare il campanello. Una parte di lui era ancora titubante, spaventato che avessero cambiato posizione, spaventato che magari avessero cambiato casa. Ne era passato di tempo, e l'auto parcheggiata sul vialetto di casa non era la stessa che si ricordava e che il padre di Taehyung aveva.

Suonò comunque il campanello, a dita incrociate e sperando per il meglio. I genitori di Taehyung gli mancavano molto ed erano sempre stati qualcosa di più che i semplici genitori del suo fidanzato, erano sempre stati come dei secondi genitori. Jungkook nutriva del profondo affetto per loro.

Soprattutto per la madre di Taehyung.

Trattenne il fiato non appena udì la porta che veniva sbloccata e ben presto, aperta. Sorrise nel momento in cui la vide e la donna perse l'equilibrio non appena mise a fuoco la vista.

"Hey—" Venne interrotto da un paio di braccia che lo attirarono e Jungkook ricambiò, stringendola immediatamente a sé. "Come te la passi?" Domandò lui con il viso tra i suoi capelli, dal momento che la donna era molto più bassa.

"Oh mio Dio—" La donna indietreggiò abbastanza per afferrargli la testa e farlo abbassare, così da baciargli la fronte per almeno trenta volte. "Tesoro!" Gridò. "Vieni qui!" Ancora. "Oh mio Dio—Jungkookie—"

Lui sorrise. "Anche per me è un piacere vedervi."

"Sei dimagrito—e—i tuoi capelli! Entra, p-perfavore, t-ti—preparerò il tuo té preferito." Gli indicò di entrare e Jungkook si affrettò a seguirla tenendola per mano.

"Cosa sta succedend—oh—oh Dio—" Entrambi si voltarono non appena videro l'uomo parlare e Jungkook non ebbe nemmeno il tempo di processare la sua figura che si ritrovò in un abbraccio. Stretto.
"Gesù, figliolo, come stai—Gesù."

"Mi piacerebbe dirvelo davanti a una tazza di té." Disse, nel momento in cui l'uomo indietreggiò. "Ed è bello vedere che state ancora insieme, avevo paura di dover fare visita a due case..."

"Il dolore unisce le persone...e abbiamo lavorato ai nostri problemi, adesso siamo molto felici. Soprattutto in questo momento. Con te di fronte a noi." Spiegò la donna, accarezzando i capelli di Jungkook. "I tuoi capelli sono così lunghi...come mai li hai lasciati crescere così tanto? E' davvero un nuovo look."

"Morivo dalla voglia di vederti perchè così me li avresti tagliati. Solo per quello." Scherzò, guadagnandosi una risata frizzante. "No, non ho potuto tagliarli in passato...per molti anni. E' per questo che sono così...e li odio."

"Oh, in realtà ti stanno bene. Sono solo diversi." Pronunciò l'uomo più anziano gesticolando. "Come appaiono da slegati? Vediamo un po'." Jungkook mise il broncio e tirò l'elastico, lasciando ricadere la lunga chioma. "Oh, beh."

"Le punte sono un po' rovinate ma..." La donna afferrò le ciocche. "Vuoi che te li tagli di qualche centimetro o—"

"No, no, tutti. Falli corti, per favore." E i suoi occhi da cucciolo erano impossibili da resistere.

𝐓𝐫𝐮𝐞 𝐋𝐨𝐯𝐞 𝐖𝐚𝐢𝐭𝐬 (Promise You Will) | TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora