Capitolo 17.

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"Dunque—!" Iniziò Jungkook, sedendosi, tenendo in mano un pezzo di carta piegato e il sorriso ampio. "Negli ultimi quattro giorni ho fatto una lista di cose che volevo dirti. Posso leggertela? Posso? Per favore?"

"Per quale motivo sei così felice—" Tuttavia Jungkook fu veloce ad interromperla, incrociando le gambe sul divano.

"Lasciami leggere, lasciami legger—"

"Ti prego procedi, adesso sono davvero curiosa." Gesticolò lei. Jungkook si schiarì la gola spiegando il foglio, pronto per iniziare.

"Oggi ho fatto colazione...non volevo tirarmi fuori dal letto ma ho lavato i miei vestiti! Ho ripulito di nuovo la mia stanza...Oggi mi sono visto con Hobi per mangiare e abbiamo parlato di come mi sento ultimamente, proprio come mi hai detto di fare tu! E avevi ragione, è stato molto comprensivo..." Disse Jungkook, con un sorriso che non lasciava mai il suo viso.

La signora Lee si limitò ad osservarlo, incapace di smettere di sorridere a sua volta. Jungkook sembrava il più felice di sempre.

"...mio padre si è unito a me in una serata film e abbiamo guardato un mucchio di horror, è stato divertente...e anche se in questo momento sono triste perché penso al matrimonio, ho della torta in forno, quindi non tutto è orribile..." Procedette.

La lista era piuttosto lunga, con più aspetti positivi che negativi e la sua terapista non poteva essere più fiera di così. Non aveva osato dire niente fino a quando Jungkook non aveva concluso. "L'hai a malapena nominato oggi."

"Nominato ch—oh." Il suo sorriso scomparve quasi subito, ma poi scrollò le spalle. "E' che—sto veramente cercando di migliorare..."

"Ti stai concentrando su te stesso, sono così fiera di te." Assicurò lei, appoggiando una mano sul suo ginocchio. "Questo è un progresso fantastico da quando ti sei imposto di provarci. Dimostra che puoi veramente fare quello che vuoi. Hai deciso che volevi migliorare e sta succedendo ancor prima che tu riesca a notarlo. E' magnifico, Jungkook. Sono davvero fiera di te."

Il suo sorriso si allargò nuovamente. "Grazie...anche io sono piuttosto fiero di me stesso, mi sento più leggero adesso che ci sto provando...hai presente? Quando divento triste non mi piango più addosso, semplicemente tento di fare qualcosa che mi faccia smettere di sentirmi triste." Spiegò.

"E di notte? E' molto comune che di notte il nostro umore cali improvvisamente e che alcune cose tornino. Gli incubi sono sempre violenti?" Chiese la signora Lee, e Jungkook scrollò le spalle. Non aveva una risposta.

"Non lo so...continuo a non ricordarli, ma mia madre mi dice che urlo nel sonno ogni tanto...ad esempo ogni due giorni. Il che è strano. Se mi sveglio a causa loro, è come svegliarsi naturalmente, non ricordo la causa ma so che ho avuto un incubo perché solitamente il battito del mio cuore è accelerato." Spiegò Jungkook, grattandosi il retro del collo.

"E che mi dici dell'insonnia?"

"In realtà volevo parlartene..."

"Oh? Sentiamo." Lui cambiò posizione, mettendosi più comodo sul divano, e poi iniziò a parlare.

"Quando ero più giovane, la mia insonnia era molto più accentuata...non riuscivo a dormire. Ero stanco tutto il tempo ma non—pensavo...seriamente? Il dottore ha detto qualcosa riguardo lo stress del subconscio ma sì...adesso non riesco a dormire perché penso troppo. Che siano ricordi o brutti pensieri...tornano indietro e come hai detto tu, è difficile bloccarli di notte quindi—non so se è a causa dell'insonnia o qualcos'altro ma sembra nuovo."

"La base del problema è la tua insonnia, il problema c'è ancora ma ciò che fai quando sei sveglio è quello che fa la differenza. Prima non avevi il mondo che ti toglieva il tappeto da sotto i piedi, quindi è normale che non avevi centinaia di cose a cui pensare." Tentò di razionalizzare. "Probabilmente riflettevi anche prima ma non nella misura in cui lo fai adesso."

𝐓𝐫𝐮𝐞 𝐋𝐨𝐯𝐞 𝐖𝐚𝐢𝐭𝐬 (Promise You Will) | TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora