Capitolo 16.

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ANGOLO TRADUTTRICE:
Mi dispiace per il ritardo, so che non aggiorno TLW da parecchio 🤧
Sto cercando di mettermi in pari con tutto quanto, promesso.
Buona lettura 💜

"Come ti senti?" Gli chiese la signora Lee mentre prendeva posto sul divano, accanto a lui. La casa era silenziosa, non c'era nessuno a parte loro due, per cui quando Jungkook si prese un momento per pensare, lei poté quasi sentirlo.

"Ehm...peggio dell'ultima volta in cui ci siamo visti..." Ammise, con un tono quasi imbarazzato. La donna inclinò la testa di lato.

"Ma eri così speranzoso e determinato di migliorare...cosa è successo?" Chiese lei. Jungkook sospirò.

"Posso dirti una cosa...?" Lei annuì, spingendolo a procedere. "Ti ricordi che ti avevo raccontato di come Jimin si era presentato qui l'altro giorno? Penso—Penso di essere pronto a parlarne."

"E' fantastico tesoro, vai avanti." Lei sorrise, incoraggiandolo. Jungkook deglutì.

"E' venuto qui, si è comportato come il più grande pezzo di merda mai visto e mi ha chiesto di stare lontano da Taehyung perché apparentemente sa che ci siamo quasi baciati...e tra l'altro non riesco a credere che Taehyung gliel'abbia detto. Ci vogliono due coglioni così per dire al tuo compagno che volevi baciare un'altra persona e voler comunque sposarsi. Ma sì, ha detto delle cose che mi hanno fatto incazzare parecchio quindi...l'ho quasi ucciso...?" Il suo tono si abbassò e la signora Lee sussultò.

"Tu cosa? Come?"

"L'ho spinto contro il muro e l'ho strozzato fino a quando è diventato viola...ma qualcosa dentro di me mi ha fermato..." La donna aspettò perché sembrava che non avesse finito di parlare, tuttavia non arrivò nient'altro se non lacrime. "Mi—mi sento così colpevole, non—non dovrei usare la mia forza per queste cose e—non l'ho nemmeno...controllata, non potevo. Mi sono semplicemente incazzato così tanto e...ho avuto paura. Ho paura di me stesso...cosa mi sta succedendo?
Cosa—c'è che non va in me?!"

"Non c'è niente che non va in—"

"Sì invece!" La interruppe lui, liberando un singhiozzo pieno di dolore. "Io—l'ho strozzato e non avevo intenzione di fermarmi."

"Jungkook, hey, respira. Forza—"

"Ho perso il controllo, l'ho quasi ucciso e questo solo perchè non riesco neppure a controllarmi. Non so cosa mi sta succedendo. Questa cosa mi sta consumando dall'interno e non smetto di pensarci. E se facessi del male a chi amo? Cosa succederebbe?"

"Ci sono delle medicine che
potrebbero—"

Jungkook fu veloce a scuotere la testa negando. "Non posso dipendere dalle medicine. Io—mi hanno fottuto alle superiori, facevo la testa di cazzo con le prescrizioni perchè ero un bambino, ero stressato con quegli stupidi esami e so che potrei fare la stessa cosa adesso. Oltretutto—non posso fidarmi di me stesso questa volta, non quando—non ho Tae."

La donna si ritagliò un momento per pensare e poi annuì. Tuttavia non avrebbe voluto scartare quell'opzione così. "Le medicine potrebbero sicuramente aiutarti con i problemi di rabbia, potrebbero perfino—"

Lui la interruppe di nuovo. "Ti prego. No. Tutto ma non le medicine."

"Quindi niente reparto psichiatrico e niente medicine? Come pensi di permettere a te stesso di guarire?" Jungkook a quel punto abbassò lo sguardo.

"Mi dispiace, non volevo fare il difficile..."

"Non stai facendo il difficile, Jungkookie, sto solamente facendo fatica a capire per quale motivo sei contro tutto ciò che potrebbe esserti d'aiuto. Non c'è niente di cui vergognarsi in tutto questo. Nessuno penserà che sei debole, se è questo che stai—" Lui si raddrizzò sul posto.

𝐓𝐫𝐮𝐞 𝐋𝐨𝐯𝐞 𝐖𝐚𝐢𝐭𝐬 (Promise You Will) | TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora