Capitolo 18.

206 33 2
                                    


"Vuoi i capelli un po' più pettinati all'indietro o vanno bene così?" Taehyung sollevò lo sguardo verso lo specchio di fronte a lui per capire cosa gli stesse chiedendo, e annuì distrattamente con una piccola scrollata di spalle.

"Forse un più all'indietro," le fece un sorriso forzato prima di abbassare lo sguardo sul telefono. Alla foto nel telefono, per essere più precisi. Ricordava il momento esatto in cui aveva scattato quella foto. Baciando le labbra imbronciate di Jungkook dopo avergli fatto un regalo di compleanno qualche anno fa. Jungkook era felice, ma ancora arrabbiato.

Odiava il suo compleanno e sicuramente odiava anche i regali.

Ciò che lo infastidiva di più era la cruda felicità sul suo volto mentre baciava colui che all'epoca era il suo ragazzo. Lo splendore negli occhi di Jungkook. Erano così felici. Per tutto il tempo.

Non si rese conto che stava piangendo fino a quando non fu costretto a tirare su con il naso e ad asciugare le lacrime per riuscire a vederci. Sua madre se ne accorse, si avvicinò per vedere cosa aveva fatto piangere suo figlio e poi sospirò vedendo la foto.

Gli sollevò il mento, stabilendo un contatto visivo. "Dovresti andare."

"Non posso, mamma..."

"Smettila di pensare a Jimin o a chi pensi di dover anteporre a te stesso! Questa è la tua vita, il tuo futuro. E stiamo parlando di Jungkook. Vi ho visti crescere fino a diventare una delle coppie più innamorate che abbia mai visto, non puoi mentirmi adesso e dire che non è lui che vuoi quando stai piangendo guardando una sua foto mezz'ora prima del tuo matrimonio."

"Mamma...è più complicato di così..." si asciugò di nuovo le lacrime, affrontandola.

"Dimmi. È Jungkook che vuoi?" chiese lei.

Taehyung deglutì "Sì, ma..."

"Allora vai adesso. Tae. Io... prenderò tempo o qualcosa del genere. Non preoccuparti di nulla, combatti per lui, Tae. Non hai nulla da perdere se non lui... e la tua stessa felicità. Vai, tesoro."

"Mamma, è una follia," disse alzandosi. "Non posso andare e... Oddio, invece sì." Taehyung si passò una mano stressata tra i capelli, tirandoli. "Oh mio Dio, sto davvero facendo questo... Mamma, è così irresponsabile."

"Vai e basta, prima che sia troppo tardi e che tu rimanga incastrato in un matrimonio che non avrebbe mai dovuto esserci," gli baciò la fronte almeno tre volte e con questo Taehyung corse fuori dalla stanza con in tasca solo il suo telefono.

"Dove stai andando?" si fermò quando sentì suo padre alle sue spalle.

"Tae, il tuo bouquet...Tesoro, tu, non una parola." Sua madre li raggiunse, porgendo loro il mazzo di fiori. L'uomo più anziano ebbe un sussulto, capendo la situazione. Sapeva cosa stava succedendo.

"Vuoi che ti accompagni?" chiese, sicuro di ciò che stava accadendo davanti a lui. Taehyung scosse la testa, ancora incerto su cosa fare, su come arrivare a casa di Jungkook. Cosa gli avrebbe detto. Non era sicuro di nulla.

"No, no, vado— Jimin— mi sento così male, oh mio Dio... gli ospiti..." sottolineò. "Questo non è— cazzo, non ho nemmeno pensato a—mamma, cosa devo fare?!"

Sua madre gli coprì le guance. "Non pensare a nessuno tranne che a te stesso in questo momento. Taehyungie, cosa vuoi? Non hai il tempo di pensarci, tra pochi minuti dovrai percorrere la navata... questo è il momento della svolta, Tae," disse a voce un po' più bassa. "Che cosa vuoi?"

Taehyung deglutì. "Jungkook. Lo sai, mamma. È sempre stato Jungkook," sussurrò. Suo padre si avvicinò e gli appoggiò una mano sulla spalla.

"Allora, scusate il linguaggio, fanculo il matrimonio, gli invitati, il tuo fidanzato, solo per oggi, e per una volta negli ultimi sei anni, vivi per te stesso. Fai qualcosa per te stesso. Vai a riprendertelo, Tae. Per te stesso. Affronterai tutto il resto più tardi. Vai e basta."

𝐓𝐫𝐮𝐞 𝐋𝐨𝐯𝐞 𝐖𝐚𝐢𝐭𝐬 (Promise You Will) | TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora