Jungkook si sedette sul letto con il telefono e compose rapidamente il numero della sua terapeuta. Dopo tre bip, la signora Lee non accettò la chiamata e Jungkook rimase accigliato. La notifica di un messaggio riempì subito la stanza. Ciao, Jungkookie, sono in seduta proprio adesso, non posso rispondere! Come va il tuo compleanno? diceva.Lui sospirò. Poco prima la donna lo aveva chiamato, gli aveva augurato buon compleanno e si era anche offerta di passare a prenderlo dopo tutte le sue sedute, ma lui non voleva altro che stare da solo. Soprattutto ora che la persona a cui non doveva nemmeno pensare dormiva sul suo divano. Non era di certo il massimo.
Sta andando benissimo, puoi venire da me se non sei impegnata? Ho bisogno di una seduta d'emergenza, scrisse, impiegando più tempo di quanto ne impiegava la terapeuta stessa. Si stava ancora abituando alle dimensioni dello schermo del telefono. Prima erano così piccoli.
Oh... Ho programmato tutta la mia giornata, visto che hai detto che volevi stare da solo... Posso essere lì domattina presto, però, fu la risposta che ricevette qualche secondo dopo e per un attimo si ritrovò a urlare contro il cuscino. Era troppo tempo.
Questo significava un pomeriggio e una notte interi a pensare da solo. Non poteva scendere al piano di sotto prima di parlarle, sapeva che avrebbe reagito in modo orribile o che avrebbe detto la cosa sbagliata. Oppure, ok, il suo corpo avrebbe potuto tradirlo come tante altre volte e semplicemente smettere di rispondere.
Ok, per favore, va bene, scrisse ancora, concludendo che aspettare la mattina era sempre meglio che non vederla affatto. C'è una chiave sotto lo zerbino, non suonare il campanello, scrisse velocemente un altro messaggio. Molto probabilmente a quell'ora Taehyung stava ancora dormendo sul suo divano e non voleva che potesse svegliarsi.
Va bene, sarò lì verso le nove, Disse la signora Lee. Di cosa si tratta?
Jungkook aggrottò le sopracciglia davanti allo schermo, incerto se dirglielo o meno. Probabilmente è meglio di no, decise. Non era una conversazione da fare tramite messaggi. E fu esattamente quello che le disse prima di comporre il numero di telefono di sua madre.
Lei rispose quasi subito. "Ehi mamma... Allora... non stupirti di vedere Taehyung sul divano quando torni a casa...", le disse lui, con una mano che si grattava la nuca.
"Oh, lo sappiamo. La mamma di Tae ci ha chiamato per dirci che è scappato dal matrimonio... sappiamo tutti che sarebbe venuto da te, quindi stiamo già guidando verso casa, Kook. Dicci solo se ti va bene che lui sia lì..." Jungkook sospirò. Non avrebbe dovuto essere sorpreso che i suoi genitori lo sapessero già.
"Sì, va bene..."
"Era ora", sentì suo padre dire da dietro e un suono di schiaffi che seguì, probabilmente sua madre gli aveva dato uno schiaffo sul braccio o qualcosa di simile. "Ehi...", sentì un basso lamento.
Jungkook chiuse forte gli occhi prima di riuscire a parlare di nuovo. "Ascolta, l'ho fatto entrare ma... ma non voglio vederlo...ancora. Non adesso, non sono pronto per questo, per la conversazione, io... è difficile elaborare il fatto che non si sia sposato..."
"Quando torniamo a casa, posso parlargli e occuparmene, Kook", esordì suo padre. "Se vuoi che se ne vada, allora possiamo parlargli e..."
"No! Non può tornare da Jimin, non ha un altro posto dove andare, quindi ho dovuto..." tentò, ma venne interrotto di nuovo da suo padre.
"Non lo rimanderemo da Jimin, Kook, posso lasciarlo a casa dei suoi genitori se non lo vuoi qui," ma Jungkook sospirò. Anche lui non voleva che Taehyung se ne andasse; almeno non prima che avessero la possibilità di parlare.
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𝐓𝐫𝐮𝐞 𝐋𝐨𝐯𝐞 𝐖𝐚𝐢𝐭𝐬 (Promise You Will) | Taekook
Fanfiction[IN CORSO - AGGIORNAMENTI LENTI] "Jungkook promette al suo fidanzato di ritornare ad ogni partenza per l'esercito e per anni quella promessa non verrà mai spezzata. Ma quando Taehyung riceverà una lettera con la scritta "M.I.A", si renderà conto che...