1. L'inizio.

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Mi chiamo Lia Giambelli. Vivo in un paesino di merda, ma per fortuna tra qualche ora sarò a Londra.
"LIA! ALZATI! DEVI VESTIRTI, DOBBIAMO PARTIRE!" Quello che ha appena finito di urlare è mio padre. Vado molto d'accordo con lui, solo che non sopporto quando grida!
"Sì, papà! Ma non gridare! Mi sto alzando!"
"Va bene! Ti aspetto giù!" Dice lui mentre scende le scale.
Sconfitta ma felice di partire raggiungo il bagno e mi faccio una breve doccia fredda. Dopodiché, ritorno in camera mia.
Non amo vestirmi in modo elegante, quindi prendo una maglia nera a maniche corte, una felpa sempre nera, e un paio di jeans. Indosso le mie solite care Vans nere e scendo in cucina da mio padre.
"Hei, ho preparato il caffè, ne vuoi un po'?"
"Sì, grazie." Gli rispondo.
"Felice di partire?" Chiede mio padre porgendomi una tazzina di caffè.

Sono abbastanza felice di partire, solo che sono un pochino triste. È vero, non ho amici quí , ne un ragazzo. Non ho niente che mi trattiene quì, però bho, mi mancherà casa mia.

"Sì, sono felice." Rispondo cercando di sorridere il più possibile.
"Spero che ti farai delle nuove amicizie. E spero anche che non sarai così stronza e acida con tutti anche lí."

Che carino mio padre, vero? Che dolce.

"Grazie, papà! Ti voglio bene anche io!" Rispondo fredda.

Ha ragione lui. Io sono molto fredda e distaccata con tutti. Sono una stronza di prima categoria. Sono diventata così per via delle troppe delusioni, e non ho intenzione di cambiare.
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Ecco fatto, siamo in viaggio. Tra pochi minuti sarò arrivata nella nuova città, dove vivrò per il resto della mia vita, o almeno spero.
Ansia e felicità. Questo è quello che provo in questo momento.
Fortunatamente , non mi devo preoccupare per la scuola, poiché ho diciotto anni, e in più mi sono ritirata da scuola a sedici anni.
Però, mi preoccupo delle persone. Mi farò nuovi amici? Ci riuscirò? Chi lo sa'.

"Siamo arrivati!" Esclama mio padre, fermando la macchina.

Ero così immersa nei miei pensieri che non mi era nemmeno resa conto che eravamo già arrivata a casa. In quella che ora sarà la mia casa.
Era abbastanza grande, e anche abbastanza bella. Mi piaceva.

"Vuoi aprire tu la porta?" Chiede mio padre porgendomi le chiavi.

Annuisco semplicemente con la testa afferando le chiavi.
Aprendo la porta rimango abbastanza stupita. Era stupenda.

"Bella vero?" Chiede mio padre sorridendo.
"È bellissima!" Esclamo.
"Perché non vai a disfare le valige? Così vedi anche la tua stanza."

La mia stanza..

"Ti ho fatto una sorpresa. Ti piacerà! La tua stanza è la prima salendo le scale." Dice lui, ridendo.

Entusiasta, salgo le scale e apro la prima porta.
Non ci posso credere... tutto nero! Il letto, le coperte,le tende, il pavimento..tutto!
L'unica cosa non nera è la luce fucsia che rende la stanza ancora più bella.

"Ti piace vero?" Chiede mio padre, che mi aveva appena raggiunto in camera.
"È proprio come la volevo!" Grido mentre mi butto sul letto.
"Sono felice che ti piaccia. Ora disfa le valige." Dice uscendo dalla camera.

Stanca ma felice, comincio a disfare le valige.

《CIAO GENTE. È LA MIA PRIMA STORIA SPERO CHE LA LEGGERETE IN TANTI.
TANTI SALUTI. ❤》

Niente dura per sempre.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora