Sono circa le 5:00 di mattina, e io non riesco a dormire per colpa del bambino. Si gira e rigira dentro di me, e io non riesco a prendere sonno.
Infastidita e oramai sconfitta, decido di alzarmi e andare in cucina, magari un po' di latte caldo riuscirá a farmi prendere sonno.
Prendo un pentolino e ci verso dentro un po' di latte, accendo il fornello e mi siedo in una sedia per aspettare.
Dopo circa tre minuti, mi alzo dalla sedia, ma a causa di un forte giramento di testa sono costretta a risedermi.
Riprovo ad alzarmi ma prima che io riesca a spegnere il fornello crollo a terra e dopodiché solo buio...---------
FEDERIK:
Mentre dormo un puzza di bruciato invade le mie narici. Allungo il braccio cercando di stringere a me Lia, ma non la trovo sul letto.
Preocupato mi alzo in fretta e scendo in cucina dove la puzza di bruciato è più forte.
Mi accorgo che il fornello è acceso e allora mi affretto a spegnerlo ma quello che vedo mi spaventa.
Lia distesa per terra priva di sensi.
Immediatamente cerco di svegliarla, ma sfortunatamente non ci riesco.
Con tutta la forza che ho in corpo la prendo in braccio ed esco di casa. Poggio delicatamente Lia sul sedile posteriore della macchina, mentre io mi siede in fretta in quello davanti.
Accendo la macchina e sfreccio verso l'ospedale.------------
LEO:
Sento il telefono squillare e visto che sono le 5:30 di mattina, mi preoccupo immediatamente.
Rispondo al telefono e un Federik preoccupato mi parla troppo velocemente.
"Fede! Calmati! Cos'è successo?" Chiedo allarmato non capendo cosa volesse dire.
"Lia! È svenuta e adesso è in ospedale! Chiama gli altri, e informa anche suo padre, per favore!"
Prima che io potessi chiedere altro chiude la chiamata.
"Jasmine, svegliati. Lia è in ospedale, è svenuta. Chiama Josh e gli altri, io devo chiamare suo padre!"La mia ragazza allarmata proprio come me, prende il telefono e comincia a chiamare i nostri amici.
Mentre io, non trovando il numero del padre di Lia, chiamo mia madre.---------
ELEONOR:
*Drin~Drin*
Il rumore del telefono mi risveglia dal mio sonno profondo.
Guardo la sveglia è notando che sono quasi le sei di mattina, mi preoccupo un po'.
"Pronto?"
"Mamma, sono Leo! Sveglia il padre di Lia, e venite in ospedale in fretta. Lia è svenuta!"
"Arriviamo subito!"
Chiudo la chiamata e sveglio l'uomo accanto a me, che ormai è mio marito.
"Amore, svegliati! Lia è in ospedale."
"Sta, sta avendo il bambino?"
"No, è svenuta! Dai andiamo!"Entrambi preoccupati ci vestiamo immediatamente, scendiamo al piano di sotto, prendiamo le chiavi della macchina e andiamo in ospedale.
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FEDERIK:
"Dottore, mi può dire che ha la mia ragazza?"
È da circa un'ora che sono quí in sala d'attesa e nessun dottore si è degnato di darmi notizie della mia ragazza.
"Sì riprenderà, ma stava per perdere il bambino. Fortunatamente adesso stanno entrambi bene." Mi poggia una mano sulla spalla come per rassicurami e se ne va.
"FEDE!" Vedo il padre di Lia venirmi in contro agitato e preoccupato.
"Come sta?"
"Adesso meglio. Si riprenderà. Stava.. stava per perdere il Bambino." Riesco a dire mentre cerco di trattenere le lacrime.
Pochi secondi dopo arrivano anche tutti gli altri, e io grazie a loro mi sento un po' meglio.Dopo aver informato tutti sulla situazione di Lia, un dottore si avvicina e mi dice che adesso uno di noi può entrare.
Guardo il padre di Lia, e mi sorride per poi dirmi che posso entrare io.------------
LIA:
Stavo per perdere il bambino.
Mi sento male solo a pensarci.Odio gli ospedali, mi fanno schifo e paura, spero che dopo la nascita del bambino non dovrò più entrare in un posto del genere.
"Lia?"
"Fede, amore mio." Mi distrugge vederlo in questo stato, ha pianto e si vede dagli occhi ancora lucidi e rossi.
"C-come stai?" Chiede mentre si avvicina al lettino in cui sono distesa da già troppo tempo. Voglio tornare a casa.
"Bene, tranquillo. E tu?" Chiedo accennando un sorriso.
"Mh..bene." So' che non è vero, ma non voglio insistere per sapere come sta realmente.
"Va bene..sono tutti fuori, vero?" Chiedo sapendo già la risposta.
"Sì. Ci sono anche tuo padre e Eleonor." Accenna un lieve sorriso.
"Oh..Okay."Restiamo immobili a guardarci negli occhi per qualche minuto fino a quando qualcuno bussa alla porta.
"Lia! Oddio, come stai?"
Eccoli. I miei cari e stupendi amici.
"Bene, tranquilla Kira. Ma come avete fatto ad entrare?"
"Abbiamo convinto il dottore a farci entrare! Non potevamo non vederti!" Esclama Josh sorridendo.
"Vi voglio bene."
"Anche noi te ne vogliamo." Mi risponde Leo a nome di tutti.
"Bambina mia, il dottore ha detto che oggi pomeriggio puoi tornare a casa."
"Oh, grazie Papà. Una buona notizia!" Esclamo alzando le mani al cielo mentre i miei amici ridono.--------------
Sono le 8:00 di mattina e i miei amici sono ancora tutti quí. Gli ho detto di tornare a casa ma non hanno voluto, non volevano lasciarmi sola.
"Gente, perché non andate a fare colazione? Così mi portate anche un succo alla pesca."
"Ci sto! Torniamo presto. Promesso."
"Luke, fate con colma, tanto io da quí non mi muovo!" Lo rassicuro.
"Fede, vai con loro. Hai bisogno di mangiare qualcosa anche tu."
"No, non tu lascio sola."
"Amore, vai. Io starò bene, tranquillo." Sorrido e lo bacio sulla guancia.
"Va bene. Torno subito."
"D'accordo."Sono sola nella stanza finalmente.
Adoro mio padre, Eleonor, tutti i miei amici e il mio ragazzo, ma parlano troppo e io vorrei solo un po' di silenzio.Il dottore ha detto che alle 16:00 posso tornare a casa, e non vedo l'ora.
"Sono tornato.! Ecco il tuo succo."
"Ma Federik! Almeno hai mangiato qualcosa?" Ci ha messo meno di cinque minuti!
"Sisi. Ho mangiato un cornetto. E non mi guardare in quel modo, volevo solo stare con te."
Quando fa così non riesco a essere arrabbiata con lui.
"Va bene..." Rispondo cominciando a bere il mio buon succo alla pesca."Domani non vado a lavoro, Josh mi ha dato qualche giorno libero, così ché, se dovesse arrivare il bambino io sarò a casa con te."
"Ma non c'è bisogno.. cioè, il bar è a meno di cinque minuti da casa nostra, potrei chiamarti.."
Perché deve essere sempre così protettivo? Cioè, mi piace questo suo lato, ma a volte è fastidioso.
"Vuoi liberarti di me?" Chiede facendo il labbruccio, vedendolo così scoppio a ridere, e io che volevo restare seria!
"No, ma che dici? E solo che non c'è bisogno di tutte queste attenzioni nei miei riguardi."
"Ma io lo faccio per il bambino.."
"Dovrei affondermi?"
"No, scema. Ovviamente lo faccio anche per te, perché non voglio che resti sola in un momento del genere."Come posso non amarlo?
"Va bene, ma la prossima volta, prima di prendere una decisione, parlane anche con me!" Gli punto il dito contro e lui alza le mani in segno di arresa, dopodiché, scoppiamo entrambi a ridere.
Amo questo ragazzo. Lo amo da morire. Non potrei più vivere senza di lui. Fa parte di me, fa parte della mia vita.
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Niente dura per sempre.
Roman d'amourLia Giambelli: 18 anni, stronza,acida, e arrabbiata con il mondo intero. Federik Kay: 20 anni, antipatico, freddo, e odia l'amore.