10. Valerio.

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'No, vattene mamma. Non ti vuole più nessuno qui'. Te ne sei andata di tua spontanea volontà, non puoi più tornare."

Facevo di tutto per farla andare via, ma non voleva. Era li'. Ferma a guardami con disprezzo.

"Non vali niente figlia mia."

Me lo diceva sempre.
Io per lei non valevo niente. Non sono mai stata una figlia perfetta.

"Ora papà e felice, e anche io. Lasciaci in pace."

Urlai quelle parole più forti che potevo.

"Lia, Lia svegliati! È solo un brutto sogno!"
Era Leo. Forse non avevo gridato solo nel mio sogno.
Aprii gli occhi e mi ritrovai davanti un Leo preoccupato, ma non avevo voglia di parlare di lei. Di mia madre.

"Scusa se ti ho svegliato..."
"Hai svegliato tutti...ma tranquilla. Tutto okay?" Chiese gentilmente.

Niente andava bene. Era da qualche notte che facevo sempre lo stesso sogno.

Mia madre che tornava a casa, e che voleva distruggere la felicità mia e di mio padre. Quella felicità che non avevamo da tempo.

"Tutto okay." Mentii. Non volevo parlarne..non ora.
"Puoi restare quí?" Chiesi gentilmente.
"Certo!"

Leo si sistemó nel letto con me.
Mi stava abbracciando e questo mi rassicurava. Non volevo restere da sola.

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Mi svegliai a causa delle stretta presa di Leo sulla mia pancia.

Sto letteralmente cercando di fuggire dalla sua presa, ma ogni volta che cerco di allontarmi Leo mi stringe più forte a se.

"Non andare via....Papà" a quelle parole mi irrigidisco.
Stava sognando suo padre.

Non sapevo il motivo per cui il padre di Leo se ne era andato, ma sapevo che faceva male.

Io odio mio madre. Non c'è mai stata manco quando stava con mio padre.
Ma quando se ne è andata per stare con un'altro uomo, mi fece molto male.
Credevo che nonostante tutti i problemi che avevamo saremmo restati insieme. Tutti insieme.

"Buongiorno Lia.."
"Giorno Leo. Che dici? Ora mi lasci? Devo andare in bagno." Dico per poi scoppiare a ridere.

Leo si convince a lasciarmi andare e io corro in bagno, quasi me la facevo addosso.

"Tutto bene?" Mi chiedo appena torno.
"Sisi...a te?" Chiedo.
"Sì..." stava mentendo.... si capiva dal modo in cui guardava un punto fisso.

"Sicuro?" Chiesi gentilmente.
"Ho sognato mio padre stanotte..."
"Perché tuo padre se ne è andato?" Chiedo.
"Vedi, lui e mia madre non andavano tanto d'accordo, non si amavano da tanto tempo, o meglio non si sono mai amati.
Ma mia madre era incinta di me, e mio padre per quanto stronzo, non la voleva lasciare sola. Compiuti i 10 anni, pensò che non avevamo più bisogno di lui, quindi se ne andò con un'altra donna. Mia madre se lo aspettava , ma io...io no. Volevo bene a mio padre. Ma per lui ero e sono solo uno sbaglio."
"Mi dispiace... mia madre se ne è andata quasi per lo stesso motivo. Non amava più mio padre. Di me non le importava molto, quindi è andata via con un'uomo. Ora mi perseguita nei sogni. Ora che io e mio padre stiamo bene, lei cerca di rovinare di nuovo tutto."
"Non ci riuscirà Principessa. Mia madre e tuo padre stanno bene insieme. Sembrano amarsi. Penso che il loro amore sia più forte di loro."
Avevo bisogno di sentirmi dire quelle parole.
"Grazie Leo.."
"Per cosa?" Chiede lui.
"Per essere rimasto accanto a me stanotte. Per avermi parlato di tuo padre. Per avermi aiutata" Dico mentre una lacrima scende giù.
"Non so se questa lacrima è di felicità o di tristezza, ma in ogni modo, non piangere. Non serve."

"Oggi vieni con me!" Esclama.
"Dove? " Chiedo curiosa.
"Tu mi hai fatto conoscere i tuoi amici, ora io ti farò conoscere i miei. "
"Oh, va bene!"

"Vestiti, scendi giù, facciamo colazione e usciamo!"
"D'accordo" Rispondo mentre Leo esce dalla stanza.

Prendo una maglia grigia, la mia cara e vecchia felpa nera e un paio di pantaloni neri. Indosso le solite vans e scendo in cucina.

"Caffè?" Chiede Leo.
"Sì, grazie" Rispondo sorridendo.

Nel frattempo accendo il telefono e noto che ho tipo 10 messaggi. Comincio a leggere. 7 sono di Federik mentre gli altri 3 di Luke.

Da Federik:
Buongiorno Piccola;)
Da Federik:
Oggi ci vediamo? Usciamo un po'? :)
Da Federik:
Dormi ancora ?
Da Federik:
Sei arrabbiata con me per qualche motivo?
Da Federik:
Giuro che vengo a casa tua!
Da Federik:
Ti è successo qualcosa?
Da Federik:
Se non rispondi immediatamente giuro che appena ti vedo ti ammazzo.

Rido mentre leggo tutto quei messaggi. Era seriamente preoccupato per me.

A Federik:
Buongiorno Fede! Stavo dormendo, scusa!
Perché dovrei essere arrabbiata con te?
Comunque, oggi esco con Leo, ci vediamo stasera?

La sua risposta arriva immediatamente.

Da Federik:
Almeno non sei morta!
Ok, ci vediamo stasera. Passo a prendere te e Leo al solito orario?
A Federik:
Sì, grazie! A stasera! ;)

"Come mai sorridi?" Chiede Leo interrompendo i miei pensieri.
"Non sto sorridendo!" Esclamo.
"Vabbé, se lo dici tu. Tieni il caffè"
"Grazie" Rispondo.

Beviamo entrambi i nostri caffè e usciamo.
"Quanti sono i tuoi amici?" Chiedo preoccupata mentre ci avviciniamo ad un gruppo di ragazzi.
"Sono sei. Tranquilla, sono simpatici" Risponde sorridendo.

E se non piaccio a loro?

"Ciao Ragazzi. Lei e Lia, la mia quasi sorella!" Dice indicandomi.
"Piacere, io sono Dominique!"
"Io sono Jack. "
"Kevin."
"Malcolm."
"Jacob."

Tutti si presentano uno dopo l'altro.
Sembrano tutti abbastanza simpatici.
Leo aveva detto che erano sei. Ne mancava uno

"Vedi quello con le cuffie?" Mi chiede Kevin.
"Sì..." Rispondo.
"Lui è Valerio. Sicuramente non ti ha vista. È sempre immerso nei suoi pensieri." Dice sorridendo.

"Val!" Grida Leo per farsi sentire.
"Hei amico!" Risponde togliendosi le cuffie il ragazzo.
"Lei è Lia."
"Piacere." Dico cercando di sorridere.
"Il piacere è tutto mio." Risponde ricambiando il sorriso.

Il resto della mattina la posso con quei sei ragazzi e con Leo.
Parlo molto con Valerio.
È davvero molto carino.
Alto, capelli neri, qualche tatuaggio sparso qua' e là. Occhi azzurri, e un sorriso fantastico.

Noto subito che io e Valerio siamo simili. Ci piacciono le stesse cose e questo mi fa pensare a Federik.

Devo smetterla di pensare a quello. Sono circondata di 6/7 ragazzi stupendi e io penso a quello?

"Sei fidanzata?" Chiede ad un tratto Valerio.
"No, tu?" Chiedo.
"No, non ancora.." Risponde mentre mi guarda negli occhi.

Che sguardo. Mi fa venire i brividi. Stupendo.

"Lia, ha chiamato mia madre! Dobbiamo andare.." Dice Leo avvicinandosi a me e Val, come lo chiama lui.
"Oh, va bene."

"Spero di vederti presto, Lia." Sussurra al mio orecchio Valerio non facendosi sentire dagli altri.
"Lo spero anche io." Rispondo.

Salutiamo gli altri e torniamo a casa.

Niente dura per sempre.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora