Capitolo 28 • Varie Lacrime

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Eren: Mikasa... girati un attimo.
Mikasa: Levi?
Levi: che cazzo sta succedendo?
Eren: perché? Se anche fosse? Ti creerebbe un problema? *riallacciandosi si pantaloni*
Levi: Il problema sei tu, forse lei è ancora troppo ingenua per capire che sei una merda.
Mikasa: ok ora smettetela *disse mettendosi in mezzo per bloccarli*

*Mikasa vide odio nei loro occhi, non sapeva cosa fare e cosa dire, ogni minimo gesto avrebbe fatto volare via uno dei due via da lei*

Eren: tu non sai un cazzo della mia vita, tanto meno dei miei sentimenti.
Levi: ah quindi giustifichi il fatto che ti stavi scopando mia sorella con "i tuoi sentimenti".
Eren: Bhe non l'ho mica obbligata.
Levi: mi stai dicendo che hai approfittato di lei?
Mikasa: ora basta, Levi ti spiego tutto fuori. *spingendo Levi fuori dalla stanza, portandolo nel corridoio*
Levi: cosa c'è da spiegare? Dopo quello che mi ha fatto, tu hai il coraggio di andarci a letto?
Mikasa: si ma io lo amo
Levi: la smetti di giustificarti sempre con "io lo amo" e cose del genere? Tu non sai di cosa stai parlando.
Mikasa: no, sei tu che non sai la sua versione dei fatti.
Levi: ah bene, quindi sarei io ora il cattivo? Mikasa non c'è niente di cui discutere, non voglio che stai con lui.
Mikasa: e se io lo volessi?
Levi: non avrai più un fratello.
*Eren dopo aver udito quelle parole, uscì dalla stanza e prese Levi per il collo della maglia, sbattendolo al muro*
Mikasa: Eren, mettilo giù.
Eren: chi ti da il diritto di decidere per lei, non è la tua schiava.
Levi: ma la tua si, vero? Sei solo un donnaiolo che vuole far cadere tutte le ragazze ai tuoi piedi, la verità è che non sei cambiato, sei il solito stronzo che eri tempo fa, forse lei è troppo stupida per capirlo, ma a me non mi prenderai in giro, lurido pezzo di merd-
*Eren a quel punto, sferrò un pungo sulla faccia di Levi, e dopo averlo riempito di calci, girò lo sguardo, e vide Mikasa, i suoi occhi, lo scrutavano mentre varie lacrime le rigavano il viso*
Mikasa: vattene.
Eren: cosa?
Mikasa: HO DETTO VATTENE.
Eren: mi stai lasciando?
Mikasa: non lo so, voglio solo essere lasciata in pace, anche tu Levi, alzati e vattene.

*Senza sentire più parola, Mikasa rientrò in camera, passò la sera a guardare fuori dalla finestra, ad abbracciare il cuscino mentre lo riempiva di lacrime, le sembrava impossibile, che in un secondo un momento di amore e passione, potesse diventare, uno dei più agghiaccianti, dolorosi e pesanti, vedere l'uomo che ama, pestare a mani nude suo fratello, osservò i ricordi passarle davanti agli occhi, maledicendo ogni secondo della sua vita, non sapeva cosa fare, non voleva perdere suo fratello, per Eren, e viceversa, ormai provare a chiarire con le parole era impossibile, doveva scegliere, ma non sentiva le forze necessarie per continuare ad andare avanti, sentiva una voragine nel petto, come se mancasse qualcosa...o qualcuno. Erano quasi 6 ore che Eren non tornava, dopo la litigata, aveva preso una maglia ed era uscito. Ormai Mikasa non riusciva a non pensare ad Eren, ma decise di non cercarlo, aveva bisogno di tempo per riflettere, di cambiare aria, allontanarsi per un momento dallo stress e dai drammi, e andare dove nessuno l'avrebbe giudicata o costretta a scegliere, "per uno, due giorni" si disse, cosi prenotò un volo, sarebbe andata a Kyoto, da suo zio Kenny, lui viveva da solo e gli chiedeva spesso di andare a fargli visita, e questa le sembrò la situazione adatta. La sera stessa iniziò a preparare le valigie, sarebbe partita la mattina successiva, sperando di non incontrare Eren, non voleva affrontare l'argomento, non voleva scegliere, o forse, semplicemente non ne aveva le forze. Mentre preparava i vestiti, qualche lacrima scivolò giù da suol viso, senza neanche accorgersene. Ormai sfinita dal mondo, si accasciò sul lato del letto, "è così freddo senza di lui" pensò, in un momento chiuse gli occhi e si lasciò cullare dal chiaro di luna che sorgeva dalla finestra.*

𝐴𝑙𝑡𝑟𝑖 𝑠𝑒𝑡𝑡𝑒 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑖... EREMIKA❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora