~Capitolo 8~

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M:”Adesso su! A lavarti le mani! La cena è pronta!” la vidi asciugarsi le lacrime.
Mi diressi in bagno e mentre mi lavavo le mani osservavo sempre di più il mio riflesso allo specchio.
Le mie occhiaie sembravano sparite e la mia pelle più luminosa, inoltre quell’acconciatura risaltava i miei occhi.
Rimasi a guardarmi per un po’ fino a quando non mi sentì chiamare.
M:”T/n! La cena è pronta!”
T/n:”Arrivo mamà!” dissi per dirigermi in cucina e sedermi a tavola.

Camilo’s pov

La cena non poteva andare peggio!
Mirabel era entrata nella camera di Bruno ed aveva visto la sua visione in cui lei distruggeva la magia.
Tutti si erano spaventati, mia madre aveva creato un temporale mentre Isabella con un rampicante aveva rotto il naso di Mariano!

Ognuno andò nella propria stanza.
Pensai a ciò che era accaduto, a cena e con T/n…
Mi pentivo di averlo fatto “Adesso non mi rivolgerà più la parola!” dissi tirando un pugno ad uno dei miei specchi.
Mi vestì per la notte ed entrai nel mio letto, non prendendo sonno per i troppi pensieri che assalivano la mia mente.

Il mattino dopo sembravo uno zombie ma mi svegliai lo stesso di buon mattino.
Mi preparai come mio solito ed andai a fare colazione con il resto della mia famiglia.

Felix:”Ti vedo pensieroso hombrecito”
C:”Devo lasciare la mia ragazza”
P:”E come mai? Siete una così bella coppia”
C:”È inutile continuare se non provo più niente nei suoi confronti”

Ci fu un momento di silenzio occupato dall’apparizione di un arcobaleno sulla testa di mia madre.

P:”È per quella T/n vero? Oh sembra una così brava ragazza” concluse con un sorriso a trentadue denti.
Potevo sentire le gote bruciare mentre notavo gli sguardi che Isabella lanciava a mia sorella.

T/n’s pov

Mi svegliai di buonumore e mi vestì, dato che mia madre aveva finito le uova mi proposi di andarle a comprare io stessa.
Senza lasciarle tempo per rispondere mi catapultai fuori.
Avevo passato una buonanotte dormendo beatamente, ormai nessuno vociferava al mio passaggio, era rispetto o forse timore verso le mie amicizie? Mi lasciai scappare un sorriso.

Comprai le uova e mentre mi dirigevo verso casa sentì una spinta forte farmi cadere a terra, frantumando le uova che avevo appena acquistato.

T/n:”Ma che diamine!” dissi per rialzarmi quando venni buttata nuovamente al terreno, mi facevano male gli arti per la caduta e qualche sassolino aveva rigato la mia pelle creando dei graffietti.
Alzai lo sguardo e notai delle ragazze che mi guardavano minacciose.
Una ragazza bionda dagli occhi chiari si fece avanti e si abbassò per guardarmi negli occhi. Era strana, diversa, non sembrava colombiana per i suoi colori e per la sua pelle quasi trasparente che portava alla luce alcune vene.

Estela:”Preferisce davvero una come te a me?! A ME?!”
T/n:”Non capisco di cosa tu stia parlando…” dissi per tentare di rialzarmi quanto venni spinta, faceva male, tutto male.
E:”NON PERMETTERTI AD ALZARTI FIN QUANDO NON TE LO DICO IO!”

E:”GUARDA ME! SONO PERFETTA E TU…TU SEI SEMPLICEMENTE UN TOPO DA BIBLIOTECA CHE PASSA LA VITA A LEGGERE! COME LO HAI INNAMORATO?!”
T/n:”Si dice come hai fatto a farlo innamorare di te….Continuo a non capire perché tu mi stia facendo questo….non ho fatto niente”
Mi arrivò uno schiaffo in piena faccia.

E:”CAMILO! MI HA LASCIATA! HO VISTO COME TI GUARDAVA L’ALTRA SERA! COS’HAI IN PIÙ DI ME?!”
T/n:”Vediamo…la capacità di esprimermi in modo corretto senza urlare come una gallina magari” dissi con tono di sfida.

Aprì la bocca per lo stupore, mi saltò addosso colpendomi…mi graffiò con le unghie, nessuno interveniva, in quel vicolo non c’era mai nessuno….
Sentì le forze abbandonarmi quando qualcuno spinse via Estela dal mio corpo con forza.

Camilo’s pov

Avevo appena lasciato Estela come avevo deciso di fare, alla fine mi piaceva solo per il suo aspetto fisico, ero uno stupido per prendere in giro in questo modo le persone.
Decisi di andare a trovare T/n, dovevo parlarle di ciò che era accaduto la sera prima.
Mentre mi trovavo sulla strada di casa sua sentì delle urla provenire da un vicoletto, mi trasformai in Luisa. A molti, me compreso, faceva paura, quindi sarebbe stato facile mettere in fuga eventuali aggressori.
Ciò che vidi fu inspiegabile: ragazze della mia età che ridevano mentre una ragazza ne colpiva un’altra a sangue.
Osservai meglio, era Estela che colpiva….T/N?!
Mi scaraventai su di lei non pensandoci troppo ed urlai con tutto il fiato che avevo nei polmoni.

C:”MA NON VI VERGOGNATE?! ANDATE VIA!!”
E:”Scusa Luisa…” e corsero tutte via.

Guardai la ragazza e mi inginocchiai guardandola preoccupato.
C:”Ti hanno fatto molto male? Perché lo hanno fatto?”
T/n:”Dicono che è colpa mia se Camilo ha lasciato Estela….comunque non preoccuparti per me… non ho niente di grave…Oh- grazie mille Luisa” disse ponendomi un sorriso sforzato.
Il suo volto era emaciato e pieno di graffi, le sue braccia portavano lividi e tagli, alcuni profondi, per fortuna la sua gonna era troppo lunga per permettermi di controllare lo stato delle gambe.

Ricordai di essere ancora trasformato in mia cugina, ripresi il mio vero aspetto.
T/n:”C-Camilo?”
C:”Su vieni, ti porto da mia tìa Julietta”
T/n:”Devo tornare a casa o mia madre si preoccupe- oh no le uova…sono distrutte…” disse osservando i gusci a terra.
Si preoccupava davvero delle uova in quelle condizioni?

C:”Anche tu sei distrutta, andiamo”
T/n:”Non serve disturbare la signora Julietta per una cosa da niente come questa”
C:”Le chiedono aiuto per molto meno, andiamo” dissi prendendola in braccio a mo di “sposa”, lei mi guardava imbarazzata, ma avevo capito che non sarebbe venuta se non con la forza, lo facevo per il suo bene, e così mi diressi verso la mia Casita.

Arrivato la poggiai delicatamente su una sedia e le dissi di aspettarmi mentre io cercavo la mia tìa.

T/n’s pov

Ero dolorante, ero sola dentro quella grande casa, ero spaventa di poter essere assalita di nuovo per qualcosa che non avevo fatto…

Julietta:”Oh niña! Come sei ridotta!” Disse la signora correndomi in contro seguita da Camilo.

Raggiuntami mi osservò meglio e sospirò.
J:”Ti piacciono le arepas?” disse accendendo i fornelli mentre attendeva la mia risposta.
T/n:”Si…ma non si scomodi troppo! Non voglio disturbare!”
J:”Ma quale disturbare! Certo che la gente di oggi è pazza…Camilo inizia a disinfettarle le ferite”
C:”Si tìa!” disse immergendo uno strofinaccio in una ciotola.

Camilo iniziò a passarmi il tessuto sul viso, sospiravo per il dolore e lui si fermava immediatamente per poi continuare.
C:”Quella ragazza è fuori di testa…perdonami per averti messo in questa situazione…”
T/n:”Non è colpa tua…non hai fatto niente” accompagnai con un dolce sorriso la mia frase mentre gli stringevo la mano con cui mi disinfettava dal sangue.
Passò alle braccia e terminato mi chiese se avessi tagli alle gambe.
Alzai la gonna per controllare, erano dei graffietti ma Camilo volle pulirli lo stesso.

Angolo me ;)
Dovevo aggiungere un po' più di drama...
Sono in ritardo a farlo uscire, lo so, vogliate perdonarmi!
Spero davvero che vi piaccia eh niente byeeee ✨🤍

𝙸𝚝 𝚠𝚘𝚞𝚕𝚍 𝚋𝚎 𝚊 𝚜𝚑𝚊𝚖𝚎 𝚗𝚘𝚝 𝚝𝚘 {Camiloxreader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora