~Capitolo 18~

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C:"Se lo sapevi dall'inizio perché non me lo hai detto? Perché ci sei stata?!"
T/n:"Perché mi piaci Camilo, come posso fartelo capire?!" lo dissi a voce alta, piena di agitazione e rabbia, lo tenevo dentro da un po' e sentivo il bisogno di dirglielo.

Lo vidi arrossire, stringeva i pugni, era teso ed aveva gli occhi lucidi.
C:"Ti prego T/n...va a dormire" disse con un filo di voce.
T/n:"Camilo-"
C:"Non posso...non posso darti le risposte che cerchi.." disse voltandosi.
C:"Buonanotte..." si chiuse la porta alle spalle.
T/n:"Aspetta Ca- milo..."
Tornai a testa bassa in camera di Isabela, perché di punto in bianco faceva così?

I:"Com'è andata?"
T/n:"Male...io..."
I:"Dormici un po' su, sai com'è fatto..."
T/n:"Credevo di saperlo..."
Mi strinse nuovamente in un abbraccio, mi abbandonai in un pianto...ne avevo davvero bisogno...
Liberai tutto quello che mi soffocava e finalmente mi calmai.

Indossai la camicia da notte e mi distesesi affianco ad Isabela.
I:"Non pensarci troppo, è solo un ragazzo. Sei stata tu a dirlo"
T/n:"L'ho detto prima di innamorarmene"
I:"Innamorata o no, un ragazzo resta sempre un ragazzo"
T/n:"Non posso darti torto, e pensare che gli ho regalato il mio libro preferito!"
I:"Allora volevi proprio sposarlo!" scoppiammo a ridere, ero più rilassata.
Finalmente mi abbandonai alle braccia di Morfeo dormendo beatamente.

I:"Buongiorno niña!" mi urlò sorridendo e svegliandomi.
T/n:"Buongiorno...? Ma perché ti svegli così presto?" risposi con la voce ancora impastata dal sonno.
I:"Presto? E pensare che ti ho lasciata a dormire...sono le 10:30 T/n!"
T/n:"Come?! Non mi hai svegliata per fare colazione?!" mi alzai di scatto, avevo davvero fame.
I:"Camilo ha chiesto di lasciarti qualcosa...era molto preoccupato"
T/n:"Dolores mi aveva lasciato dei vestiti giusto?" non mi interessava se adesso era preoccupato, doveva pensarci prima.

I:"Si sono in bagno"
T/n:"Vado a cambiarmi"
Non aggiunse altro ed iniziò a rifare il letto.

Tornai in camera, lei non c'era.
Sul letto trovai un biglietto.
"T/n perdonami se non ti ho avvisata, devo aiutare il villaggio quindi non sarò a casa. Ci vediamo dopo!"

T/n:"Fantastico, sono sola"
Scesi le scale, se Isabela era via anche il resto della famiglia lo era, mi sentì a disagio.
Andai in cucina, non ero sola.

C:"Buenos dias señorita!"
Lo ignorai, uscì dalla cucina per tornare a casa, avrei fatto colazione lì.

C:"Dove vai così di fretta?"
T/n:"A casa"
C:"Ti accompagno! Non ho niente da fare e-"
T/n:"Ci vediamo questa sera Camilo, e buon compleanno"
Non gli diedi il tempo di rispondere, semplicemente andai fuori dalla Casita dirigendomi verso casa mia.

Ero arrivata al mercato, adoravo sentire il profumo di ogni bancarella, la mia preferita rimaneva quella dai fiori.
?:"Buongiorno T/n! Dormito bene?"

Mi voltai anche se non ne avevo bisogno per riconoscere da chi provenisse quella voce.

T/n:"Buenos dias Dolores! Si, devo dire di aver dormito bene" le sorrisi e lei fece lo stesso.
D:"Dove vai?"
T/n:"A casa, ho una fame!"
D:"Credevo che Camilo ti avesse lasciato qualcosa da mangiare"
T/n:"Lo ha fatto..ma preferivo non stare con lui"
D:"Andiamo, ti accompagno a casa"

Non era una domanda, sapevo di non poter rifiutare, da una parte le fui grata: nel paese volevano tutti uccidermi, ci fosse una valida ragione!

D:"Quindi non sei riuscita a chiarire con lui...?"
T/n:"No io...ci ho provato, ma dice di non potermi rispondere"
D:"Sempre il solito"

T/n:"Come va con Mariano?"
D:"Vuole un bambino..."
T/n:"E tu lo vuoi?"
D:"Si" disse con voce ferma, io le sorrisi, camminavamo a braccetto dirigendoci a casa mia.

Arrivate alla porta bussammo attendendo l'arrivo di mia madre.
D:"Verrai questa sera?"
T/n:"Non mi sembra giusto venire..."
D:"Sai che lo vuole..."
T/n:"Ci penserò..."
D:"Vieni T/n"

Non le risposi, mia madre aprì la porta.
M:"Buenos dias! Oh- credevo venissi con Camilo"
T/n:"Ah- ehm..."
D:"Doveva badare ad alcuni bambini questa mattina"
M:"Oh capisco, ti ringrazio di averla accompagnata Dolores!" le sorrise e la ragazza ricambiò il sorriso.
D:"Di niente señora! Spero di vedervi questa sera"
T/n:"Io-"
M:"Certamente! A questa sera cariña!"

Entrai in casa e chiesi a mia madre se fosse rimasto qualcosa da mangiare, lei mi porse un vassoio di frutta, iniziai a mangiare.

M:"Dolores sta meglio?"
T/n:"Oh...si si, era stressata per il matrimonio"
M:"Già i primi giorni sono stressanti"

M:"Cosa indosserai questa sera?"
T/n:"Non saprei..."
M:"Camilo compie diciassette anni giusto?"
T/n:"Si...ha la mia stessa età"
M:"Potrebbe sposarsi quindi"
T/n:"Io- credo di sì insomma...ha tante ragazze che vorrebbero sposarlo...però mi ha detto che aspetterà i vent'anni"
M:"Oh capisco, anche tu potresti sposarti"
T/n:"Credo di voler aspettare i vent'anni".

Lei mi sorrise e mi accarezzò dolcemente il capo non aggiungendo altro, anche se potevo vedere che volesse ancora parlare.

La giornata passò in fretta, arrivò quel momento: dovevo prepararmi per il compleanno.
Le feste dei Madrigal non passavano mai inosservate, tutto il villaggio era invitato e potevano offendersi se decidevi di non partecipare.
Mi feci un bagno ed indossai l'abito che avevo messo per il talento di Antonio, con i medesimi accessori.
Non ero di certo emozionata come quel giorno, ansi avrei preferito non andarci.

M:"Sei pronta mi vida?"
T/n:"Si mamà"

Ci dirigemmo verso la casita, ad accoglierci non ci fu Camilo, non ci fu nessuno.
Ci rimasi un po' male, non era ciò che mi aspettavo, tuttavia eravamo in ritardo e la festa era già iniziata quindi probabilmente era colpa nostra.
Mia madre mi diede un pacchetto giallo in mano e mi chiese di darlo al festeggiato.

Entrai in casa cercandolo, finalmente lo vidi: una massa castana di capelli ricci, gli occhi che splendevano quando incontravano la luce, era vestito diversamente dal solito, più elegantemente, forse ieri non voleva parlarmi perché era stanco, oggi lo avrebbe fatto sicuramente.

Mi avvicinai ma ciò che vidi mi fece immobilizzare in un secondo.
Un brivido mi passò lungo la schiena, una fitta al cuore che batteva sempre più velocemente, mi sentivo risucchiata di ogni ninfa vitale.
Perché...perché l'amore è così difficile?
I miei occhi trattenevano le lacrime a fatica, la mia bocca era così piena di parole, ma non proferì neanche una lettera...

Camilo stava baciando Estela, la ragazza che più di una volta mi aveva fatto del male. Un bacio passionale e vivace, bacio che tanto avevo bramato, bacio che non avrei più potuto ottenere...

Angolo me ;)
Heyy, sono sempre in ritardo ma perdonatemi!
Forse, dico FORSE,questa sera uscirà un nuovo capitolo.
Si, non c'era abbastanza drama nella storia.
Detto questo #estelainfamepertesololelame- intendo: spero vi sia piaciuto il capitolo è byeee 🤍✨

𝙸𝚝 𝚠𝚘𝚞𝚕𝚍 𝚋𝚎 𝚊 𝚜𝚑𝚊𝚖𝚎 𝚗𝚘𝚝 𝚝𝚘 {Camiloxreader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora