~Capitolo 19~

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Poggiai il mio regalo sul tavolino insieme agli altri poi mi allontanai, più tempo li osservavo più il mio cuore si frantumava.
Andai alla ricerca delle mie amiche, in questo momento ne avevo davvero bisogno.
Furono loro a trovare me, le mie lacrime minacciavano di scendere, non sarei riuscita a contenerle ancora.
T/n:”Vi prego…usciamo da qui..” dissi con voce singhiozzante, loro non aggiunsero altro, mi accompagnarono all’uscita.

Fuori dalla casa non c’era nessuno, erano tutti troppo impegnati con i festeggiamenti, eravamo solo noi tre, insieme a tutti i miei pensieri.
Mi sedetti per terra e cominciai a piangere, mi sentivo una bambina, però ne avevo bisogno, ne avevo davvero bisogno.

I:”Io- T/n mi dispiace…”
T/n:”Non è colpa tua…”
D:”Ho sentito i miei genitori lamentarsi più volte…Abuela credeva fosse maturato…Luisa per poco non buttava a terrà tutti i bambini che stava sollevando e Mirabel… credeva che questa sera avrebbe chiesto la tua mano...”
T/n:”E tu..?”
D:”Mmh..?”
T/n:”Come hai reagito..?”
La ragazza si mise affianco a me abbracciandomi.
D:”Speravo che tu non lo vedessi, lo speravo con tutto il cuore”

Isabela si aggiunse a noi, con lo sguardo perso.
I:”Chissà quanto gli hai fatto vincere…”
D:”Isabela!”
I:”Intendo…la sfida non durava un mese?”
D:”Così ho sentito”
I:”Beh però un mese è bello che passato!”
T/n:”Quindi…”

Le due fecero un sorriso immenso, mi strinsero.
I:”Hai fatto perdere la sfida a Camilo!”

T/n:”Devo parlargli”
D:”Sinceramente non credo sia il momento…insomma…”
I:”Finirà come ieri sera”
T/n:”Però-“
I:”Ti prego basta T/n…ti renderai solamente ridicola così…”

Rimasi in silenzio, aveva ragione.
Sarei risultata solamente come una ragazzina ossessionata dal primo ragazzo che le da attenzioni…

D:”Te la senti di rientrare? L’aria in questo periodo è fredda..”
T/n:”Oh..si! Perdonatemi” sorridendo mi alzai, porgendo loro le mani per aiutarle a fare lo stesso.
Lentamente rientrammo nella Casita, tutti ballavano e c’era un tremendo odore di alcol, i ragazzi in quella casa erano tanti, quindi preferì starne lontana.
Ci avvicinammo al tavolo con il cibo preparato dalla señora Julietta per addentare qualcosa.
Devo ammettere che molti ragazzi mi chiesero di ballare quella sera, ma non accettai, avevo chiuso con i ragazzi,almeno per quella sera.
Non potevo evitare di guardare Camilo ed Estela danzare, baciarsi, scambiarsi dolci sorrisi…

T/n:”Voglio andare via…”
D:”Non guardarli”
T/n:”Facile a dirsi! Come ti sentiresti se Mariano-“
Mariano:”Mi amor, mi concedi un ballo”
D:”Certo” lei sorrise dolcemente.
Dolores poteva capirmi, in passato aveva provato ciò che adesso sentivo io: Mariano amava Isabela, ha chiesto di sposarla davanti ai suoi occhi.
Beh se c’era stato un lieto fine alla sua storia…ci sarebbe stato anche nella mia no?

I:”Non per agitarti..”
T/n:”Cosa?”
I:”Sta arrivando”
T/n:”Chi?”
I:”Il tuo principino”
T/n:”Isabela non-“
C:”Posso parlarti T/n?”

Mi girai di scatto appena udì la sua voce, appena gli fu possibile incatenò i suoi occhi ai miei, arrossì all’istante.
T/n:”Oh- ehm…sì!”

Mi trascinò fuori dalla casita, fui subito avvolta dal freddo di quella sera.
Ci allontanammo il più possibile dalla casa, evidentemente non voleva che qualcuno ci sentisse.
Ci fermammo davanti ad un roseto, tutto ciò che avevamo attorno erano rose rosse, una vista meravigliosa.

C:”Ho chiesto ad Isabela se potesse farlo…ci è voluto un po’ dato che ce l’ha a morte con me..” ridacchiò, potevo sentire una punta di nervosismo nelle sue parole.
T/n:”E perché?”
C:”Perché le rose rosse sono i tuoi fiori preferiti”
Arrossì leggermente, se ne era ricordato? Gli sorrisi dolcemente, ma bastava ben di più di questo perché io lo perdonassi, e lui lo sapeva infatti ricominciò subito a parlare.

C:”Perdonami se ti ho fatto soffrire…ti giuro che non era mia intenzione…”
T/n:”Eppure lo hai fatto..” dissi mentre esploravo il roseto seguita da lui.
C:”Non avrei mai voluto che tu vedessi-“
T/n:”L’ho visto Camilo, dovevi pensarci prima” non lo guardavo, ero distratta, allora lui mi prese per un polso girandomi verso di lui, spingendomi delicatamente le spalo contro uno dei muri di rose.

T/n:”Camilo..”
C:”Volevo proteggerti..Estela ha detto…io..” parlava singhiozzando, goccioline salate gli rigavano le guance, a quella vista probabilmente avrei pianto anche io, ma tutte le lacrime che avevo in corpo erano state versate prima, i miei occhi erano stanchi di piangere.

Gli asciugai le lacrime per istinto e gli accarezzai dolcemente la guancia per tranquillizzarlo, il mio cuore non poteva reggere a quella vista, ero pur sempre innamorata di lui.

C:”Io..non potevo lasciare che ti facesse nuovamente del male..se non arrivassi in tempo per salvarti?”
Lo lasciai parlare, osservando i suoi occhi lucidi, era adorabile anche quando piangeva, però il mio cuore non faceva che dolere.
C:”Ha detto che non ti avrebbe più fatto del male se fossi tornata con lei…Non avrei dovuto baciarti..perdonami se ti sei sentita presa in giro…solo che mi piaci tantissimo T/n…non ho potuto fare a meno di farlo…E se-“

Non gli lasciai finire la frase, lo presi per il colletto della camicia bianca e per poco non mi cadde addosso.
Mi alzai sulle punte ed azzerai le distanze che c’erano tra i nostri corpi, finalmente le nostre labbra danzavano ancora insieme.
Rimanemmo avvolti da quel bacio dolce per alcuni secondi, fino a che lui non premette la lingua contro le mie labbra per chiederne accesso.
Pensai ai rimproveri di Isabela se lo avessi fatto, pensai al mio dolore nel vederlo di nuovo con un’altra, delle ramanzine non erano niente a confronto.
Allora anche le nostre lingue iniziarono a conoscersi, ero goffa lo ammetto, era il mio primo vero bacio, ma l’emozione trascinò tutto e nessuno dei due aveva il coraggio di staccarsi dall’altro per smettere.
Mi cingeva saldamente i fianchi per non farmi allontanare da lui, come se lo avessi mai fatto.
Io gli avvolgevo il collo con le braccia, mentre il fiato cominciava a mancarmi.

Lentamente e con attenzione ci staccammo l’uno dall’altra per riprendere fiato.
Mi domandai se alla festa non si fossero domandati il perché mancasse il festeggiato.
Sentivo il clima più caldo, prima avrei giurato che stesse per scoppiare un temporale.
C:”Secondo te è solo il momento o è la felicità di mia madre nel vederci insieme?” entrambi ridacchiammo con la consapevolezza che se qualcuno di noi se ne fosse andato in quel momento sarebbe stato doloroso per entrambi.

T/n:”Come farai con Estela? Insomma…hai intenzione di starci ancora insieme…?”
C:”Non voglio che ti faccia niente di male…tuttavia non vorrei neanche vederti soffrire…quindi…”
T/n:”Non puoi darmi le risposte che cerco”

Angolo me ;)
Heyyy, dai odiamo tutti Estela e torniamo ad amare Camilo adesso HAHAHA.
Devo andare quindi non posso aggiungere niente ma spero comunque che questo capitolo vi sia piaciuto e byeeee 🤍✨

𝙸𝚝 𝚠𝚘𝚞𝚕𝚍 𝚋𝚎 𝚊 𝚜𝚑𝚊𝚖𝚎 𝚗𝚘𝚝 𝚝𝚘 {Camiloxreader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora