~Capitolo 27~

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Mi svegliai lentamente, mi sentivo disorientata: ormai svegliarmi in una camera differente dalla mia era un’abitudine, però si trattava sempre di quella di Isabela, e adesso dove mi trovavo?
Ci misi un po’ per collegare, ma alla vista di quei meravigliosi riccioli scompigliati mi tornò tutto in mente.
Riuscì a riconoscere a chi appartenesse il letto sul quale ero stesa, ne ricordai anche il motivo…

Il castano davanti a me stava ancora dormendo, non potevo sapere l’orario, la stanza era buia ad ogni ora del giorno.
Non volevo svegliarlo…era così carino…

Mi alzai silenziosamente e mi diressi verso il bagno per prepararmi facendo meno rumore possibile.
Quando tornai in camera per prendere le scarpe, lui era sul letto che mi aspettavo.
C:”Certo che ce ne metti di tempo per vestirti eh!”
T/n:”Quando…quanto ti sei svegliato?”
C:”Non importa, ho fame andiamo”

Si alzò e si avvicinò a me, esaminandomi con gli occhi.
T/n:”Ho qualcosa che non va?”
C:”No…è solo che…”
T/n:”Che…?”
C:”Niente andiamo”

Prima di uscire definitivamente dalla porta fece un sospiro, si girò verso di me e mi sorrise avvicinandosi.
C:”Se ci dovessero chiedere qualcosa…sai che non potremo negare niente vero?”
T/n:”Perché dici così?”
C:”Non importa…non avevo intenzione di farlo comunque”
Mi guardò un’ultima volta e mi diede un veloce bacio a stampo, poi uscì dalla porta, lo seguì.
Ci dirigemmo in cucina, entrambi eravamo affamati, non riuscivamo nemmeno a capire che ore fossero.

P:”Camilo non è venuto neanche oggi…”
D:”Non credo che lui e T/n scendano oggi…hanno avuto una nottata intensa…mh”
I:”T/n è a casa nostra?!”
D:”Oh…ecco…”
F:”Nottata intensa nel senso…?”
Ant:”La tìa è qui!”
D:”Forse ho parlato troppo…”

C:”Decisamente”
Lo sguardo di tutti si spostò da Dolores a noi che eravamo appena entrati.
Nessuno proferì parola, tutti si scambiavano sguardi, iniziai ad agitarmi e ad arrossire.

Potevo vedere sulla testa della mia…’suocera’?…spuntare un arcobaleno, che comparve insieme ad un grande sorriso da parte sua.
Felix sorrideva al figlio e annuiva facendo un pollice in su con la mano.
Mirabel teneva la bocca aperta, Luisa aveva piegato una forchetta all’udire la notizia.
Agustin e Julietta si stringevano le mani sorridendoci dolcemente.
Alejandro tirava la camicia del padre chiedendogli cosa fosse successo, Mariano gli rispondeva soltanto con un “Capirai quando sarai più grande”.
Antonio ormai era diventato grande, capì al volo ciò di cui tutti stavano parlando:
”Finalmente ce l’hai fatta Cami!”
Dolores mi guardava mimando delle scuse, Isabela era un misto tra rabbia e sorpresa, se fosse tornato ancora da Estela lo avrebbe ucciso con le sue stesse mani, ne ero sicura.

Ma non era di loro che mi preoccupavo, entrambi aspettavamo il giudizio della Abuela: Alma Madrigal.
A:”Venite a tavola”
Il suo volto era impassibile, deglutì rumorosamente ed entrambi ci sedemmo a tavola.
Cercavo conforto in Camilo, ma neanche lui sembrava particolarmente agitato o rilassato, feci un sospiro per calmarmi.

I:”Dormito bene?” sorrise nervosamente indicandosi il collo, inizialmente non compresi, dopo mi ricordai chiaramente della serata che avevo passato, tentai di coprirmi il collo con le mani.
C:”Benissimo!” mi guardò sorridendo maliziosamente.

Alm:”Estela?”
C:”L’ho…lasciata…insomma, non era quella giusta per me…”
Mi strinse le mani sotto il tavolo, era nervoso, forse quanto me.
A:”Invece T/n lo è?”
C:”Io…credo di sì…insomma…”
A:”Vale lo stesso per te?”
T/n:”Ehm…si…credo…”
La señora Alma ci rivolse un enorme sorriso ed iniziò a battere le mani, seguita da tutti i presenti a tavola.

A:”Potevate aspettare il matrimonio però!” tutti si misero a ridere, io divenni ancora più rossa di quanto non lo fossi, volevo sotterrarmi.

La colazione passò in fretta, non proferivo parola.
Aiutai a sparecchiare e mi diressi verso la porta seguita da Camilo.
P:”Finalmente! Sono così felice! Vi sposerete?”
F:”Pepi calma, saranno stanchi”
C:”Si mami, o almeno…spero di sì” mi sorrise cercando conferma.
Di che conferma aveva bisogno? Sogno di sposarlo da quando lo incontrai per la prima volta…

T/n:”Perdonatemi…dovrei andare…mia madre sarà preoccupatissima”
P:”Tornerai per pranzo?”
C:”Magari verrà pomeriggio mami, anche lei ha una famiglia”
P:”Si…perdonatemi…sono così emozionata!”

C:”Noi andiamo”
T/n:”A dopo señor y señora” gli rivolsi un sorriso e mi diressi fuori dalla porta con Camilo.
P:”A dopo querido! Salutaci tua madre!”

Ci incamminammo verso casa mia, il mercato era pieno di gente a quell’ora e lui non perse tempo: mi prese subito la mano e mi strinse a se, come se volesse far capire a tutti che Camilo Madrigal aveva una nuova ragazza, nessuno avrebbe più potuto chiedergli la data del matrimonio con Estela.
Arrossì al suo contatto, continuavo a guardare il suo sorrisetto smagliante.

T/n:”Che c’è?” non smetteva di sorridere, lo feci anche io.
C:”Niente, sei tu che continui a guardarmi, sono così bello?” ridacchiò e io gli diedi una leggera gomitata sul braccio.
T/n:”Perché sorridi?”
C:”Perché ci stanno guardando tutti, l’ho detto che non passi inosservata”

Notai un gruppetto di ragazzi che mi fissavano, anche lui li vide e mi strinse una mano sul fianco mentre si avvicinavano.
?:”Camilo! È nuova?”
C:”Si, è la mia nuova ragazza”
?:”Ciao nuova ragazza” uno di loro mi si avvicinò per poi accarezzarmi la testa, aveva una voce maliziosa, cercai sempre di più contatto con il corpo di Camilo.
??:”Vieni a fare un giretto con noi?”
T/n:”Io non…”
C:”No, non è come le altre, non voglio che voi vi avviciniate a lei”
?:”Cami siamo amici! Tra amici si condivide tutto”
C:”Ho detto di no”
??:”Hey ma tu non sei quella ragazza a cui piace leggere? Non era la tua sfida di qualche anno fa?”
C:”Si…”
???:”Certo che sei diventata proprio carina, dai vuoi venire a fare un giro?”
T/n:”Io devo andare…”
C:”Basta, la state mettendo a disagio, andiamo T/n”
?:”Che cos’ha lei di tanto importante rispetto alle altre?”
C:”Ho intenzione di sposarla”
??:”Oh come sei diventato romantico Cami!”
T/n:”Camilo…”
C:”Si andiamo, ci vediamo”
???:”Spero che almeno sia brava a letto!” tutti e tre si misero a ridere, Camilo mi tirava via da loro, sembrava arrabbiato.

C:”Che idioti, non capiscono niente”
T/n:”Lasciavi che le tue ragazze andassero con loro…?”
C:”Si, non me ne importava molto…prima perlomeno”

Rimanemmo in silenzio per qualche secondo, arrivammo al vicolo che conduceva a casa mia.

Angolo me ;)
E FINALMENTE UN NUOVO CAPITOLO
Non scrivo dall’anti Cristo, quindi ho un po’ perso la stoffa HAHAHA
Comunque spero che questo capitolo vi sia piaciuto e byeeee 🤍✨

𝙸𝚝 𝚠𝚘𝚞𝚕𝚍 𝚋𝚎 𝚊 𝚜𝚑𝚊𝚖𝚎 𝚗𝚘𝚝 𝚝𝚘 {Camiloxreader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora