~Capitolo 24~

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P:”Camilo! Perché non mi hai detto che stavate assieme?!”
M:”Siete una coppia magnifica niños!” disse per stringersi le mani e portarsele al volto sorridendo.
Cosa rispondere? Cosa eravamo io e Camilo? Teoricamente lui stava ancora con Estela…quindi io sarei l’amante? Ma mi aveva rivelato il suo amore…era Estela l’amante?

C:”Vedi mami noi-“
T/n:”No no! Non stiamo assieme! Mamà….perché non andiamo a casa…? Sono un po’ stanca” lo interruppi, avevo paura. Paura della reazione di mia madre o di Pepa, paura della mia.
Mi guardò confuso, potevo leggere un po’ di delusione nel suo sguardo.

M:”Ehm…certo mi amor…allora vi auguro una buona serata”
P:”Anche a voi…! Spero verrete a pranzo da noi domani”

Camilo mi osservò per un attimo, misto di tristezza e delusione, che cosa avevo fatto…e…perché?

C:”Mami, non hai sentito T/n? Non stiamo assieme” l’aria si fece gelida, sulla testa della donna dal vestito giallo apparì una nuvola grigia.
T/n:”Camilo…io...” dissi con un filo di voce, non mi degnò di uno sguardo.
P:”Beh…però potreste venire lo stesso…in amicizia..?”
M:”Ci farebbe un immenso piacere..!”
P:”Tu cosa ne pensi T/n?”
T/n:”Oh…ehm…io sarei lieta di venire!”
P:”Benissimo! Allora a domani! Camilo, saluta!”

Il ragazzo andò di fronte a mia madre e le diede dei bacetti sulle guance.
C:”A domani señora”
M:”Anche a te Camilo” gli sorrise dolcemente.

Poi si mise davanti a me, il colore della sua pelle contrastava con il pallore della luna, i suoi riccioli erano accarezzati delicatamente dal vento generato dalla donna, i suoi occhi verdi bruciavano i miei ogni volta che tentavo di guardarli e le sue labbra…osservandole mi morsi il labbro: ne volevo ancora, volevo immergermi nuovamente in quell’aroma di vaniglia, scoprendo che ogni volta che lo facevo diventava più dolce.

M:”Perché non gli auguri anche tu la buonanotte niña?”
Ritornai in me, non mi ero accorta che avesse parlato o meglio, non avevo distinto le parole uscenti dalla sua bocca.

T/n:”Come?”
C:”Ho detto buonanotte T/n” mi aspettavo nomignoli o…señorita! Mi chiamava sempre così…era come se questa volta a scappare fossi stata io…
T/n:”Oh- si ehm…buonanotte Camilo” gli sorrisi, non ricambiò il mio sorriso. Si limitò ad andare in camera.

P:”Perdonatelo…io...”
M:”Sarà stanco…è stata una giornata dura per tutti”
T/n:”Già…”
M:”Beh, a domani Pepa!”
P:”A domani!”

Tornammo a casa, continuavo a chiedermi perché…perché lo avevo fatto…?
Avrei dovuto chiarire…domani lo avrei fatto! Si…insomma…lo avevo perdonato più di una volta, lo avrebbe fatto anche lui! Almeno era ciò che speravo…
Indossai la camicia da notte e mi infilai sotto le coperte, riuscì a prendere sonno solamente all’alba, quando le prime luci comparirono, dormì poche ore.
La mia mente era immersa nel rimorso, mi morsi la lingua più di una volta per ciò che aveva detto.

Quando finalmente riuscì a prendere sonno fui svegliata dopo poche ore da mia madre.
M:”Mi amor! Preparati! Ricordi che pranzeremo dai Madrigal?” bussava alla porta per svegliarmi, non ero immersa nel mondo dei sogni, più che altro mi trovavo in dormiveglia, mi svegliai con un acceleramento del battito cardiaco per lo spavento.

Notando che mancava la mia risposta entrò in camera.
M:”Mi amor? Oh- non credevo che stessi dormendo”
T/n:”No no…ero già sveglia! Stavo leggendo sai…Ehm..che ore sono? Giusto per curiosità…” dissi mentre cercavo un libro che potessi avere attorno, niente, non lasciavo mai libri per terra, ero molto puntigliosa riguardo l’ordine.

M:”È mezzogiorno…Tutto bene mi vida…?”
T/n:”Mezzogiorno?! Oh- nel senso…si lo sapevo…volevo solo vedere se eri attenta!” risposi sorridendo nervosamente mentre mi alzavo dal giaciglio per prepararmi, non credevo di aver dormito così tanto…

M:”Sicura di stare bene…?” mi toccò la fronte per controllare la mia temperatura.
T/n:”Certo mamà! Adesso lascia che mi prepari, non vorrai fare attendere i Madrigal!” le sorrisi e lei ricambiò uscendo dalla camera.

Mi feci una doccia veloce ed indossai uno dei miei vestiti.
Ero pronta per chiarire con Camilo! O almeno…lo speravo…
Un pensiero, per me agghiacciante, mi sorse in mente: e se per colpa mia Camilo non avesse lasciato Estela…?
No no! Me lo aveva promesso! Si…però…non ne ero sicura…
Rimasi a guardarmi allo specchio, e se non fossi abbastanza per lui?
Estela era una ragazza da occhi e capelli chiari, pelle quasi trasparente e fisico invidiabile. Ed io…? L’unica cosa di cui potermi vantare sarebbe la mie grande collezione letteraria però di certo non era ciò che ai ragazzi piaceva…

M:”Mi vida, possiamo andare?” bussò flebilmente alla porta per invitarmi ad aprire.
T/n:”Oh…sì certo mamà! Andiamo!”

Ci dirigemmo verso l’enorme casita, dove avremmo dovuto mangiare.
I bambini giocavano rincorrendosi, ogni mercante incitava gli acquirenti ad avvicinarsi alla propria bancarella, le strade erano piene di giovani donne della mia età che cercavano marito, c’era chi lo trovava: la chiesa non smetteva di suonare a nozze.

Arrivammo a destinazione, subito le porte si aprirono e noi ci catapultammo all’Interno.
Subito fummo accolte dalla famiglia, tutti tranne uno…dov’era Camilo?

Subito fui presa da parte, e come se mi leggessero nella mente, ricevetti le mie risposte.
I:”È in camera…non vuole vedere nessuno, ha saltato per fino la colazione”
D:”A proposito…perché lo hai fatto? Non ho dormito per colpa tua, continuava a ripetere ‘Perché dice che mi ama per poi fare così?’ o frasi del genere”

Realizzai che le potesse sentire tutto, di conseguenza sicuramente aveva ascoltato la conversazione dell’altra sera.
T/n:”Non lo so…devo parlargli”
I:”Non apre neanche a sua madre, non lo farà per te”

Angolo me ;)
Bene bene bene, questa sera ne uscirà un altro molto probabilmente.
Beh spero che questo capitolo vi sia piaciuto e byeeee 🤍✨

𝙸𝚝 𝚠𝚘𝚞𝚕𝚍 𝚋𝚎 𝚊 𝚜𝚑𝚊𝚖𝚎 𝚗𝚘𝚝 𝚝𝚘 {Camiloxreader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora