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PORKO POV
"ti voglio bene ricorda che loro non si accorgono di quanto tu sei fantastico" quelle parole mi rimbombavano in testa da quando se ne era andata.
lei mi aveva alzato il morale con quelle parole...mi sentivo meglio sinceramente.
mi guardai la mano con cui le avevo toccato la coscia, realizzando solo in quel momento cosa avevo fatto.
avevo perso la lucidità, l'avevo toccata e volevo approfondire quel tocco ogni volta che una parola usciva dalla sua cazzo di bocca.
mi misi una mano fra i capelli cercando di respirare regolarmente.
<<perdo la testa quando la vedo>> sibilai facendo entrare dell'aria fresca nei miei polmoni.

PIECK POV
bussai alla porta di quel maiale e un "avanti" mi invitò a solcarla.
non appena entrai lui era lì, seduto alla cattedra mi guardava mentre giocava con una penna a stick.
<<accomodati cara, anzi no no rimani la in piedi, ma chiudi la porta>> indico con l'oggettino che teneva in mano la lastra di legno dietro di me.
annuì sorridendo ma non appena mi girai verso la porta, uno sguardo di terrore avvolse la mia faccia.
la chiusi e mi rigirai verso il prof che mi stava squadrando.
<<bene allora noi dobbiamo recuperare il voto giusto?>> chiese aprendo la sua agenda.
<<si, ho studiato molto e->>
<<oh ma tranquilla non c'era bisogno che studiavi>> disse posando la penna e alzandosi.
<<ti piace il prosciutto?>> domando mettendosi davanti alla cattedra.
io scossi la testa in segno di no cercando di salvarmi ma lui sospiro.
<<oh che peccato, beh se vuoi la sufficenza nella mia materia, vieni qua>> ordino incitandomi ad avvicinarmi.
io rimasi bloccata dove ero a guardarlo shoccata.
<<forza piccola non ho tutto il giorno>> iniziò a fare segno col dito ed io continuai a non muovermi con le gambe che tremavano dalla paura.
<<ah fanculo>> il prof scattò in avanti ed io urlai.
una mano dalle dita grossissime si poggiò sulla mia bocca e l'altra andò a finire sulla mia natica sinistra.
<<come me lo ero sempre immaginato>> sibilo iniziando a palparmi il culo.
cercai di scalciare per liberarmi ma in cambio senti la serratura della porta suonare.
il prof mi trascinò fino alla cattedra sbattendomici sopra.
la sua mano non si tolse dalla mia bocca mentre cercavo di urlare per chiedere aiuto.
non ricordai più nulla, solamente le sue ruvide e sporche gesta sul mio corpo, la sua presa che mi stringeva i polsi facendoli scoppiare dal dolore, l'ansia e i sensi di colpa come se fosse colpa mia che venivano a galla e la sensazione di disgusto che scorreva in me.

<<lei è un pedofilo>> dissi alzandomi in piedi.
<<se lo dici a qualcuno, la vedi quella?>> indico dietro di me e vidi una telecamera che registrava.
<<il tuo video finirà ovunque>> rispose riallacciandosi la cintura.
<<lei...>> cercai di dire, ma le lacrime mi riempirono il volto.
<<esci da qui ora muoviti>> mi indico la porta ed io la solcai ancora piangendo e traballando, con lo zaino in spalla e gli occhi sgranati dalla paura.
entrai nel bagno delle ragazze e mi inginocchiai per terra davanti al water.
vomitai.
sentì qualcuno bussare alla mia porta, ma non dissi nulla.
<<Pieck sono io Annie! ti ho vista dal corridoio tutto ok?>> domando continuando a bussare.
<<dannazione vedi che apro la porta se non rispondi>> rimasi comunque in silenzio, e quando la porta si aprì davanti a me c'era Annie.
<<che ti è successo?>> domando guardandomi.
scoppiai a piangere di nuovo mettendomi le mani nei capelli.
<<lui...ha...>> cercai di dire fallendo.
la ragazza si piegò accanto a me e mi mise una mano sulla spalla come per trasmettermi coraggio, anche se fallendo.
<<lo ha fatto anche con me...>> una voce da fuori il bagno attiro la nostra attenzione.
una ragazza dai capelli biondi e gli occhi blu enormi sbucò fuori dall'angolo.
<<e non solo>> un'altra castana dietro di lei, e poi altre due.
<<io sono Sasha>> una ragazza si piegò davanti a me passandomi un fazzoletto.
<<non sei sola.>> disse facendomi un sorriso forzato.

non passai neanche da mio padre quel giorno, tornai subito a casa e mi ci chiusi dentro.
chiusi la porta a chiave e sbarrai tutte le finestre.
sali in camera mia e mi buttai sul letto, ancora sentivo le sue mani su di me e i sensi di colpa mi stavano assalendo, e se fosse stata colpa mia? avrei potuto benissimo fermarlo, ci sarei potuta riuscire, ma se quel video fosse finito online? che avrebbe detto la gente di me?
mi guardai i polsi, lacerati del metallo delle manette, che cercavo rompere invano.
come avrei fatto domani a nascondere quei segni?
scoppiai in un pianto isterico e urlai.

PORKO POV
il mattino seguente, uscì di casa di nuovo prima che i miei si svegliassero.
quando arrivai a scuola, vidi la classe vuota, senza Pieck quel giorno che dormiva sul banco, ripensai a quella ragazza e il bordo delle mie labbra si allungò in un sorriso.
la classe iniziò a riempirsi mentre io ero già seduto al mio solito posto.
mio fratello entrò in classe sbadigliando e si mise seduto accanto a me.
<<come stai?>> mi chiese appoggiando una mano sulla mia spalla.
<<bene tu?>>
<<bene>> ritorno a fissare il prof che adesso aveva iniziato a fare l'appello.
oggi avevamo alla prima ora il prof di storia, quello ciccione e barbuto.
guardai l'orologio, erano le 08:15 e ancora Pieck non c'era.
il prof iniziò a spiegare la lezione, probabilmente si era incantata a fissare il lago anche sta mattina.
ma quando vidi 08:45 inizia a preoccuparmi.
Marcel sembro notarlo e mi diede una pacca sulla spalla.
<<tranquillo magari non viene a scuola>> sussurro.
la porta della classe si aprì e da essa sbucò una chioma nera spettinata.
<<buongiorno scusate per il ritard->> la ragazza si bloccò non appena il suo sguardo si andò a scontrare con quello del prof di storia.
alzai un sopracciglio confuso e guardai entrambi, cosa era successo fra quei due.
<<buongiorno Finger, ancora in ritardo? non va bene signorina, alla prossima ti riconvoco nel mio ufficio>> la ragazza sembro diventare pietra e andò e sedersi al suo posto, le vedevo le spalle tremare, dovevo scoprire cosa stava succedendo.

<<buona giornata ragazzi>> il prof uscì dall'aula.
tutti si misero a parlare fra di loro e la ragazza silenziosamente si alzò e uscì dalla classe.
la segui in silenzio fuori dall'aula e la vidi entrare in bagno.
mi guardai attorno e scrutai dalla porta che non ci fosse nessuna ragazza a parte lei.
entrai dentro al bagno e sentì dei singhiozzi provenire da una delle porte.
bussai alzando un sopracciglio.
<<Annie va via>> la voce di Pieck.
aprì la porta e la vidi la in piedi ad asciugarsi le lacrime.
<<Annie ti ho detto- PORKO!>> salto in aria quando mi vide.
<<ma che ci fai qui questo è il bagno delle ragazze->> chiusi la porta alle mie spalle e entrai.
<<che è successo perché guardavi in quel modo il prof di storia?>> domandai avvicinandomi a lei.
la ragazza rimase immobile e mi guardò scioccata.
<<allora?>>
<<n-non posso dirtelo>> rispose cercando di uscire dal bagno.
<<Pieck...>> le afferrai il polso per bloccarla ma la sentì lamentarsi dal dolore e vidi il suo braccio contorcersi sotto la mia presa.
le alzai la manica e vidi un segno violaceo che le riempiva tutta la circonferenza del polso.
sgranai gli occhi e la guardai scioccato.
<<che cazzo ti ha fatto?>>
<<niente...lui, mi ha ricattata e...>>
<<e?>>
<<e ha fatto un video e ha detto che se lo dicevo a qualcuno...io...le sue mani sopra di me...no non ce la faccio>> iniziò di nuovo a piangere abbassando lo sguardo ed io la superai uscendo dal bagno.
<<PORKO NON FARLO!>> urlò la ragazza quando capì le mie intenzioni.
passai per il corridoio della scuola con gli occhi di tutti puntati addosso.
arrivai davanti alla porta del suo ufficio e con un calcio la aprì.
<<hey ma non si bussa ora?>> domando lui sbuffando.
mi fiondai su di lui e gli sferrai un pugno in piena faccia.
<<TU NON TI DEVI AZZARDARE! TU A LEI NON LA TOCCHI HAI CAPITO LURIDO PEZZO DI MERDA?>> urlai mentre il mio pugno gli spaccò la cartilagine del naso.
<<AIUTO!>> urlò lui in preda al panico.
<<elimina quel video, quel cazzo di video che hai fatto o giuro che vado dalla polizia>>
l'uomo non rispose ed io gli tirai un altro pugno.
<<GIURALO CAZZO!>> urlai sbattendoli la faccia contro la cattedra.
<<HEY RAGAZZO!>> un prof sbucò da dietro la porta.
mi guardai attorno e vidi il mobile con la telecamera.
l'afferrai e spalancai la finestra uscendo da quella.
<<HEY FERMO!>> i prof cercarono di prendermi ma non fecero in tempo perché in un secondo ero già fuori da scuola che correvo via con l'arma del delitto in mano.

&quot;𝘐 𝘨𝘰𝘵 𝘺𝘰𝘶&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora