23.

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PORKO POV

tra gli averi di Pieck, nel suo zaino che aveva con lei il giorno dell'incidente, ci avevo trovato un quadernino.
era lilla, decorato da scritte colorate e uniformi, proprio come piacevano a lei.
<<quello è il suo diario...>> mi voltai confuso verso la porta e vidi Annie, la in piedi a guardarmi.
<<lo scrive da quando era piccola e non l'ha mai fatto vedere a nessuno, neanche a me>>
<<secondo te dovrei leggerlo?>> chiesi alla ragazza.
<<non so se le potrebbe dare fastidio o no...è sorprendente>> borbottò l'ultima parola con stupore.
<<che cosa?>>
<<il fatto che sei sempre scontroso, tranne quando si parla di lei>>
<<io non sono scontroso>> sbottai guardandola male.
<<no eh>> alzò un sopracciglio.
<<senti dammi solo questo consiglio, dovrei dargli una sbirciata o no?>> chiesi mostrando il quaderno.
<<fai come ti pare>> la ragazza scomparve da dietro la porta.

guardai il quaderno e sospirando mi misi seduto accanto alla ragazza.
cosa potevo aspettarmi da una bambina che scrive sul proprio diario segreto.
presi la prima pagina e lèssi la data, aveva sei anni all'epoca, e si poteva vedere benissimo dalla sua scrittura disordinata e piena di scarabocchi.
<<caro diario...oggi ho visto la mamma diversa, non gioca più con me, come prima, rimane sempre chiusa in camera sua, ho provato a parlare ma lei mi manda via, ieri l'ho vista in bagno con una lametta in mano e la manica della maglia alzata...chissà cosa stava facendo>> guardai la ragazza confuso, argomentava abbastanza bene, cosa molto strana per una bimba di soli sei anni.
presi la seconda pagina e lèssi sempre a voce alta.
<<caro diario...oggi ho beccato di nuovo papà a fumare di nascosto dalla mamma, di solito si fuma solo una sigaretta al giorno, ma ora aveva finito un pacchetto, la mamma mi aveva spiegato che faceva male, ma allora perché lui continuava?>>

<<caro diario...la mamma si è rasata i capelli a zero, non capisco il perché, è sempre bellissima, amo tanto la mia mamma, ha detto che l'ha fatto per il suo bene, magari aveva solo caldo...>>

<<caro diario...la mamma è scomparsa, sono ore che la cerchiamo ma non si trova da nessuna parte, è uscita l'altro ieri e non è ancora tornata...papà ha paura, dice che non sa che fare, io rivoglio solo indietro la mia mamma>>

<<la mamma...non c'è più, prima abbiamo sentito un brutto odoraccio provenire dallo scantinato, mio padre è sceso a controllare e quando è risalito il suo volto aveva assunto una smorfia di terrore, mi aveva raccomandato di non scendere mentre saliva di sopra, ma io gli disobbedì, volevo solamente rivedere mamma...infatti lei era lì, era appesa dal collo alla trave del soffitto con la mia corda per saltare, il suo corpo...era malconcio, e sporco e tremendamente secco...quella non era la mia mamma, non poteva essere lei...>> alzai lo sguardo sulla ragazza, il suo volto era impassibile, non aveva assunto nessuna strana espressione, era sempre uguale a prima.
era possibile che una bimba di soli sei anni potesse scrivere o solamente pensare quelle cose...
andai avanti e vidi che alcune pagine erano vuote.
lèssi la data della prossima scritta, qui aveva dieci anni.
<<caro diario...papà mi manda sempre da dei dottori, mi fanno domande sulla mamma ma io non so mai cosa rispondere, in classe i miei compagni mi prendono in giro, perché per la festa della mamma, non ho portato il mio bigliettino a casa...ma io non so a chi dovrei darlo...e poi perché torno sempre sola a casa, mentre loro se ne vanno via per la mano con dei parenti...>>

<<caro diario...l'altro giorno ho sentito una discussione fra il dottore e mio padre...dicono che soffro di stress posto traumatico...o era post, non ricordo bene ora...che cosa sarebbe questo post?>> nel mentre che leggevo, la mia mano era sempre stretta in quella della ragazza.

&quot;𝘐 𝘨𝘰𝘵 𝘺𝘰𝘶&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora