14.

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PIECK POV
quella mattina mi risvegliai nel letto, nuda.
cercai accanto a me la figura che di solito si stendeva a destra del materasso ma non la trovai.
aprì gli occhi e vidi che la stanza era vuota, c'ero solamente io.
mi misi seduta con uno sguardo triste e mi allungai le coperte fino al petto.
ricordai cosa era successo dalla sera prima e spalancai gli occhi sorpresa, ah.
in camera in quel momento entrò Porko con in mano un piatto di pancake ancora fumanti.
<<buongiorno>> disse sbadigliando.
il ragazzo indossava solamente un paio di boxer, quindi i miei pensieri erano giusti, era successo veramente.
poggiò il piatto sulla specchiera per poter prendere uno dei tavolini che avevo per fare colazione a letto, e solo in quel momento vidi la sua schiena.
graffi rossi, gli percorrevano la pelle.
<<oddio ma ti ha preso un gatto?>>domandai mettendomi seduta per bene.
<<se quel gatto sei tu si>> rispose ridacchiando.
si mise seduto accanto a me nel letto poggiandomi il vassoio con il cibo sulle gambe.
<<hai preparato la colazione per me?>> chiesi sorridendo.
<<no questa è la mia tu ora scendi e te la fai>>
lo guardai male e lui rise di nuovo.
<<dai sto scherzando, te li ho fatti a te ovvio>> rispose sbadigliando.
<<mmmh grazie>> risposi addentando il cibo.

non appena finì di mangiare e posai il piatto per terra, il ragazzo si era addormentato di nuovo.
feci per coricarmi anche io con lui, ma il campanello interruppe i miei piani...aspetta...oh merda.
mi alzai in piedi velocemente cercando di non svegliare il ragazzo, andando alla ricerca della mia biancheria.
trovai solo le mutante e quindi presi una maglia blu notte che era poggiata sulla sedia indossandola.
capì che era di Porko dato la taglia.
stavo per scendere di sotto ma il mio sguardo si bloccò nello specchio del corridoio.
mi guardai le gambe, tutte avvolte da segni violacei, poi il collo, le braccia e quando alzai la maglia rimasi sorpresa guardandomi i fianchi.
<<cristo>> mi passai le mani sulla faccia sperando che in realtà fossero allucinazioni mattutine, ma così non era.
il campanello suonò di nuovo ed io corsi al piano di sotto.
quando aprì la porta dietro essa c'era Marcel con un altro zaino in mano.
mi squadrò confuso e quando realizzo spalancò gli occhi.
<<ah...oddio scusa, ho interrotto?>> domandò tutto rosso in viso.
<<oh no no tranquillo>>
<<beh presumo che non siate venuti a scuola per questo giusto?>> domando.
<<beh...si penso che non fosse il caso>>
<<effettivamente...Porko dorme?>> chiese il ragazzo.
<<si, è crollato>>
<<ah va bene, gli ho portato altri vestiti e cosette varie>> mi porse lo zaino che io afferrai.
<<grazie di tutto Pieck.>> rispose sorridendomi.
<<di cosa?>>
<<beh lo stai ospitando qui, senza nulla in cambio, lo tratti bene, gli dai cibo e un posto caldo dove dormire, non oso immaginare dove sarebbe andato a finire senza di te>>
<<di nulla Marcel>> un sorriso esplose nel mio viso.
<<va bene...allora io vado, digli che sono passato>> il ragazzo girò su i tacchi e scese le scalette.
<<si! a domani!>> chiusi la porta.
presi lo zaino e iniziai a trascinarmelo su per le scale, appena sveglia la forza mi abbandona completamente e tra un poco faccio anche fatica a camminare quindi.

entrai in camera e trovai il ragazzo abbracciato ad un cuscino.
sorrisi e appoggiai lo zaino a muro.
presi l'elastico che c'era sulla specchiera e mi legai i capelli mettendo in evidenza il collo.
sbuffai guardandomi allo specchio.
<<perché hai la mia maglietta?>> chiese il ragazzo aprendo gli occhi.
<<perché è venuto Marcel e non trovavo i miei vestiti, ti ha portato altre cose vedi>> indicai lo zaino e il ragazzo annuì.
<<aspe...Marcel ti ha visto con solo quella addosso?>> chiese improvvisamente.
<<beh si...c'è qualcosa di male?>>
<<si! tutto! non puoi farti vedere conciata così con solo quella maglia addosso da un altro ragazzo!>> si mise seduto stiracchiandosi.
<<ma è tuo fratello! e poi ci pensavi prima di usare la mia pelle come una tavola da disegno>> mi indicai i succhiotti sulle cosce.
lui si alzò in piedi sbadigliando.
<<appunto perché è mio fratello, hai praticamente le natiche di fuori, sai quanto risulti provocante così?>> si avvicinò a me ed io rimasi ferma con le braccia incrociate.
<<spero che tu non abbia guardato in basso perché credimi che i suoi jeans potevano risultare benissimo improvvisamente più attillati>> il ragazzo si bloccò davanti a me.
<<beh tu hai fatto e tu ti prendi le responsabilità>> sentì una mano finirmi sotto la maglia e giocare con l'elastico della biancheria.
<<beh tu non mi sembravi certo da meno, mi hai visto la schiena? ah per fortuna almeno queste ce le hai>> mollò il tessuto e si stiracchio.
rimasi bloccata a guardarlo con tutto il viso paonazzo dalla vergogna.
<<che c'è? non sono cose che io ieri non abbia visto o toccato>> uscì dalla stanza tranquillamente lasciandomi la ferma impalata a fissarlo.

uscì dal bagno vestita e preparata, avevo cercato di mettermi i vestiti più coprenti che avevo ma ancora rimaneva il collo.
mi sciolsi i capelli e iniziai a pregare che non si vedesse, almeno mentre fossi in giro.
scesi al piano di sotto dove trovai il ragazzo già vestito e preparato.
<<dove andiamo?>> chiese allacciandosi le scarpe.
<<vuoi venire con me?>> chiesi confusa.
<<beh perché no, allora?>> si alzò in piedi scroccandosi la schiena.
<<devo andare in banca a ritirare dei soldi...e a prendere delle medicine>> risposi grattandomi la testa.
<<ok, andiamo?>> si passò una mano fra i capelli mettendo in evidenza il suo bel faccino.
aprì la porta di casa e uscì fuori, il fatto che non avessi una macchina o qualsiasi altro mezzo era urtante.
sentì il ragazzo affiancarmi e iniziammo a camminare.
mentre passavamo sopra il ponte allungai il mignolo verso la sua mano, sperando avesse accettato il gesto.
non appena il mio mignolo sfiorò la sua mano il ragazzo la strinse nella sua tirandomi a se.

arrivammo davanti alla banca e sospirai entrando dalla porta, attraversai i monitor di controllo, insieme a me il ragazzo, e andai al balcone.
<<salve, vorrei prelevare dei soldi da questo conto>> passai un biglietto alla bancaria.
<<quanto?>> chiese masticando una gingomma.
<<1000.>>
<<mmh, contanti o assegno?>> continuò con quel rumore urtante.
<<contanti>>
la donna uscì dal bancone e andò in un angolino.
tornò con una busta in mano e prese i soldi mettendoli dentro.
scrisse qualcosa al computer e poi scosse la testa.
<<tesoro è quasi vuoto ti rimane solo qualche spiccio>> mi porse la busta ed io la presi in mano annuendo.
<<certo va bene>>
uscì dalla banca seguita da Porko e mi guardai attorno.
mi tirai la maglia nascondendo la busta di piccole dimensioni nel reggiseno.
<<ma che cazzo->>
<<sssh!!>> zittì il ragazzo sistemandomi.
<<andiamocene>> lo presi per mano e lo trascinai via.

<<ci può tornare utile una crema per le verruche?>> chiese il ragazzo guardando le mensole della farmacia.
<<no>> risposi confusa.
lui sbuffò andando avanti per cercare qualche altra cosa.
presi in mano degli anti dolorifici e cazzatine varie che avevo finito.
<<io ti aspetto fuori>> il ragazzo uscì dall'edificio col telefono in mano che squillava.
andai alla cassa e poggiai la tutte le scatole che avevo preso.
<<rifornimento?>> chiese la ragazza.
<<si, mi erano finite un po' di cose>> risi mentre prendevo il portafoglio in mano.
la donna iniziò a passare le cose per lo scontrino, e il mio sguardo andò a finire sullo stand dei preservativi.
presi un pacchetto al volo e lo poggiai velocemente insieme alle altre cose.
la donna li prese in mano e mi fece una faccia sbalordita.
<<wao...è sicura XL?>>
arrossì di colpo a quella domanda è annuì timidamente.
<<beh prendo anche questi>> presi una M e la poggiai sul banco.
<<beh, dotato>> la cassiera rise mentre passava sul nastro le scatole.
pagai velocemente e presi la busta, ma quando mi voltaì, trovai una vecchietta che mi guardava scioccata.
si fece il segno della croce ed io sorrisi imbarazzata.
quando uscì dalla farmacia, non vidi Porko inizialmente, mi guardai attorno e cercai il telefono nella tasca.
chiamai il numero del ragazzo, ma un cellulare accanto a me squillò.
<<scusami, ero andato a prendere una cosa>> teneva in mano un sacchetto.
<<ehm okey...cos'è?>> chiesi sporgendomi.
<<doveva essere una sorpresa ma ormai che lo hai scoperto>> tirò fuori dalla busta una scatolina e al suo interno si trovava una collana.
non era nulla di che, solo un ciondolo a forma di goccia d'acqua.
lo presi in mano e vidi delle sfumature dal blu all'azzurro bellissime.
<<mi ha ricordato te...sai per il fatto che ti metti sempre a guardare il fiume...e i colori sono simili>> il ragazzo s'imbarazzo ed io sorrisi abbracciandolo di colpo.
<<grazie è bellissima!>>
quando mi staccai la misi subito e sfoggiai un sorriso di gratitudine.

PORKO POV
mi sorrise, con un bellissimo sorriso, che bella che era.
ricambiai il gesto debolmente e la ragazza mi prese la mano.
<<torniamo a casa che si sta facendo tardi>>
iniziò a camminare, i capelli scuri le svolazzavano per via del vento.
guardai il suo volto visto di profilo, mi veniva voglia di mangiarla per quanto era adorabile.
<<c'è qualcosa che non va?>> chiese improvvisamente.
<<cos-...no>> gli tirai la mano avvicinandola a me e circondandola con il braccio.
la ragazza ridacchiò ed io le lasciai un bacio sulla testa.
sei stupenda, avrei voluto dirle, ma mi limitai a stringerla fra le mie braccia.
in fondo solo averla vicino mi faceva felice.

&quot;𝘐 𝘨𝘰𝘵 𝘺𝘰𝘶&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora