Circa sei anni dopo la nascita di Kate
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«Mamma, perché sei venuta? È per Lucky?» Kate aveva camminato per i corridoi della sua scuola al seguito di Julia, che era passata a prenderla a metà mattinata, interrompendo la lezione di matematica. L'aveva sentita parlare con la maestra e dirle che un parente stava male. Ma loro non avevano parenti di sangue: tanti zii, e molti amici, ma parenti proprio no. E Lucky, il golden retrivier, era rimasto alla villa di zio Charles già da alcuni giorni. Fu colta da un presentimento bruttissimo. Sprofondò le mani nelle tasche del piumino d'oca, giustamente allarmata.
«Sali in macchina, tesoro» Fenice aprì lo sportello del suo fuoristrada, oggetto di ammirazione da parte dei compagni della scuola pubblica del quartiere dove lei e Clint avevano iscritto la figlia, per via del disegno dell'uccello realizzato da Poe.
«Dimmelo» la ragazzina, sei anni appena compiuti, era molto intuitiva. Posato a terra lo zaino, e un piccolo arco viola, le si era rivolta con fare adulto. La treccia alla greca che Julia le aveva acconciato al mattino si era aperta, lasciando sfuggire alcune ciocche scure sulle guance. Una tuta da ginnastica blu scura con l'emblema della scuola era ravvivata da un paio di toppe colorate attaccate a caldo sulle ginocchia, ovviamente a forma di dardo, che lei toccava, giocando con i bordi ruvidi.
«Sì, Lucky sta molto male; ti sono venuta a prendere perché papà e io volevamo che lo salutassi per l'ultima volta. Zio Hank e zio Bruce lo aiuteranno ad andare nel paradiso dei cani, così non soffrirà più» mise in moto, cercando di rimandare in trachea il singhiozzo che le era salito in gola.
Il golden retrivier aveva un tumore maligno, scoperto da più di un anno, e a nulla erano valsi i trattamenti a cui era stato sottoposto nel laboratorio di Hank da quest'ultimo e da Bruce.
«Mamma, non piangere, ti prego» Kate prese un fazzolettino di carta da un pacchetto nel cruscotto e glielo passò. Una lacrima era scesa sulla gota della bruna. Lei l'aveva tolta con le dita, asciugandole sulla stoffa dei jeans.
«Scusa, tesoro» accelerò, sperando di poter abbreviare il tragitto fino alla scuola dove il Falco le aspettava.
Tornato da una missione con gli Avengers e gli X-Men, era rimasto a dormire lì, dato l'aggravarsi delle condizioni del cane e poi l'aveva chiamata, perché era giunto il momento, secondo Banner.
«Sai, Kate, purtroppo Lucky non ha la capacità di autoguarigione» nel corso del tempo la figlia aveva manifestato un'ulteriore abilità derivante dalla sua mutazione.
Oltre alla telecinesi, la capacità di autocurare le proprie ferite, che Barton aveva scoperto durante un giro in bicicletta a Central Park, circa sei mesi prima.
In sella alla bici rosso fiammante ultimo modello regalatale da Stark, Kate aveva cercato di superare Clint lungo una discesa in cui il brecciolino le aveva fatto perdere il controllo del mezzo.
A causa della caduta, il ginocchio destro, scoperto sotto i pantaloncini corti, era abraso profondamente e l'arciere aveva deciso di controllare bene la sbucciatura, dopo averla pulita con l'acqua della fontanella più vicina. Con la bambina in braccio, in preda al pianto per il dolore e lo spavento, aveva visto coi propri occhi la pelle rimarginarsi. I tagli erano scomparsi, la cute era tornata vellutata e nivea.
Kate si era calmata, ma, tornata a casa, non aveva saputo spiegare né a lui né a Julia come avesse fatto «L'ho fatto e basta, sentivo dolore e ho pensato che volevo stare bene. Tutto qui».
Il Falco, razionale come al solito, le aveva proposto una prova di coraggio, subito accettata, e le aveva pizzicato il polpastrello dell'indice con la punta di una delle sue frecce. La bambina, fatta una smorfietta, aveva replicato il gesto mentale di autoguarigione, chiudendo immediatamente la piccola ferita, felice di aver compiaciuto il papà.
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Il Falco e la Fenice
FanfictionUn sogno rimasto in un cassetto per molti anni oggi viene fuori: un crossover fra X-Men e Avengers. Le due squadre degli X-Men e degli Avengers vengono invitate a una collaborazione per unire le forze contro possibili nemici dai poteri e dalla prove...