Capitolo 21 Di ferite profonde e di cure d'amore

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Circa dieci anni dopo lo scenario dell'ultimo capitolo

«Brava, Shadowcat» Julia lodò la propria ex allieva prediletta, diventata sua assistente in aula alla scuola di Xavier, a seguito della laurea.

La giovane aveva attraversato un muro, liberandosi dalla scia di un avversario particolarmente ostico che l'Uomo di Ghiaccio aveva congelato, temporaneamente.

Kitty Pride e Bobby Drake erano componenti della squadra degli X-Men a tutti gli effetti e il loro apporto si era rivelato particolarmente prezioso. Carne fresca, aveva sottolineato in senso positivo Stark, lamentandosi che per gli Avengers non vi fosse, viceversa, un facile ricambio generazionale. Aveva registrato una stanchezza mentale e anche fisica, soprattutto per Clint. Banner era loro coetaneo, ma la forza di Hulk lo rendeva sempre abile e arruolato come un ventenne. E l'armatura di Iron Man aiutava Tony stesso a difendersi ancora eccellentemente.

Per l'arciere era differente. Aveva festeggiato da poco il mezzo secolo, ma nonostante gli allenamenti costanti e la muscolatura guizzante, i segni del tempo erano evidenti. Lo aveva osservato soffiare sulle candeline della torta, scelte da Kate nel colore viola, accanto a sua moglie. Julia era di sette anni più giovane e i suoi poteri in battaglia facevano la differenza, come quelli degli altri mutanti, del resto. Senza contare il problema dell'udito del collega, peggiorato notevolmente. L'amico sentiva grazie a un apparecchio acustico più sofisticato, ideato per lui da Bestia.

«Tua figlia sarà il nuovo Occhio di Falco? Appenderai l'arco al chiodo?» Charles l'aveva schernito, in quella specifica circostanza, perché la giovane Barton, sedicenne, era arrivata a un livello di qualità pari al padre, a dire dei compagni di lavoro con cui continuava a esercitarsi.

«Tu che dici, Lucky?» l'arciere aveva evitato di rispondere, lasciando l'ultima parola al cane, che aveva abbaiato contro Xavier. Il golden retrivier, a differenza del proprietario, era più che in forma. Il metabolismo rallentato gli aveva donato una sorta di eterna giovinezza.

«Fate attenzione, entrano dalla porta di destra» dall'alto Tony segnalò, con l'auricolare, il gruppo di terroristi mutanti che li attaccava.

Il Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra ospitava un evento di portata mondiale, il cui scopo era stato tenuto segreto fino all'ultimo momento, la conferenza stampa del presidente dell'organizzazione. L'ingente servizio d'ordine era stato supportato sia all'interno sia all'esterno dell'ufficio dagli Avengers e dagli X-Men. Avevano tenuto a bada la folla composta da umani e da mutanti fino all'annuncio vero e proprio, che aveva scatenato un inferno: l'invenzione di un siero in grado di annullare le mutazioni, che sarebbe stato somministrato a coloro che ne avessero fatto richiesta.

«Un vaccino su larga scala per curare la nostra malattia» Fenice aveva commentato amaramente, verso il marito. I capelli lunghi, portati sciolti come quando si erano conosciuti, presentavano dei rari fili bianchi che l'interessata non aveva ancora coperto con una tinta. Gli sguardi innamorati del Falco colmavano i piccoli cambiamenti naturali dovuti alla maturità: si sentiva sempre bellissima.

«La cosa che mi infastidisce è l'incoerenza. Se hanno bisogno, chiamano i mutanti per essere difesi ma poi li vogliono far mettere in fila per somministrare loro la cura» usò la parola con cui il siero era stato presentato e prese una freccia dalla faretra, con il pensiero a Kate.

«A casa ne parleremo sviscerando l'argomento, Clint, ora concentriamoci sul lavoro» pronta, la bruna confermò le sue stesse paure. La loro figlia conduceva l'esistenza normalissima di un'adolescente, dividendosi fra scuola, amici e tiro con l'arco, la sua passione. I paletti mentali nella sua mente erano rimasti lì, fermi, e lei e il marito non ne avevano più discusso con la ragazza, soltanto fra loro, ipotizzando che la scelta migliore fosse riuscire a non far emergere il potere di guarigione. Le altre abilità di Kate, la telecinesi e l'autoguarigione - probabile fonte di una vita eterna data la similitudine del suo dna con quello di Miriam e Logan - erano utilizzate molto poco nella vita di tutti i giorni.

Il Falco e la FeniceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora