Capitolo 28 Di un primo bacio e di un sospettato voltafaccia

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«Tua madre è fantastica, Matias; esistono tanti mutanti che manipolano il ghiaccio ma sculture come le sue sono da veri professionisti, mai visto niente del genere» Warren durante la cena aveva costretto Nives a creare ghiaccioli di ogni forma che gli era venuta in mente e aveva smesso soltanto al terzo bicchierone di Coca Cola. Era affascinato dalla perfezione dei dettagli dei pezzi di ghiaccio.

«I proiettili sono stati i migliori o quasi» Matias ridacchiò, servendo un'ulteriore tazza di tisana ai suoi due ospiti. In pigiama, si erano seduti a terra sul tappeto posto davanti al camino ancora acceso «Almeno stavolta ha evitato di creare frecce come quelle usate da te e Clint».

«L'ultima volta papà si è offeso a morte, erano più belle delle sue, lo giuro» Kate portò la mano alla bocca, al ricordo. Lei e il Falco continuavano ad allenarsi anche in vacanza in North Carolina, in uno spazio messo a disposizione da Poe nella struttura adibita per il restauro delle auto d'epoca e l'italiana si era esibita centrando più bersagli dell'arciere con i dardi di ghiaccio.

«Hai idea di dove i tuoi vogliano portarti?» il giovane Dameron lo chiese pentendosi immediatamente «Scusa, se ce l'hai non dirla, ne va della nostra incolumità. Di tutti».

«Sì, una mezza idea» almeno aveva potuto indossare abiti suoi, che lasciava nel cottage da un anno all'altro e per la notte un pigiama composto da camicia a maniche lunghe e pantaloni in satin rosa con motivi stampati a golose ciliegie, dalla linea comoda.

Passando la mano fra il manto biondo, Warren formulò un'ipotesi in precedenza celata «Potreste venire nelle Terre Selvagge, Erik vi accoglierebbe a braccia aperte» la bloccò con la mano aperta per terminare prima della replica «Quello che è successo a Ginevra preoccupa pure me, l'avversione di Magneto per Clint e la possibile formazione di un esercito. Vedi posti migliori di una nazione di soli mutanti per nasconderti?».

«Lehnsherr non vorrebbe usare il potere di Kate e farsi guarire da lei se fosse ferito o malato, oppure se lo fossero dei mutanti a cui tiene? E vorrebbe qualcosa in cambio dell'ospitalità? Che Julia, Kate e Clint si unissero al suo fantomatico esercito e combattessero gli umani o gli ex colleghi?» l'ingegnere, scevro da astio e acredine, pose delle questioni irrisolte. In rete e sui social aveva letto molto dello stato di Erik: i racconti su Pietro Maximoff e il pirocineta giapponese presenti all'assalto al centro vaccinale lasciavano immaginare un inasprimento di condotta verso il genere umano.

Warren rifletté, sorseggiando la tisana. Il gusto del rooibos e della cannella erano addolciti maggiormente dal miele di acacia, i biscotti a forma di ferro di cavallo accompagnavano le chiacchiere della merenda notturna «Probabile ma almeno Kate non sarebbe sottoposta a esperimenti scientifici e nessuno le inietterebbe la cura a sua insaputa o contro la sua volontà».

«Ehi, maschioni, sono qui, parlate di me» lei si urtò, sentendosi esclusa dalla conversazione.

«Vi mostro delle foto pubblicate su Instagram» il display dello smartphone di Matias dalla galleria di foto scaricate svelò scatti di elementi delle teste di cuoio statunitensi con fucili dal singolare caricatore. L'ingrandimento ne chiarì il contenuto: fiale di materiale trasparente, vetro o plastica, riempite di un liquido azzurrino.

Kate si mordicchiò il labbro inferiore, rammentando il discorso di Angelo della sera prima «Sono come i fucili usati nei safari o allo zoo per sedare gli animali, solo che per i mutanti non sarebbe una sedazione temporanea ma la perdita delle abilità. Ho usato poco i miei poteri, per l'educazione alla convivenza con umani che non ne possedevano, è stato uno degli insegnamenti dei miei genitori. Perdere la mutazione non sarebbe un trauma per me. Ma non riesco a immaginare mia madre o zio Charles senza poteri».

«Già».

Julia e Clint nel cottage limitrofo erano impegnati in medesime riflessioni.

«I federali hanno perquisito casa nostra, il quartier generale degli Avengers, la X-Mansion. Il Presidente ha chiamato Steve e Xavier, accusandoli di avergli omesso l'esistenza di una mutante col potere di Kate. Il che è vero» steso sul letto matrimoniale, completamente vestito e pronto per entrare in azione, il Falco aveva gli occhi coperti dal braccio destro, l'arco e la faretra con le frecce deposti ai piedi del letto. Innumerevoli servizi e pareri di tuttologi che sprecavano fiato sulla natura del potere della figlia, teorie di statistici attuariali e grafici di sovrappopolamento del pianeta a causa delle guarigioni riempivano i canali televisivi di ogni nazione, in un'abbondanza terrificante. Il loro peggior incubo era diventato realtà.

Il Falco e la FeniceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora