1. L'inizio di tutto

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Cosa decidi di essere? Un folle credulone o un saggio diffidente?

Desideri conoscere la verità?

NO

***

Era iniziato tutto così. Nanà non aveva riflettuto neanche un momento se fosse giusto o meno schiacciare sul pulsante verde lampeggiante con la scritta bianca SI.

Proprio come i suoi capelli, si era ritrovata in un mondo che apparentemente era fatto di bei boccoli, morbidi e lucenti. Infatti all'inizio sembrava bello, semplice e a volte anche divertente. Ma più avanti, andando più in profondità, lì sotto la nuca, aveva trovato i nodi. Erano ben nascosti ma piano piano ne scorse sempre di più. Le storie, quelle poche che aveva risolto, diventavano sempre più complesse e altalenanti, proprio come i suoi nodi difficili da sciogliere, non sapevi mai in che punto si trovassero finché non ci mettevi una mano.

Di solito usava un po' di balsamo per ammorbidire quei riccioli ribelli ma lì, fino ad ora, non ne aveva scovato neanche un po'. Nessuno era disposto ad aiutarla, qualche volta aveva combattuto al fianco di giovani viaggiatori ma, una volta compiuta la missione, sparivano. Non sapeva se fosse per il suo carattere o perché semplicemente lì erano abituati tutti ad essere indipendente. La seconda, però, era poco probabile dato che qualche volta aveva visto da lontano gruppetti combattere insieme quindi no, presumeva che la voglia di fare da sé e l'indipendenza non fossero il centro del problema.

Indipendenza. Una gran bella parola. Indipendenti, però, non voleva dire farsi ammazzare piuttosto che farsi aiutare. Quella non era indipendenza ma superbia. E ne aveva conosciute anche parecchie di persone superbe lì in mezzo! Molti erano convinti che ce l'avrebbero fatta benissimamente da soli, senza nessuno intorno. Ma Nanà era sicurissima che invece non fossero mai arrivati alla fine di quell'inferno.

Forse solo uno ci era riuscito, nessuno le aveva mai risposto alle curiosità su quel giovanissimo viaggiatore ma la riccia sentiva che, se il suo nome era così conosciuto, doveva essere uno dei più bravi, se non il migliore. Veniva chiamato il principe delle rondini. Ma a pensarci bene anche quella poteva essere una storiella inventata dagli Dèi per incuriosire noi sciocchi umani.

A volte chiamava tutta questa storia gioco ma non poteva essere chiamata così una guerra tra Dei. In quel modo sminuiva la follia e il rischio di avere delle divinità arrabbiate che si scagliassero contro chi era più debole.

Diciamo che lo aveva accettato, aveva premuto quel sì e l'unico obbiettivo davanti ai suoi occhi era concludere tutte quelle prove e tornare a casa dai suoi genitori.

Viveva con la costante paura di non farcela, erano tante le voci che giravano sui molti viaggiatori scomparsi dopo aver fallito la missione.

Quel semplice SI pulsante l'aveva risucchiata in una faida pericolosa tra Morfeo, Fobetore e Fantaso, nonché fratelli e, da poco, nemici. I tre avevano in comune il nome di "Dei dei sogni".

Quando erano alleati ognuno aveva il suo ruolo nei sogni degli umani:

Morfeo, con le sue ali, si muoveva silenzioso vicino al dormiente e, toccando con dei petali di papavero gli occhi di chi era addormentato, riusciva a riprodurre nei sogni la forma della persona. Per questa sua caratteristica era chiamato modellatore.

Fobetore, padre degli incubi, si occupava principalmente di fare apparire le figure di animali e, a volte, quando cercava divertimento, faceva comparire bestie e mostri, spaventando i poveri esseri umani.

Infine Fantaso, l'onnipresente, che era presente in qualsiasi luogo perché senza di lui i sogni non avrebbero un paesaggio dove riprodursi né tantomeno ci sarebbero oggetti inanimati come spade o a tazzine da caffè o macchine e così via.

Il Principe Delle Rondini // Hwang HyunjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora