9.2: Prime minacce

21 3 0
                                    

"Osteria dei quattro gatti...sembra un bel posticino per mangiare"

"E chiacchierare"

Minho e Hyunjin, da poco entrati nella storia, si guardarono attorno incuriositi. Il luogo era così piccolo che poteva contenere massimo quindici persone. I tavolini, tondi e grigi, erano divisi in due file da tre mentre le sedie erano disposte una di fronte all'altra, due per ogni tavolo. Le pareti erano di un arancione pastello e dagli angoli pieni di muffa e crepe.

I due si diressero verso il bancone in legno scuro e salutarono l'anziano barista alle prese con un bicchiere da asciugare.

"Buongiorno signore, è possibile mangiare?"

"Certo, accomodatevi pure"

Dopo aver ordinato, iniziarono a fare domande al signore ma alle terza risposta si guardarono scocciati.

Minho fu il primo a dire ciò che entrambi pensavano.

"Hai notato come eviti di rispondere alle nostre domande?"

"Si... non si fida di noi. Se solo ci fosse stata Nanà con i suoi sorrisi e la sua parlantina ...lei riusciva a mettere a suo agio tutti"

Hyunjin non si spiegava come avesse fatto senza di lei fino a quel momento, il suo innato talento nel farsi amare e consigliare da tutti li aveva aiutati tantissimo. A partire dalle parole confortanti che aveva rivolto alla coccinella e alla mamma di Allys, a come si fosse avvicinata alla coppia di neosposini con modi dolci e rassicuranti. I suoi sinceri modi di fare colpivano in positivo la gente.

"Amico torna alla realtà. Parlagli e cerca di spillargli qualcosa"

"Minho ma hai visto come mi ha guardato quando sono entrato? È sbiancato come se avesse visto il diavolo"

"E ci credo! Ti sei vestito come un poliziotto!"

Hyunjin ebbe il colpo di genio e si alzò per raggiungere il signore.

"Io sono Hyunjin e lui è...non importa in realtà chi siamo ma chi non siamo sicuramente"

Minho, sentendo le parole confuse del più piccolo, chiuse gli occhi disperato, pronto già ad essere cacciato fuori dal locale.

"Cosa vuole dire, giovanotto?"

"Voglio dire che non siamo guardie di quel certo vostro Re, Gasteto...Gastuto, no no Gastone! So che vedendo due ragazzi così seri ha poco da fidarsi ma siamo qui per aiutarvi, siamo viaggiatori e non potremo uscire finché non risolveremo il caso"

"Ma come posso esserne certo?"

"Mi guardi attentamente e capirà"

Minho, più curioso che mai, allungò il collo per spiare meglio Hyunjin. Un vento gelido arrivò dritto al petto leggermente scoperto dalla camicia del ragazzo mentre i capelli di Hyunjin iniziarono al alzarsi ad ogni folata. Proprio in quel momento suonò il tintinnio della porta d'ingresso quindi si girò a guardare chi fosse entrato.

Quando Minho tornò con lo sguardo sui due tutto era tornato alla normalità, solo due cose istillarono il dubbio in Minho: le grida sorprese del vecchietto e il fatto che non ci fosse una finestrella da cui potessero essere arrivate quelle folate.

"M-MA ALLORA LE-LEI-"

Dopo essersi scambiati due parole, Hyunjin tornò dal più grande con un sorriso vittorioso.

"Ce l'ho fatta! Nanà non crederebbe ai suoi occhi. Chissà cosa sta facendo...se Felix sta mantenendo le dovute distanze..."

"E se anche non le mantenesse?"

Il Principe Delle Rondini // Hwang HyunjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora