11: NEO(litigi)

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Quando tornarono dai due compagni avevano vestiti e capelli incollati alla pelle e le guance rosse e fredde ma nulla era più imbarazzante dei loro silenzi. Nessuno osava proferire parola, c'era solo un'intesa di sguardi tra Felix e Minho che decisero di allontanarsi e uscire fuori di lì per preparare qualcosa di buono per tutti.

Hyunjin si alzò e prese un asciugamano per i capelli quando notò che Nanà tremava dalla testa ai piedi. Era preoccupato si prendesse un malanno e, fingendosi indifferente, le lanciò un asciugamano. .

"Copriti, non voglio malati che mi intralcino i piedi"

Nanà rimase sconvolta dal suo comportamento, non riusciva a capacitarsi che fosse ritornato lo stesso ragazzo che aveva conosciuto la prima volta. Anzi no, ora era molto peggio!

Quella volta mostrò almeno preoccupazione nei suoi confronti quando vide delle piccole ferite sulle sue mani e le curò con attenzione...

Sembra passata un'eternità...

"Non ti preoccupare, riandrò con Felix in missione. È molto più forte di te, sai? Ed è un vero gentiluomo!"

Questo ferì il suo orgoglio così tanto da smuovergli qualcosa dentro. In due falcate la raggiunse e diminuì le distanze, era geloso ma non lo avrebbe mai ammesso a sé stesso.

Lui? Geloso di Felix? Lui era uno schianto, era sempre stato il più popolare e ricercato della scuola. A scuola le ragazze parlavano solo di lui e facevano guerra a chi doveva mettersi nel banco più vicino a lui. Perché mai dovrebbe essere geloso di un ragazzo chiuso e timido come lui?

"Più forte di me? E in cosa esattamente? Un ragazzo magrolino così può al massimo difendere una formica"

Lei sbatté la sua fronte contro quella del ragazzo e si morse il labbro per non urlare come una bambina.

Cavolo se faceva male!

Quando andava all'asilo si difendeva sempre così contro i bulletti.

"Perché lo hai fatto? Ahia"

"Distanza di sicurezza!"

E con questo la conversazione si chiuse.

Hyunjin uscì dalla porticina del pullman e si massaggiò la fronte.

Sicuro si sarebbe fatto un bernoccolo bello grande!

Felix gli sorrise come un angelo e lo invitò a raggiungerli.

"Hey Hyunjin! Ci aiuti a cucinare la carne?"

Annuì soltanto e si mise all'opera. Ma i suoi pensieri erano altri.

In cosa era più forte Felix?

***

"Questo è per te... questo per te...e questo per te!"

Felix mise nel piatto di ognuno un pezzetto di carne che aveva appena finito di cucinare.

"Lix grazie!"

"Sei un tesoro!"

Minho guardò il piatto ancora vuoto del suo amico e gli chiese di fare cambio posto altrimenti non avrebbe mangiato nulla

Era sempre stato così. Sin da quando lo conosceva. Minho si era accorto che ogni volta offriva sempre tutto a tutti e spesso dimenticava se stesso.

Era troppo generoso a suo avviso.
Le prime volte se ne era anche approfittato ma poi la notte lo sentiva borbottare di avere fame e scattò in lui un istinto di protezione.

"Non hai mangiato nulla! Come sempre ti devo servire io!"

Nanà gli pizzicò le guance e lo avvicinò a sé.

"Felix, sto scoprendo così tanti lati di te che adoro però essere troppo generosi non va neanche bene. Si finisce per dare troppo agli altri e rimanerci male"

Così dicendo, diede un'occhiata veloce a Hyunjin che li stava già guardando.

Entrambi cambiarono velocemente visuale.

"Nanà?"

Disse Felix esitante.

"Dimmi"

"Ti va di fare una passeggiata?"

Prima che Nanà potesse rispondere parlò Hyunjin.

"No"

Minho guardò con pena nella direzione di Hyunjin. L'aveva volutamente allontanata da sé ma cercava ancora di tenerla protetta sotto il suo manto.

Avrebbe tanto voluto rivelare tutto a Nanà ma sapeva che non poteva perché altrimenti la strega avrebbe capito tutto e il piano sarebbe fallito con la probabile morte di Nanà.

"Si ragazzi, non aggiratevi da soli qui intorno. È pericoloso"

Felix non poté che concordare.

D'altronde quella non era la realtà ma un mondo fittizio pieno di difetti e pericoli di ogni tipo.

"Avete ragione, Nanà ti prometto che faremo una passeggiata appena tornati nel mondo reale. Dove abiti?"

Hyunjin rise sotto i baffi quando notò che Nanà non lo stava ascoltando minimamente.

Il suo unico pensiero fisso era lo spilungone e così fece La domanda, guardando unicamente lui.

"Siete preoccupati che ci possa succedere qualcosa?"

"Tss... semplicemente voglio andare a dormire e non mi va di essere disturbato quando troverete tutto chiuso"

Le speranze della ragazza si spezzarono in un secondo. Di solito aveva un carattere forte ma la delusione che le aveva dato hyunjin era così grande da lasciarla stordita.

Perché non le rivolgeva più attenzioni?

Perché le parlava così freddamente?

Aveva fatto qualcosa di male? Lo aveva ferito in qualche modo?

"Io vado, ho sonno"

Queste furono le sue ultime parole, poi si alzò e si chiuse dentro il pulmino.

Minho, che aveva assistito a tutta la scena, poté solo guardarlo male e dirgliene quattro.

"Felix ti tappi un secondo le orecchie? Bravo. Pensi di ottenere quello che vuoi? Ormai è troppo tardi, dovevi pensarci prima di iniziare tutto"

Hyunjin capì e cambiò soggetto per non far capire nulla alla strega.

"Lo so, dovevo lasciarla stare. Ormai ho acidità e neanche l'acqua risolverà il problema. Ecco io...Mi ha travolto e non ho potuto fare a meno di innamorarmene...e...mangiarla tutta...la carne"

Minho sbarrò gli occhi, non credeva avrebbe mai avuto il coraggio di rivelare i suoi sentimenti.

"E ora che farai?"

"Cercherò di allontanarla, non voglio più mangiarne. Farò finta che non esista e mangerò più verdura possibile"

Minho lo guardò contrariato ma non poteva neanche controbattere.

Forse avrebbe fatto lo stesso.

Felix in tutto ciò aveva sentito senza capire e si intromise nel discorso.

"Si beh...anche per me è stato amore a prima vista. La carne di manzo è la migliore ma anche il pollo fritto era magnifico"

Hyunjin e Minho si guardarono sconcertati, cercando di capire se avesse capito il gioco di parole o se semplicemente fosse troppo ingenuo.

Sicuro la seconda.

Il Principe Delle Rondini // Hwang HyunjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora