7: Altruismo o Egoismo?

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Non appena si chiusero alle spalle la porta d'uscita della storia, i due ragazzi tirarono un sospiro di sollievo e si tranquillizzarono.

Nessuno più li avrebbe disturbati!

Come sempre una stanza lunga gli si presentò davanti, dei ciottoli ai due lati indicavano il percorso che avrebbero dovuto percorrere per giungere alla prossima missione. La sesta.

Nanà, ormai neanche più sorpresa, prese con le mani una caramella che le stava volando davanti al viso e lesse cosa c'era scritto sopra: liquirizia.

"Dici che posso mangiarla?"

"Dico proprio di no"

Così decise di lasciarle riprendere il suo viaggio, a malincuore. Si perché amava la liquirizia, sapeva di non potersi fidare di quella roba ma una piccola speranza le nasceva sempre alla vista di quelle zuccherose e colorate pillole della felicità.

"Sei un tipo più da cioccolata o da caramelle?"

"Sono più il tipo da frutta, tanta frutta"

"Tss...noioso"

Sussurrò Nanà

"Hai detto qualcosa?"

"No no nulla, muta come un pesce"

Nel frattempo la riccia iniziò a scorgere un pulmino bianco con una striscia giallo ocra centrale. Ispirava tanta sicurezza perché era la cosa più pulita e ben messa in mezzo a tutto quel caos.

"Forse abbiamo trovato il mezzo per noi"

"Lo hai adocchiato anche tu allora..."

Aumentarono la velocità dei passi e in un lampo si ritrovarono ad entrare nel mezzo.

Dire che dentro fosse il caos era dire poco.

La prima cosa che sentirono fu una forte puzza di chiuso, poi sentirono un leggero sentore di sangue ma non riuscivano a capire se se lo stessero immaginando o meno.

Mentre Nanà cercava una torcia per vedere meglio cosa ci fosse dentro, qualcosa si attaccò alla gamba di Hyunjin e iniziò a salire sempre più su.

Sentiva che quella cosa con i suoi artigli lo stava graffiando per tutta la lunghezza della gamba.

Sguainò la spada e la luce della lama illuminò il piccolo esserino che lo guardava impaurito.

"Miaoo"

In quel momento Nanà accese la luce e si spaventarono alla vista di altri 20 paia di occhi luminescenti fissi su di loro. Una decina di gatti, ben messi quindi sicuramente curati da qualcuno, sedevano chi sul sedile, chi per terra, chi sul volante.

"Quanti...quanti gatti, wow..."

Nanà si girò a guardare Hyunjin quando, non ricevendo nessuna risposta, lo vide intento a muovere bruscamente il piede per fare staccare la palla di pelo bianco.

"Scendi giù! Solo Kkami può fare di me quello che vuole, via! Sciò sciò!"

Il gatto scese e scappò via in un angolino buio del pullman.

"Chi è Kkami?"

"È il mio cagnolino"

La ragazza non fece altre domande, si rese conto che non sapevano niente l'uno dell'altro e si rese ancora di più conto del fatto che nessuno neanche ne fosse tanto curioso. Forse perché sopravvivendo qui poco importava cosa c'era fuori, cosa erano e cosa facevano.

Per Nanà Hyunjin poteva essere anche un assassino e comunque si sarebbe fidata perché in quella situazione ci erano finiti tutti e due e sarebbe stato svantaggioso per entrambi sabotare l'altro.

Il Principe Delle Rondini // Hwang HyunjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora