"Sofia Bianchi, vuoi prendere Hariman Ruggeri qui presente come tuo legittimo sposo, promettendo di essergli per sempre fedele, nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia, e di amarlo ed onorarlo ogni giorno della tua vita finché morte non vi separi?"
Sofia, con le lacrime agli occhi e le mani che le tremavano dalla commozione, pronunciò le parole fatidiche.
"Si, lo voglio"
La folla allungò il collo per seguire meglio la parte seguente, erano tutti curiosi di sapere come sarebbe andata a finire questa volta.
"Hariman Ruggeri, vuoi prendere Sofia Bianchi qui presente come tua legittima sposa, promettendo di esserle per sempre fedele, nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia, e di amarla ed onorarla ogni giorno della tua vita finché morte non vi separi?"
Come ogni lieto fine, Hariman sbatté a terra in un sonno profondo, facendo sbuffare ogni essere umano presente nel giardino ben decorato, tranne Sofia. L''unica che, se andavamo per coerenza, si sarebbe dovuta stancare di questa situazione.
La stessa che, nonostante vivesse costantemente un lieto fine che di lieto non aveva nulla, continuava ad amarlo e a preoccuparsi per lui.
Si precipitò sul suo corpo e, dopo un paio di minuti a chiamarlo, lo portarono nella stanza da letto, posticipando il matrimonio alla prossima settimana.
In un angolo buio del giardino, Nanà spalancò la bocca, sconvolta dall'assurdità appena vista mentre Hyunjin si sbatté la mano in fronte, saltellando un attimo dopo e soffiando sulla mano che aveva sbattuto troppo forte contro la fronte.
"Qu-questo è il problema che non permette la buona riuscita della storia? Siamo seri?"
"Ahi ahi"
Nanà si girò per capire perché non le rispondesse seriamente e vide il corvino soffiare ancora sulla parte dolorante. Scoppiò a ridere quando notò un segno rosso sulla fronte, grande quanto il palmo della sua mano.
"Cos'hai da ridere? O-oh no...bernoccolo? Mmhh..no troppo esagerato, livido? "
"Hai la fronte tutta rossa"
Scoppiò a ridere più forte quando le orecchie di Hyunjin si colorarono di rosato, troppo imbarazzato per essersi messo in ridicolo davanti a lei.
Aveva dato e fatto tanto per trasmettere un'aura elegante e raffinata a tutti! E lo era eh! Ma poi c'erano momenti come questo...
Tossì un po', facendola smettere di ridere, poi parlò.
"Non c'è nulla di divertente per cui ridacchiare così"
"Hai della mani molto grandi, chissà com'è stringere la tua mano"
Nanà immaginò come sarebbe intrecciare le loro mani e, inconsapevolmente, la prese tra le sue per analizzarla.
Erano davvero belle e lunghe.
Sfiorò con l'indice un callo e si chiede come se lo fosse fatto. Chissà cosa faceva nel mondo reale... Studente? O forse disoccupato e figlio di papino?"Disegno"
Nanà alzò lo sguardo meraviglia. Per la prima volta le aveva confidato qualcosa senza che gli ponesse nessuna domanda.
Subito dopo ricordò di sfiorare ancora quel piccolo callo perciò se ne allontanò come se nulla fosse, facendola ricadere al lato della sua vita. Si allontanò da lui e raggiunse a passo felpato gli invitati per fare qualche domanda.
"Hey aspettami!"
Nanà sorrise maleficamente, aumentando la velocità.
Per una volta era lui a doverla seguire!
Una volta giunta di fronte ad un trio di signore anziane ed eleganti si fermò e le salutò educatamente.
"Buongiorno signore, io sono Nanà e quel ragazzo che sta arrivando è Hyunjin. Siamo qui per aggiustare la storia. Potete dirci qualcosa di utile?"
"Oh ciao bel giovanotto. Complimenti a mammà e papà"
"Grazie signora, quanti anni ha? 50?"
Era palese ne avesse di più ma alla signora fece piacere.
"Oh no caro, molti di più ma non si chiede mai l'età di una donna"
"Si ma tornando a noi - le signore tornarono annoiate con lo sguardo su Nanà - si addormenta ogni volta?"
"Quel povero ragazzo"
"Quel buono a nulla"
"Oh cielo, gli scorre sonno nelle vene, per caso?"
"Ce lo domandiamo ad ogni santo matrimonio"
"È vero è vero, si addormenta sempre"
Alzò le mani al cielo e le altre due la seguirono.
"E guai se qualcuno cerchi di svegliarlo!"
"Vero vero! Non apre occhio prima del mattino seguente"
"E come si sveglia! Delle terribili vertigini lo tengono a letto per sei giorni"
"Poi cerca di risposarsi..."
"E risuccede tutto daccapo!"
"Oh cielo, poveretto"
La cosa era strana e divertente allo stesso tempo. Si completavano le frasi a vicenda come se condividessero un'unica testa e Nanà e Hyunjin non facevano che spostare lo sguardo da una all'altra e poi all'altra signora ancora.
"Nient'altro?"
"Oh sì, un'altra cosa ci sarebbe!"
"Ah quella cosa!"
"Sisi ragazze, fatelo dire a me dai dai"
"Va bene, sono perché sei la piccolina"
Piccolina...
"Si dice che - la signora con il capello verde mela si avvicinò furtivamente ai due che allungarono l'orecchio per sentire il sussurro della vecchietta - lo spirito del fratello lo perseguiti"
L'altra signora con i capelli raccolti in uno chignon batté una volta le mani e le puntò il dito contro.
"Esatto, proprio quello! Si dice che lo spirito del signor Ruggeri è talmente rancoroso da non volerli mai e poi mai fare sposare"
"Sisi avete sentito proprio bene, e non solo! Si dice che anche la notte si alzi posseduto dal suo spirito!"
"Beh doveva essere la sua donna, se l'è un po' cercata!"
Hyunjin che, per tutto quel tempo, era stato in silenzio ad ascoltare pettegolezzi, cercando verità in mezzo ad un mare di falsità, si stancò e, dopo un saluto veloce alle tre, si trascinò via Nanà.
"Ok ora basta, quelle vecchie pettegole non sanno altro che spettegolare veleno"
"Sono d'accordo...e vengono anche al matrimonio!"
Hyunjin la guardò stranito, era la prima volta che gli desse ragione.
"Che c'è?! Odio i pettegolezzi, sono al 95% bugie e un 5% di verità rivisitata"
"Brava, andiamo d'accordo wow. Ora non perdiamo altro tempo e cerchiamo Hariman"
"Dice che viene posseduto di notte. Forse dovremmo osservarlo e capire quale mezza verità si celi dietro queste dicerie"
"Prepariamo qualche spuntino notturno, stanotte si mangia!!"
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Il Principe Delle Rondini // Hwang Hyunjin
FanficQuesta storia risale all'antichità, quando la vita dei Figli del Sonno e della Notte non era ancora separata ma unita da un unico destino: mantenere l'equilibrio dei sogni mondani. Morfeo, il modellatore. Fobetore, padre degli incubi. Fantaso, l'on...