9: Lo specchio maledetto (Pt.1)

21 2 0
                                    

Titolo: Lo specchio maledetto

Livello di difficoltà: 🟡
                                 : Media difficoltà

Storia:

La notte del 14 ottobre di diciassette anni addietro, nacquero due piccoli gemelli dalla famiglia Flith, Gastone e Anastasia.
I due non avevano nulla in comune.

Gastone era stato da sempre il figlio intelligente, affascinante e assai assai narcisista ed egocentrico.

Con le sue movenze sicure e mascoline e con gli occhi blu ghiaccio, meticolosi nel distinguere chi meritava o meno la possibilità di ascoltare le sue saccenti paroli, giudicava chiunque gli passasse accanto.

Con le mani incrociate dietro la schiena faceva lunghe camminate, sciogliendo  l'incastro solo per sfiorare la folta e lunga chioma nera. Non c'era momento in cui non cercasse di mettere in mostra le sue possenti e larghe spalle ma, ancora di più, il suo girovita era talmente fine da poter essere degnamente vestito solo dai migliori stilisti del momento.

Era conosciuto dal popolo come la versione perfetta del principe azzurro: occhi ghiaccio e bellezza incantevole.

In altre parole: tutto ciò che una ragazza di buona famiglia aspirava a conquistare come futuro marito.

Dall'altra parte c'era Anastasia. Talmente brutta e imbarazzante, a detta della famiglia, da venire sempre messa da parte in qualsiasi occasione. Era bassa, goffa, un neo peloso poggiava sul naso storto dalla nascita e due sopracciglia folte e disordinate le rendevano l'espressione sempre tesa.

Non solo era ritenuta la più brutta di casa ma era anche la più superficiale e sciocca. Non le piaceva studiare, non amava ricamare, era stonata come una campana, non aveva il senso del ritmo, insomma...non eccelleva in nulla. L'unica cosa degna di nota era la sua prestigiosa famiglia, l'unico dettaglio che la rendeva minimamente "degna" di essere nata nel mondo dei fortunati spendaccioni.

Da sempre, tutti sapevano quanto fosse debole e insicuro il carattere di Anastasia e quanto si appoggiasse al fratello per ogni decisione. Persino i suoi primi passetti erano nati dalla voglia di iniziare a seguirlo anche fuori casa. Era chiara a tutti la sua cieca ammirazione, era come un cagnolino con il suo padrone, l'unico in grado di farla sentire sicura di sé.

Per l'ennesima volta fu così.

Da ormai cinquanta anni una strega potente aveva preso il dominio della città e si era autoproclamata regina indiscussa. Nessuno, da allora, aveva osato provare a ribellarsi. Il suo potere era immenso, la sua rabbia immotivata verso ogni cittadino la spingeva a torturare chiunque cercasse anche solo di scappare da quella prigione chiamata casa.

Quelli erano i suoi burattini e niente e nessuno le avrebbe tolto il gusto di averli tutti ai suoi piedi.

Nel villaggio girava una leggenda che argomentava di un certo specchio maledetto. Si diceva che solo attraverso questo oggetto si potesse sconfiggere la strega e mettere fine a tutto. A dir la verità non era una vera e propria leggenda perché lo specchio esisteva davvero e tutti sapevano perfettamente dove si trovasse.

Un bel giorno, il popolo, radunato segretamente nella villa della famiglia Flith, festeggiava il diciottesimo compleanno dei due ragazzi.

"Buonasera a tutti, è qui che parla il vostro prezioso Gastone.
L'unico ed ineguagliabile.
Innanzitutto grazie mille per essere venuti qui a festeggiare il mio compleanno... O forse dovreste ringraziare me per aver invitato voi gente umile ad un evento di tale importanza come il compimento dei miei diciotto anni. Questo per voi, come ben sapete e tengo a precisare ogni anno, è un'onore e un'onere - gli invitati applaudirono e sorrisero falsamente - ma direi di tralasciare gli innumerevoli complimenti che farei a me stesso in questo preciso istante per deliziare le vostre orecchie con ciò che pronuncerà la mia splendida bocca . - fece una piccola pausa per tirarsi indietro qualche ciocca già perfettamente acconciata. Amava la suspense, amava alla follia prendere un sospiro per notare che tutti fossero in silenzio fissi su di lui, in attesa delle sue parole, come se dipendessero da esse, come se fosse tutto ciò di cui avessero bisogno  - Io, Gastone Flith, annuncio a tutto il popolo che mi infiltrerò nella stanza della strega madre e salverò il popolo dalla sua era più buia"

In cuore loro sapevano che fosse la cosa più sbagliata che potesse fare ma non potevano dirlo perciò urlarono e lo riempirono di baci e applausi.
Le ragazze presero la rosa bianca che avevano tra i capelli e la lanciarono tutti insieme su Gastone come promessa di piena fedeltà.

"S-se È per QUEsto! - strillò la voce gracchiante di Anastasia, facendo girare tutti verso di lei, seduta in un angolino buio della stanza - VERrò anchE iO con TE-e"

La gente la guardò con un sorriso accennato per poi riconcentrarsi su Gastone e fare girare, per il resto della serata, tutte le attenzioni intorno a lui.

Anastasia era talmente invisibile agli occhi di tutti che, quando decise di andare in camera per scrivere sul suo diario, nessuno si accorse di nulla. E no, non scappava perché si sentiva messa da parte. Era troppo sciocca per pensare male della gente o del fratello.

***

Il grande giorno

Gastone e Anastasia si chiusero la porta alle spalle e tirarono un sospiro di sollievo.

"Ce l'ho fatta"

Sussurrò sognante il giovane.

"Ce l'abbiamo fatta"

"Si si come dici tu" disse alzando la mano e scuotendola con poco interesse davanti agli occhi della sorella.

Lo specchio era proprio al centro della stanza, coperto da uno spesso tessuto nero.

Gastone dal lato destro e Anastasia da quello sinistro lo alzarono e spostarono, rivelando lo specchio e facendo alzare una grande nuvola di polvere.

Iniziarono a tossire e a lacrimargli gli occhi.

In dieci secondi, senza neanche un momento per riprendersi dal polverone, si ritrovarono catapultati ai piedi di una montagna altissima. Un segnale di indicazione segnava di seguire il percorso sulla destra, l'unico percorso. Infatti dietro di loro era tutto bianco, come se lì ci fosse solo il vuoto.

"Ho sempre saputo che lo specchio era un portale magico... Questa è la strada giusta, arriverò dritto al cuore della strega e diventerò l'eroe indiscusso!"

"Il c-cuore?"

Gastone alzò gli occhi al cielo, infastidito dalle parole e dalla presenza della sorella.

"Sciocca sorella, sei qui e non sai neanche perché? Io oggi, con le mie stesse mani, ucciderò il vero cuore della strega e salverò tutti. Purtroppo anche persone come te"

"I-in che senso? IO SONO TUA SORELLA! -  proprio come una bambina viziata iniziò a strillare e gli occhi si fecero lucidi mentre sbatteva i piedi - io lo dirò alla mia tata e...e tu!"

"Si si come dici tu"

Bastò quella frase per calmarla.
Voleva solo avere la ragione.

Dopotutto la ragione si dava agli stupidi per farli tacere, era questa la considerazione che Gastone aveva della sorella.

Il Principe Delle Rondini // Hwang HyunjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora