20º Capitolo

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Il tempo trascorso lontani fu più difficile del previsto, mai mi sarei aspettata che l'assenza di una persona potesse rendermi così vuota. C'erano giorni in cui la mancanza, il senso di vuoto, diventavano così soffocanti da farmi stare male; era ormai indispensabile per me la sua presenza. Quando la prima volta si decise ad andare in comunità, ci andò da solo e solo in seguito mi disse quanto dura fu per lui, così quella mattina decisi di accompagnarlo io. Dopo aver dormito per tutta la notte abbracciati, il risveglio fu difficile, se avessi potuto sarei rimasta in quel letto con lui per tutto il giorno, ma se Alex non si fosse disintossicato me lo potevo solo sognare di stare bene con lui. Così, scocciati e tristi perché dovevamo dirci addio, ci alzammo con poca voglia e facemmo la doccia, insieme.
Per tutto il tragitto non disse una parola, era triste ed aveva lo sguardo perso nel vuoto.
"Alex se parti così non arriverai da nessuna parte"
"Tu non lo sai cosa dovrò affrontare ."
"Certo che lo so! Certo anche che non so cosa provi ma so cosa devi affrontare. I tuoi amici mi hanno parlato di quelle notti terribili, ma tu ce l'hai fatta la prima volta e di sicuro la seconda sarà una passeggiata. Io sarò in ogni attimo della tua vita."
"Ho paura di non farcela.."
Piangevi come un bambino, non hai mai avuto timore di mostrarti così debole ai miei occhi ed io te ne sono sempre stata grata. Volevo vedere Alex per ciò che era, le maschere non mi sono mai piaciute, e mostrarsi deboli era una cosa più che umana.
"Alex, io sarò la tua forza sempre, in un modo o nell'altro mi faro presente in ognuno dei tuoi giorni lì dentro, non ti abbandonerò mai."
-lo abbracciai forte, la testa poggiata sul mio petto, l'unico modo per calmarlo del tutto.
Infine ci dicemmo addio, il tempo era scaduto. Di solito si pensa che dirsi addio ed essere consapevoli di quanto tempo si dovrà passare lontani sia meno doloroso di un distacco improvviso, ma non è così. Certo l'abbandono è pesante in entrambi i casi, ma doversi dire addio è straziante; sei consapevole che il sapore delle sue labbra dopo qualche giorno lontani sarà completamente svanito, il ricordo del calore dei suoi abbracci pian piano diverrà sempre più sbiadito e i momenti insieme, quelli di cui ti appropri come se fossero tesori, quando verranno alla mente saranno taglienti come lame che ti attraversano il cuore. Ma io dovevo lasciarlo andare ed Alex doveva trovare la retta via ormai smarrita da tempo, con l'augurio che non l'avesse più persa.
"Ti amo."
"Ti amo anch'io"
-sigillammo il nostro amore con un bacio, poi lo vidi scomparire dietro le grandi porte di vetro.

Era ormai arrivato il freddo, l'autunno era andato via insieme a te lasciando spazio ad un vento freddo che mi gelava il cuore. Io odiavo l'inverno, tu invece l'amavi..

Lettera di Alexander datata dicembre, per Cassandra.
Ciao Cassie, oggi ho messo su il maglione grigio che mi hai regalato, un pensiero per natale arrivato in anticipo. Hai il tuo profumo sai? Non ti nascondo che sono giorni che non lo tolgo, non voglio che il tuo odore venga lavato via dal detersivo scadente che hanno qui. E' finalmente arrivata la mia stagione preferita, la mia pelle pallida finalmente non è più un'anormalità. Ma so quanto tu odi il freddo, i tuoi particolari non li ho mica dimenticati. E' quasi natale ed io non potrò essere presente per la nostra prima festa insieme, ma ti prometto che quando uscirò di qui ti farò dimenticare questi terribili giorni lontani ...
....

La tua lettera quella settimana arrivò in ritardo, quasi avevo paura ti fossi dimenticato di scrivermi ed invece la trovai nella cassetta postale il giovedì mattina. Ogni volta era come se ricevessi un regalo di Natale. Già, il Natale, ci sperai fino all'ultimo di poterti avere con me ma niente, arrivò anche gennaio e tu non eri ancora con me.
Gennaio era il mio mese, un Capricorno cocciuto e testardo che voleva sempre avere ragione. Il diciannove gennaio, il giorno in cui ero nata, era vicino e tu ancora troppo lontano da me, speravo tanto che almeno il mio di compleanno avessimo potuto passarlo insieme. Raggiungere la maggiore età non mi era mai importato più di
tanto ne tantomeno festeggiare, l'unico mio desiderio per quel compleanno era averti con me.

La tempesta. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora