6. La prima assegnazione della Maestra

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Sono passati 4 giorni da quando sono entrata, mi sto ambientando piuttosto bene.
I giorni sono abbastanza simili tra loro, le lezioni sono praticamente le stesse.
Un pomeriggio, mentre mi trovavo in camera a fare un po' di stretching per conto mio, quando sento la voce di Maria che ci dice di andare sulle gradinate. Era la prima volta ed ero molto emozionata.
"Allora ragazzi, abbiamo un'assegnazione di ballo. Secondo i ballerini?"
Io non avevo idee.
"La Celentano per me" dice Serena.
"Hai azzeccato chi l'ha inviata, ma non il destinatario, Sere" le risponde Maria.
Lei era stupita, quasi ogni settimana aveva un compito dalla Maestra.
"Ve lo dico io?" noi ballerini annuiamo.
"È un compito della Celentano per le sue due allieve, Carola e Melissa; chi va a prendere la busta?"
Con molto coraggio, ho detto "Io Mary, ci vado io".
Sono uscita a prendere la busta blu che la maestra mia e di Carola ci aveva mandato.
Maria ce la legge. Si trattava di una coreografia di coppia, stile classico, con le punte.
Maria ce l'ha mostrata, io riflettevo sul fatto che fosse facile o meno.
"Allora, com'è?"
"Non so Mary, non capisco"
"Carola secondo te?"
"Si può fare, fidati"
"Allora mi fido"
Poi Maria ha annunciato qualche altra assegnazione per i cantanti. C'era una sfida per i ballerini.
"Dato che secondo la Maestra Celentano, nella coreografia coi tacchi Christian non fosse stato così bravo, ma ha sostenuto che il suo allievo Cristiano lo sarebbe stato, ho chiesto e ottenuto il consenso dalla produzione di fare una sfida interna: Christian contro Cristiano, la coreografia sui tacchi e il loro cavallo di battaglia. Chi perde va a casa." Ecco la sfida proposta da Raimondo Todaro.
Avevo legato molto con Christian in questi giorni, ma anche Cristiano mi stava molto simpatico. Sarebbe stata una sfida difficile per noi, per loro è per il giudice, che sarebbe stato ignoto fino al momento della sfida.
Verso le 18:30, Maria ha avvisato me e Carola di andare nella saletta 7 perché la Maestra ci voleva parlare.
Quando siamo arrivate lei era già lì
"Ciao, buonasera ragazze"
"Buonasera a lei" dice Carola, che ormai aveva una certa esperienza con lei.
"Buonasera" dico io, leggermente sottovoce e timidamente.
"Allora vi ho convocate per due motivi: il primo è che volevo parlare un po' con te, Melissa, e poi vi volevo spiegare il perché del mio compito. Parlami un po' di te, Melissa. Che stile fai.."
"Certo, io faccio danza da quando ho 6 anni, ho iniziato a farla perché non avevo niente da fare, mia mamma andava già in questa scuola di danza e allora mi ha iscritta. Da lì non ho più smesso. All'inizio ho fatto danza moderna, poi verso i 7 anni ho iniziato anche classica" la Maestra annuiva, Carola mi guardava incuriosita "I primi due anni, non facevamo tanto, solo le basi. Poi, all'incirca da quando avevo 9 anni ho iniziato a impegnarmi davvero tanto, qualche anno dopo abbiamo anche iniziato a fare concorsi e qualche mese fa avevo fatto i casting per entrare qui. Ah! Dimenticavo, ho fatto anche contemporanea, non l'ho proprio studiata, però ho un po' di base".
La Maestra aveva quel sorriso che le spuntava quando ballava Carola, quel sorriso soddisfatto che tirava fuori occasionalmente.
"Molto bene devo dire. Tu porti anche le punte, giusto? Venendo dalla danza classica.." Io la guardo e annuisco "Oh si si certo, le ho messe circa a 11 anni".
"Perfetto Melissa; devo dire che sei un buon elemento. Ho anche notato che hai delle gambe bellissime, molto utili alle ballerine classiche; anche il tuo piede non è niente male. Noto un collo del piede, soprattutto nel destro."
Ho fatto un sorrisino di ringraziamento.
"Adesso vi volevo parlare del compito che vi ho assegnato, che porterete domenica in puntata. Vi ho assegnato questo pezzo perché vi trovo molto simili, poi dopo aver parlato con Melissa e aver accertato quello che dovevo sapere, mi sembrate ancora più simili. Melissa, un'ultima domanda: anni e altezza, sei molto alta"
"Sì, sono alta 1,75 cm e ho 17 anni compiuti".
"Ok, va bene. Vi saluto ragazze, a presto".
"Arrivederci" pronunciamo all'unisono io e Carola, mentre la nostra insegnante esce.
"Devo ammettere che dopo aver parlato con la Maestra mi rendo conto della nostra somiglianza"
"È vero, anche io me ne sono accorta solo ora".
Quando siamo tornate in casetta, i ragazzi stavano già cucinando la cena. Albe aveva cucinato della pasta, ma io non ne avevo voglia, poi a pranzo avevo già mangiato carboidrati. Mi sono cucinata una frittata tattica e mi sono seduta a tavola.
A cena abbiamo parlato delle assegnazioni della settimana. Dopo, c'erano i turni per lavare i piatti; io ero con Alex. Ormai avevo accettato quello che era successo qualche giorno fa, non ci credevo più di tanto.
"Hey, stai attento, mi hai bagnata tutta con quella spugna!"
"Ah sì? Guarda ora!" Alex afferra lo spruzzino con l'acqua e mi schizza tutta.
"Ehiiiii!! Ma che fai?!"
"Non lo vedi? Ti sto schizzando con l'acqua".
Piuttosto che pulire, abbiamo bagnato dappertutto, quindi le pulizie si sono prolungate.
Quando abbiamo finito, spegniamo la luce e ci diamo la buonanotte.
Io mi avvicino a lui e gli sussurro all'orecchio, anche perché gli altri erano già andati a dormire: "Grazie, da oggi mi potrei fidare di te"

Spazio autrice
ciao ragazzi, scusate l'ora ma mentre sto guardando Sanremo mi è venuta l'ispirazione e mi sono messa a scrivere.
Io sono sempre più sicura che vinceranno Blanco e Mamhood, lo spero anche perché sono i miei preferiti.
Fatemi sapere se siete felici di chi vincerà.
Scusate ancora l'ora.
Se il capitolo vi è piaciuto, mettete una stellina, lasciate un commento e seguitemi.
A presto❣

Semplicemente Accade// Alex WyseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora