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                                                                                                        Capitolo 23

Eravamo lì, davanti a quell'enorme tavolo bandito di pietanze di ogni tipo, accompagnato dalle bevande di alta qualità.
La roba del bordello non aveva niente da invidiare a tutto questo, e da come gli occhi di Kakarot brillavano non appena vide tutto quel cibo, dedussi che nemmeno lui aveva mai visto tanta bontà in vita sua.
Io e Kakarot ci sedemmo uno difianco all'altro, con solo 1 metro di distanza, a capotavola si trovavano due guardie, e davanti a noi avevamo mio padre e mio fratello.

<Buonasera Sire>
Disse Kakarot inginocchiandosi.
<non credi di dimenticare qualcuno?>
Aggiunse mio fratello sghignazzando.
<buonasera anche a lei principe >
<alzati pure>
Rispose a sua volta Tarble.
Io e Karot ci sedemmo ai nostri posti, e iniziammo a mangiare.
La nostra eleganza non era il massimo, e si notava benissimo, d'altronde lui era una terza classe e io avevo vissuto in un bordello, quindi non ci rimproverarono.

<dunque Kakarot>
Il sayan smise di mangiare, si pulì la bocca e poi guardò mio padre.
<mi dica sire>
Io continuai a mangiare cercando di non dare sospetti.
<hai salvato mio figlio da quel sudicio posto, e ti sono debitore. Hai riportato qui l'erede al trono della nostra forte e mascolina razza, una razza invidiata da molti pianeti per la nostra potenza e la nostra virilità >
<grazie mille signore, per me è un onore aver servito in questa ricerca e aver salvato il principe da quel posto>
<ho una domanda da porti, che rapporti hai con Vegeta>
A quella domanda venne il cuore in gola alla terza classe, di tutta risposta io incominciai a tremare, merda.
<che rapporti pensa che possiamo avere sire, io per lui sono un salvatore e un insegnante che lo sta aiutando a riambientarsi al suo pianeta, niente di più! Come mai questa domanda se mi permette?>
A Tarble comparve un ghigno sul suo volto, mi dava veramente fastidio.
<sono venuto a sapere che ti sei lasciato con tua moglie >
<oh si non andava più bene tra noi..>
<mi dispiace, lasciare la propria donna è molto brutto soprattutto dopo tutto il lavoro che hai. Ma se posso chiederti, come mai venivi nella stanza di mio figlio la notte?>
La domanda mi devastò.
Cazzo.
Avrei ucciso quel nano del cazzo.
Eccome se lo avrei ucciso.
<vede quando io e mia moglie litigavamo, non avevo altri luoghi dove andare, a casa dei miei genitori non potevo tornare, e Vegeta mi aveva detto che poteva ospitarmi, spero di non averle causato alcun disagio, in tal caso le chiedo perdono >
Sentire parlare Kakarot in modo formale faceva strano.
Sembrava più scemo di quanto già non lo fosse.
E cazzo se faceva ridere, ma in quel momento non potevo permettermi di ridere.
<no no non hai causato alcun disagio, ma mi sono state mandate queste foto>

Porco di quel Dio della distruzione.
Mio padre estrasse delle foto.
In esse si vedevano nella penombra le ombre di me e Kakarot sdraiati l'uno sopra l'altro, intenti a baciarci.
Quelle dannate foto.
Quel pezzo di merda di Tarble me l'avrebbe pagata seriamente.
Io e Kakarot rimasimo in silenzio.
Non sapevamo cosa dire o fare.
Eravamo incastrati, eravamo seriamente fottuti.
<Vegeta>
Mi girai verso mio padre senza dire una sola parola.
<cosa stavate facendo tu e Kakarot>
<è inciampato.>
Complimenti Vegeta, scusa dell'anno, ovviamente tuo padre ti crederà, sicuramente.
<Vegeta>
<sta zitto>
In quel momento Kakarot e Tarble si girarono verso di me con gli occhi sgranati.
<come scusa >
<ho detto. Stai. Zitto.>
<come ti permetti di rivolgerti in questo modo al tuo re, non che tuo padre >
<per quanto mi riguarda, sono cresciuto senza di te, ci avete messo 14 anni per trovarmi, lasciandomi in quel luogo sudicio e sporco, facendomi crescere come una puttana. Vuoi sapere la verità ?>
In quel momento mi alzai e sbattei le mani sul tavolo.
<vegeta non c'è ne bisogno >
Mi disse Kakarot cercando di farmi risedere.
<sta zitto. Sono stanco. Sai padre, per 14 lunghi anni, ogni fottuto giorno ho fatto la puttana, e sai con chi? Uomini. Uomini e ancora uomini, tutti sulla mezza età. E in questo modo si sono sviluppati i miei gusti. Dopo tanti anni per la prima volta vidi un essere di sesso maschile che non voleva scoparmi ma aiutarmi, era inevitabile che mi innamorassi di lui. È perfetto, ok? È fottutaemente perfetto. Lui mi ha salvato la vita, e c'è sempre per me quando ho bisogno di aiuto. Quando io non c'ero, l'unica cosa che hai fatto è fare un altro figlio senza alcuna ragione. Guardalo.>
Indicai Tarble con faccia schifata.
<cosa vuoi puttana>
<chiudi quella fogna. Guarda quello che tu chiami figlio. Non lo hai fatto allenare in tutti questi anni, perché sapevi che io sarei tornato, e allora perché cazzo lo hai messo al mondo. Sapevi che non sarei tornato? E che se fossi tornato stare stato un Re orribile. E sai cosa forse hai ragione, sarò un pessimo Re, perché sono stato cresciuto in un bordello e perché sono fottutamente innamorato di una stupida terza classe della minchia. Se questo non ti va bene è ok. Ora non voglio neanche sentire la tua spiegazione, ma sappi soltanto che quelle foto che ti ha dato Tarble sono demunciabili, e anche se sei il re, non cambia un cazzo.>
Mi alzai dal mio posto e presi Karot per il braccio.
<andiamocene, non voglio stare qui>

Appena entrammo in camera chiusi la porta a chiave, e Karot mi sbattè con forza contro il muro.
<ma sei impazzito o che cosa?!>
<era la cosa giusta da fare ok>
<no che non era la cosa giusta, ora tuo padre ti odia e odia anche me, la mia famiglia avrà la vita rovinata e tutta la mia dinastia, Dio mio>
<non darmi fastidio ok, ora lasciami>
Cercai di spostarmi ma il sayan mi comprise con forza al muro.
<lasciami stare>
Non ricevetti nessuna risposta, tuttavia mi prese il viso com una mano e mi strinse le guance.
<hai parlato anche fin troppo stasera, ora usa quella bocca per qualcos'altro >
Si abbassò alla mia altezza e mi baciò.

Non era uno dei nostri soliti baci.
Era un bacio ricolmo di foga e passione.
Ricolmo di rabbia, desiderio, vendetta.
<K-kakarot >
<si lamentano di noi? Allora facciamogli vedere dove siamo capaci di arrivare >
Disse per poi levarmi la tuta lasciandomi totalmente in mutande.
<Karot..>
Mi mise due dita in bocca, mentre sentivo la sua erezione appoggiarsi sul mio fondoschiena, e cazzo, cazzo era finalmente arrivato quel momento.

I'm not your toy || KakavegeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora