Lui lo sa

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                                                                                                          Capitolo 22

Mi risvegliai, guardai la sveglia e vidi che io e Kakarot avevamo passato tutto il pomeriggio assieme a dormire.
Mi strofinai gli occhi e poi con tutta la delicatezza del mondo svegliai Kakarot in modo piacevole..
<SVEGLIATI COGLIONE>
Il sayan cadde dal letto e sgranò gli occhi.
<Vegeta. Ma sei scemo?>
Mi misi a ridere come un ebete, era caduto al contrario e aveva le gambe all'aria come un pirla.
<scusa HAHAHAHA>
Il ragazzo si rialzò e mi maledisse in tutte le lingue possibili, di tutta risposta io mi misi a ridere ancora di più, mi faceva ridere vederlo offeso e incazzato con me, era troppo divertente.

<dato che sei qua, ti va di cenare con noi?>
Kakarot portò la mano dietro alla nuca grattandosela.
<hem non so se il Re voglia vedermi, poi beh ecco c'è tuo fratello...>
<si fotta quel nano bastardo, e si fotta anche mio padre, io sono stato accolto nella tua casa, mi sembra più che giusto che tu resti a cena da noi>
Kakarot rimase scettico, ma dopo poco accettò la proposta.

Ci alzammo dal letto e andammo in bagno a farci una doccia, puzzavamo di un contatto che era proibito tra un principe e una terza classe, e non dovevamo dare sospetti.
Uno alla volta ci sciacquammo sotto l'acqua calda, le nostre code si intrecciavano tra di loro, come se non volevano mai staccarsi l'uno dall'altro, e volevano avere quel contatto proibito che faceva provare un mucchio di emozioni indescrivibili.
Ci cambiammo le tute, e ci dirigemmo nella sala del Re.

<padre>
Mio padre si voltò verso di me e mi guardò, col suo solito sguardo apatico e serio.
<dimmi>
<Kakarot può cenare con noi stasera? D'altronde lui è il mio salvatore e mi sta sempre dietro da mesi, e questa cena può essere il minimo per lui>
Mio padre rimase abbastanza scettico in primis, d'altronde Kakarot non mi aveva tenuto d'occhio per un momento io scappai di nuovo in quel bordello, facendogli perdere la fiducia del re.
Ero spaventato, ci guardava con una faccia troppo seria anche per lui, come se sapesse del nostro rapporto proibito, un rapporto che non era neanche ufficiale, non aveva bisogno di essere ufficiale, era quello che era, un amicizia? due colleghi? Un salvatore e una vittima? Due amanti? No non sapevamo cosa eravamo, era troppo complicato da spiegare a parole, troppo complicato per essere descritto, eppure, sembrava che lui sapesse tutto di noi, il suo sguardo tagliente ci guardava come per dire io so cosa siete e quella sensazione non mi piaceva per niente.
<sarei onorato di partecipare a una cena con voi Sire, per me rappresenterebbe molto e lo stesso per la mia famiglia>
Disse Kakarot per poi inginocchiarsi davanti al Re.
<so di aver commesso l'errore di aver permesso a Vegeta di scappare, ma le posso giurare che sto facendo del mio meglio per ambientarsi tra i sayan e farlo sentire come giusto che sia a casa. Se lei non mi ridetene ancora degno di essere partecipe a una cena con lei rispetto la sua scelta, ma la prego di capirmi>
Mio padre lo guardò, per poi aggiungere
<d'accordo >
E andarsene, senza dire una parola.

Kakarot si alzò e mi guardò con aria preoccupata, mio padre non si era mai comportato in questo modo con noi, forse sapeva seriamente del nostro rapporto, e dietro a tutto questo ci poteva essere solamente una persona.
Tarble.
Quel figlio di puttana, nonché mia madre.
In qualche modo aveva scoperto del rapporto tra me e Kakarot e aveva spifferato tutto a nostro padre.
Se era vero, me l'avrebbe pagata in qualche modo, eccome se me l'avrebbe pagata, ma in quel momento io e Kakarot dovevamo tornare in stanza, e prepararci psicologicamente a una cena con mio padre e mio fratello.

Rientrammo nella mia stanza e ci buttammo sul mio letto, e come non detto, ci accoccolammo uno difianco all'altro e continuammo ad accarezzarci, della serie:
tranquilli così non date alcun sospetto.
<che cosa facciamo? >
Mi chiese il ragazzo più grande, e in quel momento realizzai due cose.
In primis, non dovevamo dare alcun sospetto o eravamo fottuti.
E non sapevo l'età di Kakarot.
<Kakarot>
<Dimmi Vegeta>
<ma tu quanti anni hai?>
Il ragazzo girò la testa verso di me mentre continuava ad accarezzarmi il braccio.
<ho 25 anni e quest'anno ne compio 26>
Sti cazzi.
<sticazzi>
<Quanti anni potevo avere secondo te, se mio figlio aveva 9 anni e io e Celry eravamo sposati>
<è che non me lo aspettavo>
<tornando a noi, seriamente >
Mi staccai dalle sue braccia e mi sedetti difianco a lui.
< non dobbiamo dare sospetti, già quello che stavamo facendo adesso non andava bene>
Kakarot portò le braccia dietro alla sua nuca, e cazzo, era veramente bello in quella posizione, ma dovevo contenermi, non ci era concesso avere un rapporto troppo intimo.
<quindi tu pensi che Re Vegeta sappia di noi due?>
<il suo sgaurdo >
<che intendi dire>
<quello sguardo, aveva due occhi taglienti ricolmi di rabbia, delusione, paura, un mucchio di emozioni che sta cercando di placare in qualche modo, e se ci ha guardato in quel modo abbiamo solo una spiegazione. Lui sa di noi due.>
La terza classe portò la testa all'indietro e tirò un lungo sospiro.
<quindi, qualsiasi cosa ci chiederà a cena di noi due, noi dovremmo cercare di non dare sospetti>
<siamo un semplice salvatore con una vittima, niente di più. Tu stai con me solo per aiutarmi. Non siamo amici, non siamo colleghi, non siamo amanti. Niente. Di niente.>
Kakarot riportò il viso al centro e continuò a fissarmi.
<siamo nella merda. Come avrà fatto a scoprirci >
<Tarble.>
A quel nome, il corvino tirò un pugno sul materasso, non lo avevo mai visto incazzato, e la cosa non mi faceva ne stare male, anzi, mi eccitava, ma come ho detto prima, dovevo contenermi in quel momento.
<quel figlio di un cane rognoso>
<ovvero mio padre>
<scusami hai ragione. Me la pagherà carà>
<non abbiamo prove che sia stato lui, ne che mio padre sappia di noi. In ogni caso, non dobbiamo dare sospetti e ne attirare troppa l'attenzione, è una semplice cena, ricordatelo>
<d'accordo>

Poco dopo, qualcuno bussò alla porta.
<avanti>
Entrò una guardia.
<principe Vegeta, Kakarot, Il Re e il Principe vi aspettano per la cena>
Io e Kakarot ci guardammo, e dopo esserci lanciati uno sguardo dove solo noi due potevamo capire, ci girammo verso la guardia.
<arriviamo>
Dessimo per poi scendere dal letto, e farci accompagnare alla sala dalla guardia.

I'm not your toy || KakavegeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora